Femminilità ancestrale. Astrid Svangren a Torino

Quartz Studio, Torino – fino al 23 marzo 2019. Una riflessione dell’artista svedese sui tratti ancestrali della femminilità. Da Penelope a oggi.

Astrid Svangren (Göteborg, 1972) pensa a un progetto carico di pathos e ne costruisce le dinamiche negli spazi di Quartz Studio, dopo un lungo studio sulla città di Torino. È pura ispirazione: la necessità di conferire respiro a un pulsare semplice che rimanda a dinamiche tanto antiche quanto moderne, tutte al femminile, di un femmineo a tratti ancestrale, dal volto multiplo e carico di verbo. Il “contenitore” si fa spazio privo di confini, permette allo spettatore di entrare all’interno del progetto, per leggerlo dal cuore alla pelle.
Domina la scena un telaio che, come un essere arcano, ieratico, offre un viaggio temporale: lo sguardo rivolto a una Penelope viva, ma costretta al silenzio dal figlio/padrone Telemaco. Il silenzio si fa sangue, quotidianità sofferta e costretta a un lento divorarsi, un sonno profondo nel quale la perdita di se stessi è solo il principio.

Grazia Nuzzi

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Grazia Nuzzi

Grazia Nuzzi

Nasce a Formia (LT) il 17 novembre 1977, si laurea alla facoltà di Lettere e Filosofia in Conservazione dei Beni Culturali, con indirizzo storico artistico presso la II Università degli Studi di Napoli, nel 2005. Nel 2006 è socio fondatore…

Scopri di più