Cinque Mostre 2017 – Vision(s)

Informazioni Evento

Luogo
AMERICAN ACADEMY IN ROME
Via Angelo Masina 5, Roma, Italia
Date
Dal al

venerdì, sabato e domenica, 16,00–19,00
14 febbraio–4 aprile 2017
Visite guidate ogni venerdì. Si prega di consultare il sito web per gli orari.

Vernissage
14/02/2017

ore 18

Patrocini

La mostra è stata realizzata grazie al sostegno
dell’Adele Chatfield-Taylor and John Guare Fund for the Arts.
Le performance di Il Cuore di Wanda e di The Sicilian Vespers and the Tunisian Matins sono state realizzate grazie al sostegno del Fellow’s Project Fund of the American Academy in Rome.

Curatori
Ilaria Gianni
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Mostra annuale di opere degli attuali borsisti Rome Prize ed artisti italiani curata da Ilaria Gianni con l’assistenza di Saverio Severini.

Comunicato stampa

Mostra annuale di opere degli attuali borsisti Rome Prize ed artisti italiani curata da Ilaria Gianni con l'assistenza di Saverio Severini.
Performances:
7pm, Cryptoporticus - Il Cuore di Wanda (1931-2017), a first-ever live performance of the Futurist radiophonic opera, presented for the first time since its premiere in 1931.
8pm, Courtyard - Indoor City (2017), a project conceived by two architects, two writers, a historian, a music composer and a climate scientist.
Prendendo spunto dal termine multiforme “visione”, e sottolineando i suoi aspetti fisico-percettivi, politici, soprannaturali e mistici, la mostra, intitolata VISION(S) : esplora le strategie che gli artisti e gli studiosi invitati impiegano per riconfigurare la nostra percezione del mondo. Questa mostra collettiva riunisce diversi approcci e “modi di vedere”, che traggono la loro ispirazione dal presente, da fatti provenienti dal passato e da previsioni del futuro. Impiegando varie strategie, compresa la traduzione, la storia, le performance, l’intuizione poetica, la finzione e il misticismo, le opere mettono in discussione le nozioni di cultura, provenienza e appartenenza.
VISION(S) : offre un incontro tra le ricerche personali dei partecipanti — un saggio dei loro processi creativi — e lo sguardo esterno dello spettatore, spesso già influenzato o compromesso. La mostra si snoda attraverso un filo conduttore non lineare, sfidando esclusivamente il desiderio degli osservatori di capire attraverso la vista, con le opere che spaziano tra stili e generi. Ogni contributo agisce come un’apparizione unica, proiettando il visitatore in un’esperienza in cui non si interagisce passivamente, ma si partecipa in maniera attiva, subendo e generando visioni ulteriori. In tal modo, le opere ci ricordano che “il rapporto tra ciò che vediamo e ciò che sappiamo non è mai risolto” (John Berger, Modi di Vedere, 1972), scatenando un nuovo processo di ricerca di senso, tra immaginazione e consapevolezza. Il realismo e la sua ordinaria, profana visione del mondo sono superati dalla fantasia e dalla profezia, dall’intuizione e dall’illusione. Entrambi, autori e spettatori, diventano costruttori di mondi, attraverso una diversa interpretazione e costruzione del reale.
Partecipanti sono:
Gundam Air, Gregory Bailey, Cornelia Baltes, Elisabetta Benassi, Jonathan Berger, Kristi Cheramie, Caroline Cheung, Roberto Coda Zabetta, E.V. Day, Tomaso De Luca (in collaboration with Vincenzo Giannetti), Gabriele De Santis, Kyle deCamp, Stanislao Di Giugno, Sean Edwards, Hussein Fancy (collaboration with Accettella-Teatro Mongiovino), Aaron Forrest, Anna Franceschini, Piero Golia, Leon Grek, Grossi Maglioni, Isabell Heimerdinger, Robert Hutchison, Lauren Keeley, Jack Livings, Emiliano Maggi, Christoph Meinrenken, Annalisa Metta, Nicole Miller, MODU - Phu Hoang e Rachely Rotem, Jonathan Monk, Matthew Null, Luigi Ontani, Pino Pasquali, Nicola Pecoraro, Gianni Politi, Michael Queenland, David Reinfurt, Enrico Riley, Danielle Simon (in collaboration with Zazie Gnecchi Ruscone e G.A.N Made in Italy), Francis Upritchard, Alessandro Vizzini, Yasmin Vobis, Bedwyr Williams, Joseph Williams
FINISSAGE
4 aprile 2017, 18,00–20,00
Una lettura di Howard Zinn,“A People’s History of the United States”, un progetto di Nicole Miller e Michael Queenland.
Una performance di The Sicilian Vespers and the Tunisian Matins, un progetto di Hussein Fancy, in collaborazione con Jonathan Berger, Caroline Cheung, Leon Grek, Enrico Riley, Joseph Williams e gli Accettella-Teatro Mongiovino.