Lista dei 20 articoli più letti su Artribune nel 2025
Dalle polemiche sull’arte pubblica alle mostre in pasticceria, passando per storie di poetesse, attori, cantanti e persino bagnini. Ripercorriamo il nostro 2025 con gli articoli che avete letto di più
Mentre un altro anno si conclude, ci sembra doveroso tirare le somme. In questo 2025 abbiamo lavorato tanto per garantirvi un’informazione indipendente, autorevole e accessibile e non possiamo che ringraziare tutti voi, i nostri lettori, per la continua fiducia nel nostro lavoro. Per questo abbiamo pensato di ripercorrere l’anno passato, attraverso gli articoli che avete letto di più, quegli articoli che per noi hanno fatto la differenza – e speriamo anche per voi.
Il lutto nazionale per Papa Francesco

Il conclave di maggio, necessario dopo la morte di Papa Francesco, è stato un evento eclatante, per la risonanza che ha avuto a livello globale. Altrettanto eclatante, in senso negativo però, è stata la decisione del governo italiano di proclamare cinque giorni di lutto nazionale – un’assurdità per un Paese che si dichiara laico. Noi vi abbiamo parlato delle conseguenze devastanti che questi cinque giorni di chiusure e disservizi in onore di un capo di stato estero hanno avuto sull’industria culturale.
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La Spagna ha bisogno di abbassare l’IVA sulle opere d’arte, come ha fatto l’Italia
Il modello fiscale italiano dell’IVA al 5% sulle opere d’arte – un risultato raggiunto non senza sforzi, e che nel nostro best of abbiamo definito la notizia migliore del 2025 – sta raccogliendo seguaci. Uno su tutti la Spagna, che nella gara europea a chi ha l’IVA più bassa (8% in Belgio, 7% in Germania, 6% in Portogallo e 5,5% in Francia) arranca non poco: comprare arte a Madrid significa mettere in conto un’imposta del 21%. Un dislivello che, come sostenuto dalle grandi manifestazioni del sistema dell’arte spagnolo, pesa enormemente sulla competitività internazionale del Paese.
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A Merano la prima mostra italiana di Belinda Kazeem-Kamiński
Una mostra che racconta uno dei tanti orrori commessi dai colonizzatori europei in Africa: l’artista austriaca di origini nigeriane Belinda Kazeem-Kamiński (Vienna, 1980) porta da Kunst Meran – Merano Arte lati meno conosciuti del sistema missionario cattolico, che nell’Ottocento deportavano e convertivano bambini e bambine africani con il pretesto di salvare le loro anime.
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Apre a Milano ROBE ROBERTAEBASTA, un tempio del vintage
Sembra ancora lontano il momento in cui il vintage perderà il suo fascino. Lo sa bene Roberta Tagliavini, che nel 1967 ha fondato una importante galleria di arti decorative tutt’ora attiva e che che questo dicembre ha aperto a Milano il gallery store ROBE ROBERTAEBASTA. Riuso creativo, sostenibilità, upcycling: sono queste le parole chiave dello spazio in Via Solferino che, ispirato agli Anni Settanta e Ottanta, riunisce oltre 20 brand italiani sensibili all’idea di recupero.
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IA e arte contemporanea: il progetto “BLACKOUT” di Skygolpe
Tra i progetti d’arte pubblica più virali dell’anno c’è sicuramente quello dell’artista digitale Skygolpe (al secolo Mattia Sommovigo) a Milano, intitolato BLACKOUT: sei grandi manifesti che recitano slogan come “ARTE SENZA ARTISTI”, “LE MACCHINE SONO FEDELI”, “IL FUTURO È GENERATO” sfruttano i linguaggi della comunicazione visiva per riflettere artisticamente e filosoficamente sul coinvolgimento dell’intelligenza artificiale nella produzione artistica contemporanea.
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Arte in pasticceria. The Pastry Show a Roma
Nel 2025 le mostre si fanno anche in pasticceria. Lo sa bene la storica pasticceria Dagnino di Roma che, costretta a traslocare dalla Galleria Esedra (dove operava dal 1954), ha coinvolto circa 30 artisti per salutare la sua sede. The Pastry Show, questo il titolo della mostra curata da Pier Paolo Pancotto, ha avuto luogo dal 18 al 23 novembre.
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All’asta la toilette d’oro di Maurizio Cattelan
Oltre 100 kg di gabinetto in oro massiccio 18 carati, perfettamente funzionante e utilizzabile, intitolato “America”. È questa, in nuce, l’opera di Maurizio Cattelan più commentata dell’anno. Non perché sia nuova (la sua prima apparizione risale al 2016), né perché è stata rubata (quello era successo alla sua gemella nel 2019), ma perché è andata all’asta da Sotheby’s a New York, con un prezzo di partenza fissato a 10 milioni di dollari, circa il valore del suo peso in oro. Se molti si aspettavano un’asta coi fiocchi, America ha raggiunto la cifra di 12,1 milioni di dollari. Un risultato che, se confrontato con i 6,2 milioni di dollari di Comedian, ci rivela come (almeno nella legge di mercato di Cattelan) una banana, a peso, valga più dell’oro.
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Il ritorno di Goldrake
La storica serie tv Ufo Robot Goldrake è tornata sulla Rai a cinquant’anni dal suo primo episodio, in una versione completamente restaurata. L’anime, prodotto nel 1975 dalla Toei Animation, è andato in onda su Rai 2 a partire da ottobre 2025, con ben 74 puntate, di cui tre inedite. Una bella iniziativa per quello che fu il primo anime mai trasmesso in Italia, nonché un autentico fenomeno culturale.
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La scomparsa di Koyo Kouoh, curatrice della Biennale Arte di Venezia 2026
L’anno in arrivo sarà segnato dalla 61esima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia ma la curatrice selezionata dalla Biennale per guidare la rassegna, Koyo Kouoh, è venuta a mancare a maggio 2025. Una situazione inedita per la biennale più longeva di sempre, che però ha scelto di non sostituire la curatrice e di dedicare la sua 61esima edizione alla sua memoria, mantenendo il tema selezionato da Kouoh (In minor keys) e valorizzando il lavoro svolto dalla prima curatrice africana della Biennale di Venezia.
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Il centesimo compleanno di Dick Van Dyke
Quest’anno Dick Van Dyke ha compiuto la bellezza di 100 anni. Abbiamo voluto raccontarvi questa leggenda del cinema americano e non solo: cantante, intrattenitore, comico e produttore televisivo, il suo è un talento poliedrico che ha stregato tanto Hollywood quanto Broadway, tanto la radio quanto la televisione.
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Una proposta a fronte del crollo della Torre dei Conti a Roma
Situato nel cuore dei Fori Imperiali, l’edificio medievale noto come Torre dei Conti ha subito un importante crollo lo scorso novembre, durante i lavori di restauro. La nostra proposta, invece di continuare a mantenere una struttura ormai compromessa, è di cogliere l’occasione: demolire la Torre dei Conti per ricostruirla in un’ottica contemporanea, magari dotandola dei servizi che possano renderla utile ai visitatori dei Fori.
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Una città ideale nella provincia di Brescia
Su Artribune scriviamo di tante cose: arte, architettura, cinema, musica, teatro, moda… e modellismo. La “città ideale” in miniatura costruita dall’ingegnere Roberto Scalmana nel suo giardino a Remedello di Sopra era una storia troppo interessante per non essere raccontata. 25 anni di lavoro condensati in una mini-cittadina che omaggia la storia dell’arte e dell’architettura italiana, con un incredibile livello di dettaglio e una stratificazione stilistica degna dei migliori borghi del nostro Paese.
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La farsa del “cubo nero” a Firenze
La polemica estiva aveva come oggetto un famigerato “cubo nero” che avrebbe deturpato lo skyline fiorentino. Noi abbiamo indagato e abbiamo scoperto che c’è ben poco di cui indignarsi: oltre al fatto che non esiste nessun cubo nero, quello che emerge è invece il progetto di riqualificazione di un teatro abbandonato, l’ex Teatro Comunale in Corso Italia, che diventa un quartiere finalmente contemporaneo.
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La storia della poetessa Luisa Giaconi
Tra le nostre rubriche, I dimenticati dell’arte di Ludovico Pratesi è di certo una delle più seguite. Ogni domenica riscopriamo un personaggio culturale ingiustamente dimenticato, e ne raccontiamo la storia e le opere. Tra i tanti “ricordati dell’arte” di questo 2025 c’è stata anche la poetessa fiorentina Luisa Giaconi, scomparsa a soli 38 anni nel 1908, ma incredibilmente talentuosa e affascinante, tanto per le sue parole, quanto per il suo silenzio.
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La figuraccia dell’arte pubblica a Firenze
Quando una piccola città allestisce una pessima scultura in piazza, il danno c’è ma è limitato. Quando a farlo, invece, è la culla del Rinascimento, con la sua incredibile risonanza internazionale, la figura è esponenzialmente più brutta. La mostra di Emanuele Giannelli e Marco Lodola sotto al Duomo di Firenze è un esempio da manuale di cosa non fare con i soldi pubblici. E quando lo abbiamo fatto notare siamo persino stati insultati e minacciati dall’ufficio stampa…
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Lucio Corsi, rivelazione del festival di Sanremo
Già prima che arrivasse sul podio del Festival della canzone italiana, avevamo tutti notato come fosse lui la grande novità dell’edizione 2025: Lucio Corsi (Grosseto, 1993) ha sorpreso non solo per il brano che ha portato all’Ariston (Volevo esser un duro, un’ode ironica al fallimento e alla fragilità) ma anche per i suoi iconici look autoprodotti e per aver portato una luce diversa in un Festival un po’ monotono.
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La storia di Felice Giannotti “il Divino”, leggenda della spiaggia di Capocotta
Libera, alternativa, trasgressiva. La spiaggia romana di Capocotta fu questo e molto altro, anche grazie a una delle sue figure più iconiche: Felice Giannotti, detto “il Divino”. Nell’anno della sua scomparsa abbiamo voluto omaggiare questo bagnino e chioschista pioniere, riflettendo anche sulla scomparsa di quel modo di vivere la spiaggia. Un modo del tutto popolare, che la morte del Divino ci impone di ricordare e, chissà, recuperare.
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Le polemiche sulla nomina di Beatrice Venezi alla direzione del Teatro La Fenice di Venezia
Non è andata giù agli orchestranti del Gran Teatro La Fenice, gioiello veneziano e nazionale della lirica, la nomina della nuova direttrice, Beatrice Venezi. E non è andata giù nemmeno ai tanti professionisti del settore che si sono espressi contro un processo di selezione percepito come falsato, guidato non da un giudizio sulla professionalità, quanto da vicinanze di partito. Vicinanze che di per sé non costituirebbero un problema (ognuno è libero di votare chi vuole), ma lo diventano se il limitato curriculum del Maestro Venezi non riesce a giustificare questo suo nuovo incarico così importante. E gli orchestranti hanno risposto a suon di scioperi e proteste.
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A Firenze apre al pubblico il giardino mediceo di Villa La Quiete
Un giardino settecentesco da sempre chiuso si mostra al pubblico per la prima volta: stiamo parlando del giardino di Villa La Quiete, sulla collina di Castello a Firenze, realizzato da Anna Maria Luisa de’ Medici, ultima esponente della storica famiglia. La ristrutturazione, finanziata con i fondi del PNRR, ha permesso – a partire da maggio 2025 – di godere del giardino, e di scoprire un pezzo in più della storia fiorentina.
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La morte del grande artista Arnulf Rainer
Si è spento a Vienna sulla soglia dei novant’anni Arnulf Rainer, campione della pittura gestuale austriaca interessato al rapporto tra immagine e corpo, tra cancellazione e sovrapposizione. Una carriera artistica lunga oltre settant’anni, che ha attraversato il Novecento e i suoi stravolgimenti artistici e umanitari traducendoli in pittura e fotografia.
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