Un ritorno a casa. L’artista Franco Guerzoni va in mostra a Bologna

Un sorprendente dialogo tra passato e presente. È innanzitutto questo la mostra personale di Franco Guerzoni alla Galleria G7 di Bologna. Ma è anche un continuo svelamento della pittura, dei suoi strati e di prospettive inattese

Sono ritornato a casa”. Così Franco Guerzoni (Modena, 1948) introduce Fuori dal dipinto, la mostra alla Galleria Studio G7 di Bologna. Un ritorno reale e simbolico: dal primo incontro del 1973 alla dodicesima personale negli stessi spazi, oggi abitati da sette opere site specific pensate per dialogare con la galleria bolognese. 

Franco Guerzoni: un dialogo continuo con lo spazio  

Una curiosità a raggi X guida Guerzoni nello scavare e portare alla luce ciò che resta nascosto: tracce sottili, segni, lavori di artisti passati che sopravvivono sotto il muro. La parete, costante nel suo lavoro, diventa un libro aperto, un’archeologia del quotidiano che ci attraversa senza che ce ne accorgiamo. Infatti, entrando è lo spazio a parlare prima delle opere. Poi tutto riaffiora: le opere si rivelano come pagine da sfogliare e la pittura assume una dimensione prospettica insolita, una bidimensionalità modellata dal tempo.  

Un ritorno a casa. L’artista Franco Guerzoni va in mostra a Bologna
Franco Guerzoni, Fuori dal dipinto, intallation view, Galleria Studio G7, Bologna. Foto: Francesco Rucci. Courtesy l’artista e Galleria Studio G7

Le opere di Franco Guerzoni in mostra alla Galleria Studio G7 di Bologna 

Come frammenti disseminati nello spazio, sei piccoli lavori sembrano anticipare ciò che appare nel grande dipinto “Intravedere”, che orienta lo sguardo verso gli altri pezzi della mostra. Si crea una dinamica di attrazione e repulsione, come calamite che si separano per poi ritrovarsi, ma il titolo stesso ci invita a considerarli parte di un insieme: dipinto e frammenti sembrano manifestarsi contemporaneamente, come elementi di un unico gesto diffuso. 

Una pratica pittorica che si riafferma nel tempo 

Fuori dal dipinto” rinnova un rapporto iniziato più di cinquanta anni fa. Non è un ritorno nostalgico, ma un nuovo passaggio che gli permette di misurarsi ancora una volta con la parete, con il tempo e con quella fragilità che la pittura porta con sé. La mostra diventa l’occasione per riaffermare una pratica pittorica che continua a interrogare lo spazio e a lasciare affiorare ciò che il tempo stratifica: un ritorno a casa non come chiusura, ma come punto da cui ripartire.

Veronica Camastra 

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