(Re)fractions
Il titolo, giocando sul doppio significato di rifrazione e frattura, allude a un processo di scomposizione e di ripetizione: la realtà, filtrata dallo sguardo, si spezza, si deforma e si ricompone in nuove configurazioni.
Comunicato stampa
La mostra (Re)fractions, organizzata all’interno del progetto First Step 12 in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Verona e in programma presso Fondazione Spazio Vitale dal 28 novembre al 5 dicembre 2025, riunisce i lavori di Anna Facci (2001), Sonia Rapisarda (2002) e Sara Romagnoli (2003), tre artiste che, attraverso linguaggi differenti, esplorano i confini del corpo, della materia e dell’identità.
Il titolo, giocando sul doppio significato di rifrazione e frattura, allude a un processo di scomposizione e di ripetizione: la realtà, filtrata dallo sguardo, si spezza, si deforma e si ricompone in nuove configurazioni.
Al centro della ricerca scultoreo-installativa di Anna Facci si trovano le ibridazioni tra elementi umani, animali e meccanici. Il corpo e l'identità si rivelano come entità materiche, strettamente legate all’ambiente e in continua metamorfosi.
Sonia Rapisarda, attraverso distorsioni ottiche e installazioni composite, esplora il lato bestiale del sacro e l'origine delle norme sociali. Mettendo in discussione la retorica tradizionale, lei porta alla luce la violenza simbolica implicita nei meccanismi della rappresentazione.
Sara Romagnoli affronta i temi della fragilità e della perdita di sicurezza e protezione. Partendo spesso da fenomeni medici, in particolare dalle esperienze legate alla malattia, analizza come questi processi destabilizzino l'identità, dissezionando una realtà abitualmente anestetizzata e normalizzata.
La mostra, a cura di Giulia Moscheni e Anastasia Pestinova, nasce in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Verona e il progetto First Step 12, dedicato alla valorizzazione delle ricerche artistiche emergenti e al dialogo tra giovani autori e istituzioni culturali del territorio.
Fondazione Spazio Vitale è un ente non profit fondato a Verona nel 2024, dedicato alla promozione di progetti culturali e artistici che indagano il rapporto tra essere umano e tecnologia. Attraverso mostre, attività formative e iniziative di ricerca, la Fondazione promuove una riflessione critica e multidisciplinare su come l’innovazione influenzi l’identità, la percezione e l’ambiente. La sua missione è favorire una visione sostenibile e consapevole della coesistenza tra dimensione umana e sviluppo tecnologico, stimolando partecipazione, creatività e immaginari alternativi.