L’arte antica va in asta da Arcadia a Roma tra capolavori riscoperti e capolavori rari
Nuclei collezionistici rari e capolavori riscoperti guidano il catalogo della vendita di dipinti antichi di Arcadia, con lotti dal XIV al XVIII secolo, tra Rinascimento fiorentino e Seicento caravaggesco
Arrivano inedite sul mercato e da importanti collezioni private le opere selezionate dalla casa d’aste Arcadia per la vendita Importanti Dipinti Antichi, in calendario a Roma il 2 dicembre 2025. In mostra dal 27 novembre al 1° dicembre, il catalogo offre dunque l’occasione di entrare in contatto non solo con lotti di pregio riscoperti, ma anche con gesti e nuclei collezionistici e committenze prestigiosi, in un viaggio attraverso l’arte antica.
L’asta di arte antica di Arcadia a Roma
La vendita Importanti Dipinti Antichi. Opere provenienti da una storica collezione romana e da altre prestigiose committenze riporta programmaticamente alla luce una selezione di dipinti dal XIV al XVIII secolo, in cui spicca la rilevanza del Rinascimento fiorentino, come per i lotti della collezione di Giulio Sterbini, storica raccolta romana di primo Novecento, ma anche la pittura caravaggesca seicentesca, fino alle ricerche artistiche del Settecento.
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La Collezione Sterbini tra gli highlight della vendita di Arcadia
Nuclei collezionistici rari, capolavori riscoperti e testimonianze di grande qualità pittorica informano il catalogo di Arcadia per il prossimo 2 dicembre. Tra i lotti di maggior rilievo arriva il Martirio di San Lorenzo, una rara tavola su fondo oro – parte di uno spartito di predella – dell’ambito di Lippo d’Andrea (stime €15.000-20.000), e un tondo con la Madonna in adorazione del Bambino con San Giovannino e un angelo, della bottega di Lorenzo di Credi (stime €80.000-120.000). Entrambi appartengono ai 31 lotti provenienti dalla storica collezione di Giulio Sterbini, una delle raccolte romane più note del primo Novecento, avviata tra fine Ottocento e i primi decenni del Novecento. Segnalata già da Adolfo Venturi nel 1906, per la qualità e la coerenza del corpus focalizzato sul Quattrocento e Cinquecento fiorentino e centro-italiano, il nucleo di opere riscoperto arriva in asta da Arcadia per la prima volta.
Collezioni rare e dipinti riscoperti in asta da Arcadia a Roma
A questo importante corpus si aggiungono poi le altre opere del catalogo di Arcadia, tra cui, sempre dal Rinascimento fiorentino, Madonna col Bambino e San Giovannino di Arcangelo di Jacopo del Sellaio (stime €20.000-30.000) e il Cristo risorto mostra le sue piaghe di Giovanni Antonio Sogliani. E, per la pittura felsinea del XVI secolo, Sacra Famiglia con Santa Caterina d’Alessandria e San Giovannino di Giacomo Francia (stime €15.000-20.000).
Arriva da una nobile collezione senese, invece, una rarissima opera di Bartolomeo Mazzuoli, un rivestimento in terracotta dorata di un’immagine della Sacra Famiglia (stime €4.000-8.000), del XVI secolo, come anche il Ritratto di Girolamo Piccolomini vescovo di Montalcino e Pienza di Simondio Salimbeni, elegante testimonianza della ritrattistica senese del Seicento.
Dello stesso secolo, ma sul versante della pittura caravaggesca, con la distintiva ricerca chiaroscurale, Maria Maddalena, e un San Girolamo di Aurelio Martelli, detto Il Mutolo, che richiama il celebre San Bartolomeo di Jusepe de Ribera conservato al Museo del Prado di Madrid.
Cristina Masturzo
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