Frida Kahlo, Van Gogh e Magritte sono i protagonisti delle ultime aste di Sotheby’s a New York
Con le aste di arte impressionista, surrealista e moderna, Sotheby’s ha chiuso a New York le vendite serali di questa intensa Marquee Week con risultati oltre le aspettative, primo tra tutti il record di Frida Kahlo come artista donna più costosa a passare in asta
L’ultimo appuntamento di peso dell’intensa Marquee Week di New York era fissato per il 20 novembre 2025 al Breuer Building, sede nuova di zecca di Sotheby’s e già foriera di risultati record messi a segno nei giorni scorsi. Al centro della vendita di chiusura ben tre cataloghi, tra arte impressionista, surrealista e moderna: The Cindy and Jay Pritzker Collection, Exquisite Corpus e, a concludere, la Modern Evening Auction. Tutte le opere, c’è da dire anche in questo caso, erano di respiro museale, sebbene l’attenzione fosse focalizzata sulla selezione surrealista Exquisite Corpus. Come noto, l’interesse per il surrealismo registrato negli ultimi anni ha toccato vertici imponenti a livello di vendite e aggiudicazioni, per cui, con un catalogo composto da nomi del calibro di Magritte, Dalì e Frida Kahlo, c’era da aspettarsi una risposta robusta. E c’è stata. Il totale aggregato di tutti e tre i segmenti ha raggiunto un totale di $304,6 milioni, portando Sotheby’s a superare il miliardo di dollari di vendite nel corso dell’intera settimana di aste serali. Numeri che non si vedevano da tempo.

La Pritzker Collection in asta da Sotheby’s
La serata si è aperta con la Collezione di Cindy e Jay Pritzker, un corpus compatto di 13 lotti che sono stati tutti venduti, a dimostrazione di come una raccolta assemblata nel corso di quasi cinquant’anni di collezionismo con cura e raffinatezza possa spingere a offerte di peso. Il totale è stato di $109,5 milioni, con cinque opere vendute sopra la stima, cinque entro la stima e solo tre sotto. Il risultato più alto dell’asta è stato di $62,7 milioni, cifra pagata, dopo una contesa di oltre sette minuti, per Piles de romans parisiens et roses dans une verre di Vincent van Gogh, datato 1887, che ha segnato il nuovo record d’asta per una natura morta dell’artista.
Subito dopo, Léda et le cygne (1946) di Henry Matisse, che ha superato di poco i $10 milioni, mentre sul terzo gradino del podio è salito lo splendido Der Wels (The Catfish) del 1929 a firma Max Beckmann, a quota $9,2 milioni.

Il record di Frida Kahlo e l’asta surrealista “Exquisite Corpus”
A seguire e con un entusiasmo palpabile in sala, si sono aperte le vendite di Exquisite Corpus, titolo riferito alla tecnica “Exquisite Corpse” amata e usata dagli artisti surrealisti, in cui la pittura veniva intesa come medium di trasformazione per composizioni di corpi inaspettati e fantastici. Raramente esposta e a lungo conservata in mani private, questa collezione era molto attesa, specialmente per il lotto n. 13, ovvero El sueño (La cama) (1940) di Frida Kahlo. L’autoritratto dell’artista messicana è stato venduto per 54,7 milioni di dollari, battendo ogni record d’asta per un’artista donna.
Il secondo risultato più alto è stato di $3,7 milioni per René Magritte, La Représentation (1962), andato forse, sotto la stima minima, alla garanzia di terza parte.
Solidi risultati, invece, per le altre artiste surrealiste in catalogo oltre Kahlo, con Remedios Vario e Dorothea Tanning passate di mano ben sopra le stime alte, mentre è stato confermato il trend positivo per l’arte di Paul Delvaux, la cui Composition (1945) si è assestata a $3.588.000, e per Kay Sage, le cui due opere presentate agli incanti hanno raggiunto ciascuna i 2 milioni di dollari. Il totale di questo catalogo ha toccato quota $98,1 milioni, con un’altra vendita “guanti bianchi”.
I maestri dell’arte moderna in asta da Sotheby’s a New York
A chiudere la fitta maratona di vendite di Sotheby’s, il catalogo di 29 opere (dopo il ritiro di 3 lotti) della Modern Evening Auction, che ha generato un totale di $96,9 milioni. Top lot della selezione ancora un’opera firmata Magritte, dunque sempre di orbita surrealista, con Le Jockey Perdu (1942) che ha trovato una nuova casa per $12,3 milioni, centrando la stima alta, e andando a un cliente al telefono di Jussi Pylkkanen, l’ex presidente di Christie’s ora advisor.
Sopra i 7 milioni di dollari sono state messe a segno vendite per opere di Claude Monet, Georgia O’Keeffe, Jean Dubuffet e Wilfredo Lam, mentre, dal fronte scultura, sbalorditivo il risultato raggiunto dalla splendida e bronzea Ptolémée III di Jean Arp, concepita nel 1961 e forgiata nel 1969, finita sopra la stima alta a $5.174.000.
Si è chiusa così una settimana memorabile per le vendite di fascia alta, una fetta di collezionismo che è tornato protagonista dopo un periodo in cui a crescere è stato specialmente il mid-market. Che sia il segnale di una inversione di rotta rispetto agli anni precedenti? Ancora presto per dirlo, ma certamente questo autunno newyorkese ha dimostrato che, quando vuole, il mercato UHNWI – quello degli Ultra-High Net Worth Individual – si fa sentire.
Antonio Mirabelli
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