Gaetano Pompa – Il Serpente e la Porta

Informazioni Evento

Luogo
OPERATIVA ARTE CONTEMPORANEA
Via del Consolato, 10 - 00186, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

giovedì-venerdì 16-19

Vernissage
21/11/2025

ore 18,30

Artisti
Gaetano Pompa
Generi
arte contemporanea, personale

Un progetto monografico su una delle figure più emblematiche e in controtendenza della scena artistica romana degli anni Sessanta e Settanta: Gaetano Pompa.

Comunicato stampa

Poliedrico e colto fino all’eccesso, Gaetano Pompa è sempre rimasto fuori dalle mode della sua generazione. Il suo è un mondo fantastico capace di mescolare in uno scenario comune figure storiche del tardo impero, animali mitologici, paesaggi rurali, simbolismo medievale ed enigmi del nostro tempo. Il tutto trasfigurato in una personalissima ricerca estetica e filosofica, con un orizzonte assolutamente internazionale.

In collaborazione con l’Archivio Gaetano Pompa di Roma verrà esposta al pubblico, dopo due decenni, una delle opere più significative della sua produzione: Congetture su me stesso, un gigantesco portale in legno e bronzo, una sorta di riflessione antologica e autobiografica sul proprio percorso artistico.

In dialogo con questa forte presenza scultorea, una costellazione di opere da parete in maiolica di fine anni Novanta racconterà il bestiario fantastico dell’artista: figure antropomorfe dai tratti bizantini e animali bizzarri che si fondono con il paesaggio rurale appariranno allo spettatore come stranianti epifanie.

È proprio da un animale, da sempre molto caro all’artista, che prende spunto il titolo della mostra: il serpente. Un simbolo che incarna l’idea di portale non come semplice passaggio fisico, ma come soglia di trasformazione, conoscenza e connessione tra diverse dimensioni della realtà.

Lo stesso Gaetano Pompa ne parla in uno dei suoi incredibili scritti:

«Il serpente, al contrario del simbolo demoniaco che ne ha fatto la Chiesa cattolica, è umile e prudente, anche perché è l’animale più basso della terra: anche quelli velenosi sono umili ed usano il veleno per vivere. Non posso immaginare una vipera rincorrere un topo, perché è lentissima. Allora si mette in agguato, immobilizza il topo col veleno e poi lo mangia. Non posso immaginare il serpente di Adamo ed Eva: posso immaginare quello di Esculapio e quello dei Romani che è il vero serpente.»