Elio Ciol – Sguardi e silenzi
Prima grande mostra in un museo milanese dedicata a Elio Ciol (Casarsa della Delizia, Pordenone, 1929), tra i maggiori fotografi italiani contemporanei.
Comunicato stampa
Il Museo Diocesano presenta la prima grande mostra in un museo milanese dedicata a Elio Ciol (Casarsa della Delizia, Pordenone, 1929), tra i maggiori fotografi italiani contemporanei.
La mostra, curata da Stefano Ciol, presenta una selezione di 100 immagini, dalle più celebri agli scatti meno noti, capaci di restituire la complessità della sua ricerca: il paesaggio, il mondo contadino, i volti, l’architettura parlano di attese, silenzio, mistero, stupore davanti alla realtà.
Impegnato nella fotografia fin da giovanissimo, Elio Ciol inizia presto ad elaborare il suo personale linguaggio. A partire dagli anni Cinquanta inizia a scattare alcune tra le fotografie più note: tra i soggetti preferiti, la campagna friulana e quella umbra, i canyon americani, la Libia, l’Armenia e la Terra Santa. Particolarmente importanti per la sua attività sono le diverse campagne di documentazione di opere d’arte in Italia e in Europa, che lo portano a collaborare con numerose case editrici. La sua fotografia mostra una continua ricerca di nuove tecniche e sperimentazioni, utilizzando sia le lastre fotosensibili che il digitale.
Centrali nel percorso di Ciol – e dunque nel percorso espositivo – i progetti realizzati nella campagna friulana, in quella umbra e nella bassa milanese, oltre agli scatti del periodo del Neorealismo e le fotografie di scena del film “Gli ultimi” di padre David Maria Turoldo. La mostra darà spazio anche ai suoi ritratti di personaggi iconici del Novecento, tra cui Pier Paolo Pasolini e William Congdon.