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Premi, premiati e aspiranti tali.
Ci sono anche la realizzazione della Casa di BelMonte, nuovo capitolo del progetto che da anni il collettivo La Rivoluzione delle Seppie sta portando avanti in un contesto marginale della Calabria, il restauro dell’ex chiesa di San Barbaziano, nel cuore di Bologna, e il nuovo Teatro Borsoni di Brescia, in un quadrante della città coinvolto in un vasto programma di rigenerazione urbana, tra le 21 opere in corsa per l’Italia all’edizione 2026 dell’EUmies Awards, il più prestigioso riconoscimento dell’architettura contemporanea in Europa.
Una rosa di candidature che colloca il nostro Paese temporaneamente al terzo posto nella “classifica” degli stati con il maggior numero di candidature, dopo Francia (con 32 progetti) e Spagna (a quota 24). Di premi – con i risultati del Premio italiano di Architettura, promosso da Triennale e MAXXI, e del Premio “Architetto italiano“ del CNAPPC –, architetti premiati, concorsi vinti e discussi passi indietro in competizioni già assegnate parliamo in questo 45esimo numero di Render. Nel focus ci concentriamo su un peculiare percorso intrapreso, nell’ambito della rigenerazione a base culturale, in Emilia-Romagna: un’esperienza che ha recentemente ispirato l’edizione di debutto di FRANCO Festival.
L’intero archivio digitale di Render è disponibile sul sito di Artribune.
Per segnalazioni, opinioni e proposte scriveteci.
Render è un progetto a cura di Valentina Silvestrini e Carolina Chiatto
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OSSERVATORIO RIGENERAZIONE
Cultura e formazione nel futuro di Villa Favorita a Ercolano
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Ercolano, Villa La Favorita. Render courtesy Agenzia del Demanio
Con l’ambizione di diventare uno dei nuovi poli culturali dell’area vesuviana, Villa Favorita, capolavoro settecentesco dell’architetto Ferdinando Fuga, si prepara a rinascere grazie a fondi nazionali ed europei. La Soprintendenza per l’Area Metropolitana di Napoli e l’Agenzia del Demanio hanno avviato un intervento da oltre 43 milioni di euro per il restauro dell’edificio storico e la riqualificazione dell’intero parco monumentale. Il primo intervento, finanziato con PNRR e Piano Complementare per 31 milioni di euro – parte dei 300 milioni stanziati dal Ministero della Cultura per la rigenerazione dei parchi e giardini storici italiani — e in avvio a dicembre 2025, prevede il recupero dell’edificio del Fuga, dei fabbricati minori e la riqualificazione del Parco Superiore e Inferiore, con nuovi percorsi pedonali e connessioni interne. Parallelamente è già partito il secondo intervento, da 12,5 milioni di euro, che comprende il restauro dell’edificio del Bianchi e la creazione di nuovi spazi destinati ad attività didattiche e culturali, con conclusione prevista per aprile 2028.
A Milano una scultura di Loris Cecchini cresce grazie al lavoro condiviso con il quartiere
Alla Barona, periferia sud di Milano, è stata inaugurata Waterbones (the social diagram), opera pubblica in divenire di Loris Cecchini nella cui crescita saranno coinvolte oltre seicento persone, tra studenti, insegnanti, genitori e residenti. L’obiettivo dell’operazione è rafforzare il senso di comunità e la partecipazione culturale nel quartiere. La scultura in acciaio lucido, concepita come installazione in continua evoluzione, è parte del progetto nazionale Il Museo Rigenera, sostenuto dal Ministero della Cultura per avvicinare le comunità all’arte contemporanea con laboratori, attività educative e, come in questo caso, percorsi condivisi. Esposta in Piazza delle Donne Partigiane, di fronte al Barrio’s (spazio culturale e sociale della zona), al termine dell’iter l’opera entrerà nelle collezioni permanenti della GNAMC di Roma, istituzione che con questa iniziativa è stata selezionata dal MiC.
Che impatto avrà la rigenerazione nei prossimi 25 anni?
A chiarirlo è il primo Rapporto Strategico della Community Valore Rigenerazione Urbana, promosso da TEHA Group e presentato a Roma lo scorso 5 novembre. Il documento stima che la rigenerazione di 320 milioni di mq entro il 2050 possa generare 1.594 miliardi di euro di impatto sul PIL nazionale e creare 14 milioni di posti di lavoro equivalenti. Tra le novità presentate durante l’incontro, c’è l’Urban Regeneration Social Impact Index, un indice basato su 45 KPI che misura il valore economico, sociale e ambientale dei progetti. La rigenerazione urbana viene indicata come leva strategica per migliorare la qualità della vita, sostenere l’abitare, colmare i gap infrastrutturali e ridurre emissioni e consumo di suolo.
Ancora un hub culturale temporaneo a Bologna
Dopo la recente apertura di MEZZ’ARIA – Lo spazio tra le cose, temporanea trasformazione dell’ex Caserma Boldrini di Bologna in luogo aperto alla cittadinanza, nel capoluogo emiliano l’Agenzia del Demanio ha lanciato un’altra iniziativa sul medesimo fronte. Fino al 1° dicembre 2025 è infatti possibile presentare le offerte in risposta all’avviso per la concessione temporanea dell’ex Villa Turri, non distante dal centro storico bolognese. Estesa oltre 5mila mq, l’area in questione include beni di interesse storico-artistico, tra cui una villa in stile Liberty risalente ai primi del Novecento con ampio giardino. Dismesso dal Ministero della Difesa nel 2022 e attualmente affidato alla Corte dei Conti, il complesso è in attesa di una nuova destinazione istituzionale. Nel frattempo l’Agenzia del Demanio punta su una concessione annuale e dunque sulla valorizzazione temporanea per offrire alla città di Bologna uno spazio per iniziative pubbliche, di respiro culturale, artistico e sociale, e servizi dedicati alla promozione del territorio e alla rigenerazione urbana.
Da un percorso partecipativo è nato il nuovo Distretto Solidale di Cesena
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Pier Currà Architettura, Distretto Solidale di Cesena. Foto Nicolas Piazza
“Non volevamo creare solo un contenitore funzionale, ma uno spazio capace di accogliere, ascoltare e restituire dignità. Il Distretto nasce come presidio di comunità, dove l’architettura diventa alleata silenziosa di un impegno collettivo verso un futuro più equo“. Con queste parole l’architetto Pier Currà racconta il Distretto Solidale di Cesena, completato con il suo studio su incarico del Comune e con fondi PNRR. Il complesso, che include un volume di nuova costruzione e un edificio esistente rifunzionalizzato, si trova all’interno di un parco cittadino; a caratterizzarlo è il rivestimento esterno, in lamiera metallica ondulata riflettente. Oltre ad assolvere alla funzione di spazio per la raccolta, lo stoccaggio e la distribuzione gratuita di beni alimentari per famiglie in difficoltà, il Distretto è un luogo di incontro, ascolto, formazione nonché l’esito di un processo partecipativo che ha coinvolto numerose associazioni del territorio.
A Milano Carlo Ratti disconosce il suo progetto per la mega riqualificazione dell’area di EXPO 2015
Strappo clamoroso sul futuro di MIND, il distretto dell’innovazione in costruzione nell’area dell’ex EXPO 2015 di Milano: l’architetto Carlo Ratti – direttore della Senseable City Lab del MIT, che con il suo studio CRA-Carlo Ratti Associati e un team guidato dal gruppo immobiliare australiano Lendlease si era aggiudicato il concorso internazionale per la progettazione del nuovo campus scientifico dell’Università degli Studi di Milano – ha annunciato il ritiro dal progetto, denunciando le pesanti modifiche imposte dalla Commissione Paesaggio di Milano. Secondo Ratti, infatti, le varianti avrebbero “stravolto il disegno originario“: il grande giardino centrale trasformato in uno spazio vuoto, facciate ridisegnate, interventi talmente invasivi da far dire all’architetto che la Commissione “ha preso in mano la matita al posto dei progettisti“. Una presa di posizione che incide inevitabilmente sull’ente comunale, coinvolto da mesi nello scandalo urbanistico.
Empoli: l’arte riaccende la città con un progetto per il centro storico
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Empoli. Mappa a cura di Alessandro Naldi per Artribune
Parte Boule de Neige, progetto di arte contemporanea promosso dal Comune di Empoli e curato da Sergio Risaliti e Antonella Nicola. Dal 9 novembre al 15 febbraio, nel centro storico della città toscana prende forma un percorso urbano di installazioni site-specific realizzate da Marco Bagnoli, Francesca Banchelli, Chiara Bettazzi, Marcela Castañeda Florian, Giovane Ceruti e David Reimondo. Vetrine e spazi inutilizzati tornano a riattivarsi con interventi di luci, proiezioni e installazioni; due opere speciali saranno ospitate nel Museo della Collegiata di Sant’Andrea e sulla facciata della chiesa della Madonna della Quiete. Unire arte, comunità e rigenerazione urbana è l’intento dell’iniziativa, che vuole trasformare Empoli in una grande “boule de neige” poetica e diffusa.
“Bisogna far innamorare i cittadini di Roma con un progetto nuovo e ambizioso”
“Il quadro normativo a disposizione non funziona e, allo tempo stesso, sembra che la classe politica stia perdendo la visione complessiva, a livello culturale, delle città. Bisogna ritornare a pensare che siamo un unico sistema, un unico ingranaggio, un unico meccanismo all’interno del quale ognuno fa la sua parte“. Ad affermarlo è l’architetto Christian Rocchi, recentemente eletto Presidente del Consiglio nell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia. Lo abbiamo intervistato, insieme al vicepresidente OAR Lorenzo Busnengo.
Quando l’arte crea comunità: Torino accoglie un nuovo spazio culturale
Nato poco meno di un anno fa, Borealis è lo spazio culturale torinese ideato da Kaninchen-Haus e dal collettivo ConiglioViola; ora punta a diventare una presenza stabile nel quartiere Aurora. Con i suoi 700 mq occupati da un co-housing artistico aperto alla città, il progetto si candida infatti a luogo dove l’arte diventa relazione, attivatore sociale e incontro tra linguaggi diversi. Tra le iniziative principali ci sono la Borealis Art School, scuola d’arte di quartiere, e l’Emporio Boreale, primo negozio cooperativo della zona, inaugurato lo scorso 9 novembre. Per sostenere la crescita e nuovi progetti partecipativi, Kaninchen-Haus ha lanciato una campagna di crowdfunding su Eppela con il supporto di Fondazione CRT +Risorse.
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A Milano il nuovo spazio Fendi dialoga con il Labirinto di Arnaldo Pomodoro
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Fendi, Show Area. © Delfino Sisto Legnani – DSL Studio
Un “white cube” pensato per accogliere sfilate, eventi e installazioni: così Politecnica Building for Humans ha progettato il nuovo spazio di Via Solari 35-37, nel distretto del design di Milano, realizzato per Fendi attraverso il recupero dell’ex complesso industriale Riva & Calzoni. Già sede dello studio e dello spazio espositivo di Arnaldo Pomodoro, il complesso è stato ripensato e suddiviso in tre blocchi autonomi – backstage e atelier, area sfilate e uffici – collegati da una passerella sopraelevata. Fulcro del nuovo organismo architettonico è la Torre Backstage, che ospita showroom, atelier sartoriali e spazi tecnici dedicati alle sfilate. Completato in soli nove mesi, l’intervento diventa un anello di congiunzione tra moda e arte: ai materiali sostenibili, alle pareti vetrate, all’isolamento acustico e ai sistemi domotici per l’efficienza energetica, si affianca ciò che resta dello storico edificio produttivo, in particolare l’opera Labirinto del maestro Arnaldo Pomodoro.
Trieste rilancia un quartiere multietnico come museo urbano
Trieste “accende i riflettori” sul quartiere Barriera Vecchia: è stata infatti recentemente inaugurata Tolerance Poster Show, un’installazione urbana che espone oltre cinquanta manifesti del Tolerance Project – il progetto internazionale che utilizza il design grafico per promuovere la riflessione sulla tolleranza. Il percorso all’aperto si snoda tra Viale D’Annunzio e Piazza Garibaldi, passando per le quattro bandiere alte quattro metri collocate sui piloni di Piazza Goldoni, fino agli imponenti stendardi esposti al Mercato Coperto. La scelta del quartiere non è casuale: qui la presenza di residenti stranieri supera il 21% e, attraverso la cultura, si mira a riattivare gli spazi e consolidare la comunità. L’iniziativa, curata da Cizerouno all’interno del festival Varcare la Frontiera, è realizzata con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e la coorganizzazione del Comune di Trieste.
Dal PNRR 55 milioni per il Forte Castellaccio di Messina: diventa hub per la comunità
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Forte Castellaccio, Messina. Mappa a cura di Alessandro Naldi per Artribune
L’antico Forte Castellaccio di Messina, situato a Gravitelli e in stato di abbandono dal terremoto del 1908, si prepara a una nuova vita grazie alla concessione gratuita dell’Agenzia del Demanio alla Città Metropolitana per 15 anni. L’intervento, finanziato con oltre 55 milioni di euro del PNRR, restituirà autenticità alla storica fortificazione e darà vita a La Città del Ragazzo, un centro culturale dedicato a musei, mostre temporanee, eventi, laboratori e attività educative, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la comunità e un luogo di inclusione sociale. Il progetto rientra nel Piano Città per gli immobili pubblici di Messina e mira a valorizzare il patrimonio storico attraverso restauro, recupero architettonico e nuove funzioni aperte ai cittadini.
Mega finanziamento in arrivo per la rigenerazione urbana in Piemonte
Antignano, Monale, Montabone, Calosso, Roccaverano, Mombercelli, Moasca, Castel Rocchero, Buttigliera, Castello di Annone e Passerano Marmorito sono solo alcuni dei comuni che accederanno al finanziamento (circa 20 milioni di euro) della Regione Piemonte per sostenere 114 interventi di rigenerazione urbana, riqualificazione e iniziative legate alla sostenibilità. Le risorse provengono dal bando Obiettivo Comune, nato per sostenere i Comuni nella realizzazione di opere di prossimità: tra le principali attività, la maggior parte riguardano i centri storici, gli spazi pubblici, gli edifici sociali e le strutture dedicate al volontariato.
A Londra la Camden Town Hall diventa polo culturale
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Town Hall, Londra
Dopo dieci anni di lavori di restauro, seguiti dallo studio Purcell Architecture, la storica Camden Town Hall di Londra – costruita nel 1937 e convertita per decenni in sede amministrativa – riapre come nuovo polo culturale: gli interni, ridisegnati da Tom Dixon, valorizzano l’impianto neoclassico originario attualizzandolo come spazio contemporaneo destinato a mostre, eventi e performance multidisciplinari. Con una superficie di 6mila mq distribuita su due piani, la struttura ora accoglie al primo piano due ampie sale espositive, mentre il piano terra è dedicato a incontri, presentazioni, musica, teatro, danza e dibattiti su temi attuali, dalle nuove tecnologie all’intelligenza artificiale. Il progetto, guidato dalla società Bottaccio, punta a fare dell’edificio un luogo di creatività, innovazione e partecipazione della comunità. La programmazione culturale, riunita sotto il titolo Town Hall Presents, ospiterà mostre e appuntamenti internazionali.
Dopo 20 anni di attesa, Giza svela il suo museo egizio da record mondiale
Finalmente il 4 novembre scorso, dopo due decenni di lavori e continui rinvii, il Grande Museo Egizio di Giza è stato ufficialmente inaugurato nella sua totalità. Progettato dallo studio irlandese Heneghan Peng Architects e costato oltre un miliardo di dollari, sorge a due chilometri dal complesso delle piramidi; ospita 57mila reperti, tra cui l’intero tesoro di Tutankhamon e la barca solare di Cheope. Soprannominato “la quarta piramide”, il GEM dovrebbe accogliere fino a 20mila visitatori al giorno ed è al centro della strategia egiziana per rilanciare il turismo, sostenuta da nuove infrastrutture come lo Sphinx International Airport e la futura linea metropolitana.
Il patrimonio architettonico di pregio del Novecento? Così lo rinnovano in Francia
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Parigi, Regeneration of the Orangerie of the Muséum national d’Histoire naturelle (MNHN). Foto © Javier Callejas
La rigenerazione dell’architettura esistente è essenziale in un contesto globale in cui le risorse non andrebbero sprecate. Ne sono convinti gli architetti dello studio Lemoal, fondato nel 2010 da Christophe e Jesse Lemoal e con sedi a Rennes e Parigi. Proprio nella capitale francese, hanno concluso la riqualificazione dell’Orangerie del Muséum national d’Histoire naturelle (MNHN), realizzata negli Anni Trenta del Novecento e tra i primi esempi locali per l’impiego del calcestruzzo armato. In una fase storica in cui molti manufatti edilizi del XX secolo sono considerati vulnerabili, anche a causa del mancato riconoscimento del loro valore storico, e talvolta versano in condizioni preoccupanti, il recupero dell’edificio e il suo rinnovato uso pubblico (come punto di ristoro self-service, non solo come serra) rappresentano un esempio da tenere in considerazione anche alle nostre latitudini.
Entro il 2026 in Belgio nascerà un nuovo polo culturale
La città di Bruges, situata nelle Fiandre Occidentali, a maggio 2026 alzerà il sipario su BRUSK, il nuovo polo culturale destinato a ridisegnare la scena artistica locale. Questa spettacolare “open house” di 20mila mq, sorge nell’area del Garenmarkt, la storica piazza nel cuore del centro cittadino, accanto al celebre Groeningemuseum. Progettato con criteri sostenibili dagli studi Robbrecht and Daem Architects e Olivier Salens Architects, sarà il punto di riferimento del futuro Bruges Museum Quarter. Il piano terra accoglierà un community space con caffetteria, bookshop e auditorium per spettacoli ed eventi, mentre il primo piano avrà due imponenti sale espositive.
FOCUS
In Emilia-Romagna esordisce FRANCO Festival: il racconto di un nuovo spazio di confronto e creatività
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FRANCO Festival. Foto di Max Cavallari
Ospitata il 24 e 25 ottobre all’ex Cartiera di Marzabotto in Emilia-Romagna, la prima edizione di FRANCO Festival ha trasformato il forum dedicato alla rigenerazione urbana in un evento pubblico aperto e partecipato, capace di coinvolgere progettisti, istituzioni e comunità. A raccontarci com’è andata questa prima esperienza sono le organizzatrici dell’evento: Marina Lodi e Ambra Lombardi di ART-ER.
IPSE DIXIT
Sceglie, mixa, riascolta: “L’architetto contemporaneo è un DJ”. Cino Zucchi ad Architects Meet in Lecce
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Un ritratto di Cino Zucchi. Foto © Guido Strazzoni
Con progetti come la rigenerazione dell’area ex-Junghans, alla Giudecca, o l’installazione Copycat. Empathy and Envy as Form Makers, presentata alla Biennale Architettura 2012 (nell’edizione diretta da Chipperfield), Cino Zucchi ribalta la logica su originalità e autorialità in architettura. “Copiare non è essere mediocri, ma entrare in una catena di gesti visivi e culturali” afferma. Sul tema si è focalizzata la lectio magistralis che ha tenuto in occasione del conferimento del Premio Internazionale Architects Meet, a Lecce. Tra teoria memetica, architettura come ritmo e cultura pop.
BIENNALE ARCHITETTURA 2025 ON GOING
Cosa ricorderemo della Biennale Architettura 2025?
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19. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. Padiglione Belgio, Giardini. Ph Irene Fanizza
Ultime due settimane per visitare la 19. Mostra Internazionale di Architettura (fino al 23 novembre). Nel semestre di apertura, abbiamo raccontato la kermesse lagunare – e una selezione dei progetti culturali promossi parallelamente in città – con interviste e approfondimenti su Artribune. Ora la parola passa a voi: quali scelte curatoriali, quali partecipazioni, quali figure hanno contribuito a rendere memorabile questa edizione? Scriveteci. Con l’immancabile top & flop a ridosso dell’opening, avevamo detto la nostra.
L’AGENDA DI RENDER
In che modo Milano è cambiata negli ultimi 50 anni?
Dall’8 al 20 novembre | ADI Design Museum, Milano
A raccontarlo è Quando l’essenziale è invisibile agli occhi. Il contributo dello Studio Belvedere alle innovazioni e alla tutela del territorio, la mostra – curata da Luciano Galimberti, con un allestimento disegnato da Mario Cucinella – organizzata in occasione dei 50 anni dello Studio BLV – Belvedere & Partners, fondato da Antonio Belvedere e da sempre impegnato nel diritto immobiliare e urbanistico. Documenti, video, materiali d’archivio e tre casi milanesi fondamentali (Bicocca, Piazza Compasso d’Oro e San Siro) offrono l’occasione per ripercorrere mezzo secolo di trasformazioni urbane, mettendo in luce ciò che spesso resta “invisibile”, ma che è essenziale per rendere possibili grandi cambiamenti: norme, accordi, procedure e professionalità. L’esposizione è accompagnata dall’omonimo volume, a cura dello storico economico Luca Mocarelli, e da un programma educativo per bambini e famiglie.
Gli archivi non sono mai stati così partecipativi
11 novembre, dalle 10 alle 18 | Milano, Triennale Milano
Curato da Giovanna Borasi, direttrice del Canadian Centre for Architecture di Montréal, Giacomo Papi, direttore dei contenuti editoriali di Fondazione Mondadori, e dall’architetto e curatore Mirko Zardini, il convegno internazionale di Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori Architexture. Archivi: spazio, rete, ambiente chiama a raccolta architetti, archivisti, artisti, filosofi e studiosi per ragionare sulla “rivoluzione” in corso nel settore degli archivi. Da inaccessibili depositi sempre più spesso diventano spazi aperti a tutti, anche alla dimensione digitale. Tre le sessioni di confronto in programma – Spazio, Rete, Ambiente –, con la partecipazione di oltre 30 ospiti. I dettagli.
E, ancora una volta, Maledetti Architetti
15 e 16 novembre | Genova, luoghi vari
Con un titolo che dichiaratamente richiama il pamphlet dello scrittore Tom Wolfe, la V edizione di Maledetti Architetti si intreccia quest’anno con varie ricorrenze a “carattere architettonico” che coinvolgono il contesto genovese. Promossa da Comune di Genova e Fondazione Ordine Architetti di Genova, l’iniziativa include visite guidate (prenotazione obbligatoria) e appuntamenti collaterali per avvicinarsi all’evoluzione urbana e culturale del capoluogo ligure. Il calendario.
L’architettura come cura verso città e paesaggio
Fino al 30 novembre | Como, Novocomum
A quattro anni dalla scomparsa, l’Ordine degli Architetti PPC di Como rende omaggio all’architetto e artista Piero Carlo Noè con la mostra A tutto tondo, curata dalla Presidentessa uscente dell’Ordine, Giovanna Saladanna. Autore di interventi di restauro e riqualificazione del patrimonio esistente, concepiti come “esercizio di equilibrio tra la memoria e la necessità di trasformazione“, il progettista viene parallelamente ricordato anche nello spazio espositivo di Piazza del Popolo 9, sede dell’archivio Noè+Zuccoli, (visitabile su appuntamento, prenotandosi a [email protected]), in cui disegni e modelli in scala convivono con la sua “collezione di curiosità”. Le informazioni.
Città reale e utopie urbane secondo Sant’Elia
Fino all’8 dicembre | Como, Pinacoteca Civica di Como + Milano, ADI Design Museum
Nel corso dell’anno accademico 2024-25, tra Como e Milano ha preso il via un percorso triennale di studio e ricerca sull’opera dell’architetto futurista Antonio Sant’Elia. Entrambe le città, dall’8 novembre scorso, sono sede di un doppio appuntamento espositivo: un’occasione per osservare complessivamente 24 disegni originali dell’autore, databili tra il 1913 e il 1914, raramente esposti. Si tratta di progetti e studi di edifici industriali, centrali elettriche, stazioni e infrastrutture, messi in relazione con i contesti urbani delle due città che hanno influenzato in maniera decisiva l’immaginario del progettista. Gli eventi collaterali.
Le ferrovie d’Italia si raccontano
Fino all’11 gennaio 2026 | Roma, Palazzo Venezia
A 120 anni dalla fondazione di quello che oggi è il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, la mostra Le ferrovie d’Italia 1861-2025. Dall’unità nazionale alle sfide del futuro, a cura di Edith Gabrielli, ricostruisce l’impatto dell’infrastruttura ferroviaria nazionale nei principali contesti urbani e nel paesaggio del Paese.
Vision of Roma: parola agli architetti di Labics
Video | Online
“Non saremo architetti se non avessimo la capacità di immaginare qualcosa che oggi non c’è e che, invece, prenderà forma in futuro. Per essere visionari bisogna avere coraggio di immaginare, di sbagliare e di trasformare (attraverso la propria azione) una piccola porzione di territorio, di città, ma anche un modo in cui le persone utilizzeranno quello spazio e quel luogo che immaginano”. Ad affermarlo sono gli architetti Francesco Isidori e Maria Claudia Clemente, fondatori dello studio Labics, nell’ambito di Vision of Roma. Ideato da Spazio Taverna, il progetto è finalizzato alla costituzione di un archivio della Roma del futuro, attraverso i racconti delle figure che stanno contribuendo a costruirla. Si vede qui.
Ascoltando le voci del Sant’Orsola, in attesa della riapertura del sito rigenerato nel cuore di Firenze
Podcast | Online
Per la mostra The Rose That Grew From Concrete, in corso fino al 4 gennaio 2025 negli spazi in rigenerazione del complesso di Sant’Orsola a Firenze, le studentesse del Master in Museum Education di IED Firenze hanno ideato e prodotto una serie audio, in tre puntate, che dà voce alle storie dimenticate delle donne che hanno abitato lo storico sito. Si intitola Dominae e si ascolta qui.
NOVITÀ IN LIBRERIA
- Pierre-Alain Croset (a cura di) | Corvino + Multari, L’architettura dialoga con la città | Marsilio Arte
- Yuma Shinohara (a cura di) | Nuova architettura giapponese. Tre casi | Edizioni Casagrande
- Stefano Casciani | Mendini | Rizzoli
- Lorenzo Mingardi (a cura di) | Carlo Ludovico Ragghianti – Bruno Zevi. Carteggio | Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte
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