Supervisioni

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE BRODBECK - ARTE CONTEMPORANEA
Via Gramignani 93, Catania, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

3-24 ottobre 2025, giovedì e venerdì 17.30 – 19.30

Vernissage
03/10/2025

ore 18.30

Curatori
Rosario Antoci, Carmelo Nicosia
Uffici stampa
MARIA GRAZIA VERNUCCIO
Generi
arte contemporanea

La fotografia come confronto collettivo e intergenerazionale.

Comunicato stampa

Inaugura venerdì 3 ottobre alle 18.30 alla Fondazione Brodbeck la mostra “SUPERVISIONI” a cura di Rosario Antoci e Carmelo Nicosia con la collaborazione di Francesco Lucifora e Ambra Stazzone. L’esposizione fa parte della prima edizione del progetto “Supervision” promosso dall’Accademia di belle arti di Catania. Con l’avvio dei dottorati di ricerca del settore AFAM, il corso di Fotografia dell’Accademia di belle arti di Catania immagina e realizza un progetto espositivo dove le direttrici individuali di ricerca dei docenti delle discipline teorico-pratiche dell’Accademia sono chiamate a un confronto collettivo e intergenerazionale in cui ogni professore ha invitato un ex studente/studentessa oggi dottorando/dottoranda, cultore della materia o professionista del settore per offrire una piattaforma di verifica attorno al tema fotografico. La mostra sarà visitabile fino a venerdì 24 ottobre e presenta le opere di Rosario Antoci, Andrea Camiolo, Carmelo Bongiorno, Martina Flores, Carmen Cardillo, Ivan Terranova, Egidio Liggera, Erika Allia, Carmelo Nicosia, Gabriele Argentino, Adriano Pricoco, Noemi Alessandra, Armando Romeo Tomagra e Raffaele Rando. Il progetto sarà corredato da una pubblicazione curata da Rosario Antoci e da Carmelo Nicosia con progetto grafico di Gianni Latino edito da LetteraVentidue edizioni. Come suggerisce il titolo e in pieno accordo con il tema della formazione della 21° Giornata del Contemporaneo, la mostra “SUPERVISIONI” è dedicata all’attenta osservazione dei processi e delle dinamiche di una ben determinata e definita situazione, come lo sono i processi di accompagnamento che vanno dal rapporto docente–discente al rapporto maestro–discepolo. Le opere in mostra raccontano quindi i percorsi e le relazioni in un dialogo fra generazioni.

Rosario Antoci – cancellazioni/last sky (2017 – ongoing)

Scatti di cieli censurati da blueback pubblicitari: un’operazione di sottrazione che trasforma l’assenza in immaginazione. Un archivio di 365 cieli che riflette sulla relazione tra realtà, visione e pratiche artistiche della cancellazione.

Andrea Camiolo – the most photographed barn in Italy (2025 – ongoing)

Indaga il rapporto tra IA e realtà, interrogandosi su cosa accada quando immagini artificiali del Colosseo – il monumento più fotografato d’Italia – vengono restituite su supporto polaroid, tradizionalmente percepito come garanzia di autenticità. Un lavoro sull’overtourism, sull’accumulo visivo e sulla nuova estetica generata dalle macchine.

Carmelo Bongiorno – forbidden colors (2006-2010)

La fotografia come spazio libero e introspezione, luogo in cui luce e pensiero generano nuove realtà. L’installazione esplora colore, frammenti di quotidiano e inconscio, trasformando le immagini in metafore simboliche e visionarie.

Martina Flores – tracce del tempo (2021-2024)

Un viaggio nella Sicilia dimenticata, tra luoghi abbandonati e genius loci. Attraverso luce e buio, la fotografia diventa strumento per cogliere l’essenza immateriale degli spazi, rivelando memoria e identità oltre l’apparenza fisica.

Carmen Cardillo – invisibile (2025)

Un racconto intimo di una malattia rara, la sindrome da pseudo-ostruzione intestinale. L’opera trasforma fragilità e dolore in testimonianza visiva di resilienza, bellezza e verità, restituendo dignità a corpi e storie solitamente escluse.

Ivan Terranova – giardino kimbei (2021)

Riflette sullo sguardo e sulla fruizione delle immagini a partire da una cartolina ottocentesca di Kimbei. Frammentazione e ingrandimento disinnescano la linearità della visione, restituendo all’archivio storico una nuova vitalità critica e poetica.

Egidio Liggera – aula15 (2025)

Un mosaico fotografico multimediale che intreccia linguaggi analogici, digitali e generativi. Nascita, alienazione, crisi e rinascita sono i capitoli di un percorso che intreccia memoria personale e dati scientifici, ponendo la domanda: “Tu mi credi?”.

Erika Allia – gli occhi si spostano qui e poi (2025)

La fotografia come confessione intima e atto d’amore: un invito a guardare il mondo con romanticismo, gioia e malinconia. La supervisione è insieme cura affettuosa e osservazione insistente, nel tentativo di riconoscersi negli altri.

Carmelo Nicosia – Se fosse solo acqua: una lettera mai spedita (2025)

Una narrazione fotografica sospesa tra mito e autobiografia, dove il mare diventa metafora della comunicazione mancata e delle emozioni sommerse. Un diario ossessivo e poetico che mescola visione, mito e fragilità umana.

Gabriele Argentino – supervisioni (2025)

Un “taccuino visivo” fatto di soglie e apparizioni fugaci: non sorvegliare ma oltrepassare. Le immagini diventano tracce di un altrove interiore, dove il tempo si sospende e lo sguardo si lascia attraversare dall’imprevisto.

Adriano Pricoco

È difficile definire il nostro tempo, il contemporaneo si offre a noi come un confuso disorientamento esistenziale. L'uomo ha creato le immagini per orientarsi nel mondo ed abbiamo finito per orientarci nelle immagini. Il depauperamento del senso nelle immagini ha definitivamente svincolato le stesse da ogni legame con la verità producendo un cortocircuito epistemologico.

Noemi Alessandra – (don’t) touch me (2022-2025)

Una serie performativa e rituale in cui il corpo, attraversato dal gesto delle mani dell’artista, diventa paesaggio di libertà e fiducia. Un archivio vivo che celebra unicità e presenza, contro stereotipi e codici normativi.

Armando Romeo Tomagra – inni (2021-2025)

Transfotografia Generativa come esperienza liminale tra veglia e sonno. Le immagini nascono in uno stato di coscienza fluida, evocando una conoscenza non afferrabile ma autentica, in cui la fotografia diventa atto spirituale e rivelatore.

Raffaele Rando – anime sole (2023)

Un ritratto di giovani adulti che attraversano la fase cruciale dei 21-28 anni, tra maturazione emotiva e ricerca interiore. L’opera riflette sul vuoto della società contemporanea dominata dalla tecnologia e recupera, attraverso Steiner, la possibilità di diventare “uomini di cuore”.

La mostra si inserisce in “SUPERVISION. Views and Dialogues on Photography”, il nuovo progetto dell’Accademia di belle arti di Catania dedicato alla fotografia che coinvolge la città e che in questa prima edizione propone due esposizioni – una ospitata dalla Galleria Massimo Ligreggi e l’altra alla Fondazione Brodbeck –, incontri con esperti, studiosi e autori nazionali e internazionali e attività di educazione all’immagine per le scuole, curate dagli studenti del corso di Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico contemporaneo di Aba Catania. Inserito nel calendario della 21ª Giornata del Contemporaneo, quest’anno dedicata al tema della formazione, “SUPERVISION. Views and Dialogues on Photography” rispecchia pienamente la missione dell’Accademia come luogo di conoscenza, competenze e cura reciproca. La sua prima edizione nasce dall’idea di supervisione come arte dell’osservare con attenzione e dell’accompagnare, tanto nelle relazioni educative quanto in quelle affettive. Il progetto, che coinvolge l’intero Corso triennale e biennale di Fotografia dell’Accademia – una delle poche istituzioni italiane a offrire un ciclo completo di studi in fotografia –, è un programma di ricerca internazionale dedicato al presente della fotografia e alla cultura dell’immagine, realizzato con il contributo del Ministero dell’università e della ricerca per le attività di ricerca di particolare rilevanza nazionale e internazionale (D.M. 1801 del 22 novembre 2024, Art. 9, comma 1, lettera a).