Tutte le mostre da non perdere a Torino per l’autunno 2025

Giorno dopo giorno, la città sotto la Mole si popola di nuove mostre che portano in scena grandi personaggi del Novecento, con excursus storici nel passato. Da Fernand Léger a Vedova in coppia con Tintoretto. Ecco le nostre proposte da non perdere

Nonostante sia ormai tempo di lasciare l’estate alle spalle, la stagione calda dell’arte torinese inizia proprio ora. La città si sta riempiendo ogni giorno di più di nuove inaugurazioni, che propongono per l’autunno un ricco palinsesto di mostre da non perdere. Al centro c’è senz’altro la grande – ed eterogenea – produzione del Novecento, con personaggi raccolti da ogni ambito artistico. Qualche esempio? Fernand Léger, i capolavori di raffinata arte povera di Elisabetta di Maggio, o ancora Emilio Vedova in un inaspettato abbinamento con Tintoretto. E sono solo alcune delle tante proposte. Ecco tutte le prossime mostre di Torino per l’autunno 2025.

Emma Sedini

Le ferite di Torino – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo 

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino ospita la mostra Le ferite di Torino, a cura di Spazio Taverna. Un progetto che si sviluppa a partire dall’identificazione di dieci traumi della storia cittadina, con date e luoghi chiave che rappresentano i momenti in cui la città ha tradito sé stessa. Al centro di tutto le ferite che Torino si è autoinflitta e che ancora oggi abitano il suo inconscio collettivo.
Sono esposti i lavori di dieci artisti italiani di diverse generazioni che hanno un rapporto privilegiato con il capoluogo: Ludovica Carbotta, Guglielmo Castelli, Manuele Cerutti, Sara Enrico, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Giuliana Rosso, Davide Sgambaro, Eugenio Tibaldi, Grazia Toderi. Ognuno tenta di ricucire metaforicamente una ferita storica sullo stesso foglio di carta Amatruda.
Dalle ferite più remote come la presa di Torino (1639) da parte dei francesi e la strage del 1864 appena dopo l’Unità… fino a quelle del ventennio fascista con l’eccidio di Corso Spezia (1922) e la morte della famiglia Arduino (1945).

Torino // Dal 16 settembre al 12 ottobre
Le ferite di Torino
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO

Notti / Elisabetta di Maggio / Lothar Baumgarten / LINDA FREGNI NAGLER / Davide Sgambaro – GAM

Cento opere e più, provenienti da prestigiose istituzioni europee e dalle collezioni della GAM torinese, per esplorare la notte in tutte le sue sfumature cromatiche, semantiche e tecniche. È questo il loro primo progetto della stagione autunnale 2025. Il percorso esplora le ore dell’oscurità come spazio di sperimentazione tecnica, riflessione scientifica e introspezione poetica dall’inizio del XVII Secolo fino a oggi. Ordinata in una sequenza cronologica delle diverse stagioni culturali, la mostra invita a una riflessione sul fascino del notturno come luogo dell’ambiguità, del mistero e della scoperta, in un dialogo costante tra ragione e sentimento, tra scientificità e visionarietà. Si va dalle ricerche di Galileo Maria Clara Eimmart in dialogo con opere di Johann Carl LothGiuseppe Antonio Petrini Antonio Canova, fino alle visioni cosmiche contemporanee di Vija Celmins e Thomas Ruff. E poi c’è tutta una sezione sull’Ottocento romantico e simbolista e ancora sul Novecento onirico, di cui si presentano opere dove la notte è intessuta di visioni affascinanti, come i notturni di Victor Hugo, Odilon Redon, Franz von Stuck, František Kupka, Marc Chagall, Jackson Pollock e Joseph Cornell. 

Si continua con Elisabetta Di Maggio, che propone lavori storici e nuove produzioni create per gli spazi del museo. L’intaglio, carattere tipico della pratica artistica di Di Maggio, è insieme un mezzo per esplorare il materiale, prendendosene cura, e un gesto violento, che lacera e non consente il ben che minimo ripensamento. Le sue opere – pareti di carta velina incisa, saponi scolpiti come mappe urbane, mosaici di cera e vetro, porcellane sottili, elementi vegetali, mandala di francobolli – decostruiscono il confine tra astrazione e figurazione, tra naturale e artificiale.

Negli spazi della Videoteca della GAM c’è invece Lothar Baumgarten, artista scomparso nel 2018, noto per aver intrecciato la ricerca estetica con una profonda riflessione antropologica ed ecologica. Le opere – in particolare fotografie – documentano la sua esperienza immersiva nel villaggio venezuelano degli Yanomami, dove visse per oltre un anno alla fine degli Anni Settanta. In questi scorci il paesaggio si fa racconto e il naturale linguaggio, memoria, costruzione visiva e simbolica.

Un’altra interessante proposta della GAM è la a prima mostra antologica italiana di Linda Fregni Nagler, a cura di Cecilia Canziani. Una poetica basata sulla fotografia, la sua, che accosta ricerca, collezionismo e un’indagine profonda sulla materialità dell’immagine. Convenzioni, cliché visivi e uso delle immagini anonime sono tutti temi che tornano e inducono a positivi narrativi capaci di generare nuove riflessioni sul presente. Nell’isolare e conservare frammenti della realtà, le immagini raccontano la storia dello sguardo: testimoniano tanto quello che mostrano, quanto i diversi modi in cui, nel tempo, abbiamo osservato il mondo.

Si conclude il programma con l’Intruso dell’anno – l’artista o curatore periodicamente invitato a collaborare con i progetti ospitati in GAM – Davide Sgambaro. La sua ricerca si sviluppa in una tensione tra incanto e inquietudine: con opere che si muovono tra il giocoso e il colorato, nascondendo però le abitudini e i gesti di una gioventù disincantata. Negli spazi interni della GAM, egli presenta due opere: la prima in un’area di passaggio al primo piano, mentre l’altra nella Sala del Riposo al secondo piano.

Torino // Dal 29 ottobre al 1 marzo
NOTTI. Cinque secoli di stelle, sogni, pleniluni
Elisabetta di Maggio, Frangibile
LOTHAR BAUMGARTEN. Culture Nature
LINDA FREGNI NAGLER
L’INTRUSO. Davide Sgambaro
GAM

Fernand Léger – Reggia di Venaria

Alla Reggia di Venaria, una mostra che riunisce oltre trenta opere di Fernand Léger, pioniere dell’arte contemporanea, a stretto confronto con artisti delle avanguardie europee e americane attivi dagli Anni Sessanta a oggi. Tutta la contemporaneità, la multidisciplinarietà e la portata visionaria del suo lavoro emergono, in particolare nelle forme del suo rapporto con il gruppo dei Nuovi Realisti, che si appropriano degli oggetti di uso quotidiano della società dei consumi. Accanto alle sue opere, sono presenti anche esempi della Pop Art americana, nonché gli artisti emergenti negli Anni Settanta e Ottanta come Gilbert & George a Londra e Keith Haring a New York.

Torino // Dal 27 settembre all’1 febbraio
Fernand Léger! 
REGGIA DI VENARIA

Vedova Tintoretto – Palazzo Madama 

Per tutto l’autunno e gran parte dell’inverno Torino si fa teatro di un grande dialogo tra secoli dell’arte: quello tra Emilio Vedova e Jacopo Robusti, meglio noto come Tintoretto. Palazzo Madama è la cornice scelta per questo progetto speciale, a cura di Gabriella Belli e Giovanni Carlo Federico Villa. Due giganti di Venezia si trovano inaspettatamente accostati, grazie al prestito eccezionale dell’Autoritratto di Tintoretto del 1588 dal Musée du Louvre, chiave di lettura della sua rilevanza come modello per Vedova. Attraverso le opere in mostra, il percorso espositivo articola un dialogo visivo e concettuale: dai primi disegni di Vedova ispirati ai dipinti del Cinquecento, fino alla sua grande installazione finale …in continuum, compenetrazione/traslati ’87/’88, realizzata con oltre cento grandi tele disposte verticalmente nell’Aula del Senato. 

Torino // Dal 19 settembre al 12 gennaio
Vedova Tintoretto. In dialogo
PALAZZO MADAMA

Lee Miller - Camera
Lee Miller – Camera

Lee Miller – Camera

Camera invita a scoprire una nuova protagonista della fotografia del Novecento: Lee Miller. Con un percorso di 160 immagini tratte dai suoi archivi, la mostra ripercorre il periodo che va dai Trenta ai Cinquanta del Novecento, quando la fotografa raggiunse l’Europa – da Parigi all’Inghilterra – spingendosi fino in Africa.  Assistente di Man Ray, collaboratrice di Vogue, musa ispiratrice di Pablo Picasso, Max Ernst, Paul Éluard, Lee Miller ha scattato alcune delle immagini più significative nella storia della fotografia surrealista. E poi servizi di alta moda e scatti dal sapore enigmatico. Uno sguardo visionario e profondo sul suo tempo, capace di documentare con sensibilità anche il dramma della guerra, raccontando la m quotidianità di una Londra attanagliata da bombardamenti aerei, quanto la tragedia dei campi di concentramento e il disfacimento della Germania nazista. 

Torino // Dall’1 ottobre all’1 febbraio 
Lee Miller. Opere 1930-1955
CAMERA

Ritorno al Futuro – MAUTO

In occasione dei 40 anni del primo film della saga Ritorno al Futuro di Robert Zemeckis, il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile presenta la mostra Ritorno al Futuro. Prototipi di Tempo. Un progetto che esplora la relazione profonda tra due degli oggetti di design di massa più iconici – gli orologi e le automobili – mettendone in luce le risonanze emotive, meccaniche e simboliche. Attraverso questa lente, la mostra indaga la percezione contemporanea del tempo — sempre più accelerata e frammentata dall’era digitale — celebrando al contempo il quarantesimo anniversario di Ritorno al Futuro. Protagonista dell’esposizione l’iconica DeLoreanDMC-12 del 1981 disegnata da Giorgietto Giugiaro, con figurini e lucidi che ne illustrano la genesi creativa. In mostra anche oggetti originali dalla lavorazione del film. Un posto speciale hanno, infine, le dodici opere della serie Suspended di Anri Sala, uno dei più grandi artisti contemporanei.

Torino // Dall’1 ottobre all’1 ottobre 2026
Ritorno al Futuro. Prototipi di Tempo
MAUTO

Jeff Wall - Gallerie d’Italia
Jeff Wall – Gallerie d’Italia

Jeff Wall – Gallerie d’Italia

Le Gallerie d’Italia di Torino presentano le fotografie di Jeff Wall: uno dei più significativi e influenti artisti canadesi oggi in attività. Da oltre 40 anni il suo lavoro si articola tra la messa in scena spettacolare e l’osservazione documentaria, mediante immagini che esplorano ogni aspetto della società contemporanea. Familiari ma al contempo inquietanti, elevano le situazioni di tutti i giorni a contesti strani e assurdi. Nel suo impegno per un’arte che racconti la vita quotidiana, Wall tratta le principali questioni sociali e politiche, esplorando i modi complessi in cui esse plasmano le nostre vite. Le tematiche – connesse anaturaguerragenererazza e classe  permeano i suoi quadri, spesso enigmatici come le questioni da cui sono ispirate. Questa mostra riporta al pubblico tutta la produzione dell’artista: dalle opere più importanti della fine degli Anni Settanta fino ai quadri più recenti.

Torino // Dal 9 ottobre all’1 febbraio
Jeff Wall. Photographs
GALLERIE D’ITALIA

Chiharu Shiota – MAO

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino propone un focus sulla figura di Chiharu Shiota: artista giapponese che giunge in anteprima nazionale – prima in assoluto in un museo di arte asiatica – dopo un recente passato di prestigiose istituzioni internazionali, tra cui il Grand Palais di Parigi. Il progetto ampio e articolato, ripercorre l’intera produzione di Shiota con disegni, fotografie, sculture, e alcune delle sue più celebri installazioni. L’artista si concentra sull’intangibile – ricordi, emozioni, immagini – e pone interrogativi su concetti universali ed esistenziali quali l’identità, la relazione con l’altro, la vita e la morte. Le sue installazioni più celebri sono composte da fili rossi o neri intrecciati a creare strutture imponenti. Una guida per lo spettatore che può vivere un’esperienza immersiva e profonda.

Torino // Dal 22 ottobre al 28 giugno
Chiharu Shiota: The Soul Trembles
MAO 

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Emma Sedini

Emma Sedini

Etrusca e milanese d'origine in parti uguali, vive e lavora tra Milano e Perugia. Dopo la Laurea Magistrale in Economica and Management for Arts, Culture, Media and Communication all'università Luigi Bocconi di Milano e un corso professionale in Digital Marketing…

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