Luca Boffi (Alberonero) – Eridano il Po

Informazioni Evento

Luogo
TEATRO SOCIALE DANILO DONATI
Piazza Tedeschi, Luzzara RE, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
06/09/2025

ore 19

Artisti
Alberonero
Generi
arte contemporanea, personale

L’opera dell’artista-contadino Luca Boffi per narrare il mito del grande fiume e le trasformazioni del paesaggio naturale e antropico.

Comunicato stampa

Da Cesare Zavattini a Gianni Celati, da Luigi Ghirri a Danilo Montaldi fino a Ermanno Cavazzoni, numerosi sono gli sguardi d’autore che si sono misurati con il paesaggio del Po, con la sua geografia mutevole e con le figure che lo hanno popolato. Una tradizione narrativa ed espressiva illustre, nella quale si inserisce Eridano, il Po, progetto di Luca Boffi (Alberonero) con Piergiorgio Caserini e Camilla Romeo, vincitore del PAC – Piano per l’Arte Contemporanea 2024 della Direzione Generale della Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che verrà presentato il prossimo sabato 6 settembre dalla Fondazione Un Paese di Luzzara in occasione del settantennale dalla pubblicazione del libro Un paese di Zavattini e Paul Strand, ritratto poetico e documentario della vita contadina della stessa Luzzara e della Pianura Padana, da cui la Fondazione nata nel 2002 trae il suo nome.

L’opera, che per l’occasione sarà acquisita dalla Fondazione, rinnova lo sguardo sul Po, intrecciando memoria, racconto e paesaggio: Boffi, artista e contadino la cui ricerca da anni si concentra sulla percezione visiva, le trasformazioni del paesaggio, i processi di transizione e reciprocità tra esseri umani e paesaggi naturali e artificiali, ha esplorato per un anno il paesaggio fluviale e planiziale della Pianura padana e delle sponde del grande fiume, conosciuto dagli antichi greci e romani anche come Eridano.

Un viaggio iniziato a settembre 2024 e sviluppato in quattro tappe stagionali, sviluppate come altrettante azioni performative denominate Diorami, durante le quali i/le partecipanti hanno potuto fare esperienza diretta delle piene e delle esondazioni, dei cantieri ambientali di rinaturazione, delle golene derelitte e delle specie animali che le abitano: dal Diorama Autunno, una camminata esplorativa nel paesaggio della confluenza Ticino-Po, in collaborazione con il progetto Horti dell’Almo Collegio Borromeo, che ha coinvolto quaranta persone in un lavoro di annotazione e descrizione del paesaggio, al Diorama Inverno, sulle sponde del Canale Mortizza nel Basso Lodigiano, con la partecipazione dell’ornitologo e direttore del Museo Paleoantropologico di San Daniele Po Simone Ravara, in cui quasi cinquanta partecipanti hanno imparato a versificare i richiami delle specie avicole locali restituendoli in un’operetta composta dal musicista e compositore Francesco Fusaro, performata e registrata in loco. E ancora il Diorama Primavera, svoltosi all’interno della Riserva Naturale Orientata della Parma Morta con un gruppo di quindici persone coinvolto in un workshop di gioco con gli elementi del paesaggio, e il Diorama Estate, realizzato in collaborazione con la storica impresa NaviAndes, che ha portato ottanta persone in navigazione dai laghi del Mincio fino al Po, coinvolgendo poeti e musicisti dialettali locali e reinterpretando le narrazioni mitiche che si svolgono lungo la tratta, oggetto del racconto turistico.

Il risultato di questo percorso è un’opera in movimento composta da sette elementi: una cartografia, una notazione grafica e una registrazione del canto collettivo degli uccelli, una serie di fotografie, sculture di fango create dai/dalle partecipanti, una registrazione audio su vinile che reinterpreta i miti legati al fiume, un video che ripercorre l’intero percorso e il libretto di sceneggiatura e concept che dà vita allo spettacolo a cura di Luca Boffi, Piergiorgio Caserini e Camilla Romeo in programma sabato 6 settembre al Teatro Sociale Danilo Donati. La performance coinvolgerà diversi artisti e gli stessi partecipanti ai Diorami, che restituiranno l’esperienza di viaggio lungo il Po per riversarsi poi sulla piazza in un momento conviviale insieme alla cittadinanza. Allo spettacolo parteciperanno anche Filippo Davoli, Bianca Peruzzi, Francesco Fusaro, Claudia Losi, Emiliano Maggi, Riccardo La Foresta, Renato Grieco, Sante Moleste, Filippo Arganini, Francesco Tosini, Andrea La Pietra.

Ogni tappa dell’esplorazione è stata accompagnata da una serie di racconti affidati all’omonima newsletter, scritti da Piergiorgio Caserini. Gli elementi dell’opera sono stati, invece, creati con la collaborazione di Ines Placentia, Benedetta Fioravanti, Francesco Fusaro e Francesca Marengo.

Luca Boffi (Alberonero), 1991, lavora come artista e contadino. Studia la percezione visiva, le trasformazioni del paesaggio, i processi di transizione e reciprocità tra gli esseri viventi, tra il naturale e l’artificiale. Interpreta il circostante per restituirlo a partire dalla postura e dal gesto della propria pratica. Nel 2013 si laurea in Design di Interni al Politecnico di Milano. Intraprende un percorso artistico nel quale risultano centrali la dimensione comunitaria e sociale, realizzando opere prevalentemente nello spazio pubblico. È vincitore nel 2022 dell’Italian Council (XI edizione) con il progetto editoriale “Caro Campo. Diario di lavoro”; è vincitore nel 2023 de “L’Italia è un desiderio. Open call sul paesaggio contemporaneo”. Luca Boffi ha esposto e collaborato con realtà e istituzioni tra cui: Forever is Now (Cairo, EG), ISA - Universidad de las Artes (Havana, CU), Santa Paula Art Museum (Santa Paula, CA, USA), Domaine de Boisbuchet (Lessac, FR), La Galleria Nazionale d’Arte Modena e Contemporanea (Roma, IT), La Triennale di Milano (Milano, IT). Ha lavorato in diverse capitali europee e in Arabia Saudita, Argentina, Cuba, Estonia, Indonesia, Libano, Messico, Stati Uniti e altri Paesi nel mondo.

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