Davide Gratziu Exhibition

La mostra presenta una selezione di illustrazioni che intrecciano immaginario e visione personale, offrendo al pubblico un percorso suggestivo nel linguaggio creativo di Gratziu.
Comunicato stampa
“Chiudete gli occhi e ricominciate.”
Alejandro Jodorowsky
Si racconta che i Tarocchi nacquero come semplici carte da gioco, ma presto rivelarono un segreto. In quelle figure colorate si celava un cammino: il Matto che parte senza meta, l’Imperatrice che genera, la Morte che trasforma. Non erano soltanto immagini, ma specchi dell’anima, frammenti di un viaggio che ciascuno di noi compie in silenzio. Così le carte divennero bussola e oracolo, ponte tra il visibile e l’invisibile.
Ancora oggi, quando si aprono sul tavolo, i Tarocchi non parlano del futuro: raccontano storie antiche e ci ricordano chi siamo, chi siamo stati e chi potremmo diventare.
Da qui prende forma la nuova esperienza espositiva di Davide Gratziu, che approda, dopo un lungo percorso, a una delle frasi più iconiche di Jodorowsky: “Chiudete gli occhi e ricominciate.” Gratziu ricomincia davvero, ampliando la sua visione di illustratore e immergendosi in un realismo magico che costruisce una dimensione in cui realtà e meraviglia si fondono senza interruzione. La rappresentazione resta concreta e oggettiva, ma si apre a suggestioni visionarie che scorrono con naturalezza nella narrazione.
L’opera di Gratziu si fonda su una tecnica realistica impeccabile, capace di rendere plausibili e coinvolgenti visioni improbabili, oniriche e fantastiche. I colori si accendono, mentre le anime del passato riaffiorano nelle illustrazioni come fotogrammi sbiaditi mai sviluppati, che tornano a vivere di luce e di forma.
In questa collezione l’artista intreccia anatomia, natura e mito in immagini visionarie, dove il corpo diventa rito e paesaggio: muscoli che si fanno radici, fiori che esplodono dalla carne, simboli arcaici che dialogano con la fragilità umana. Ne nasce un linguaggio visivo potente e perturbante, che non consola ma scuote, raccontando trasformazione, liberazione e fusione con la natura.
Il percorso si conclude con una selezione di opere già note, che hanno segnato e plasmato la ricerca dell’autore. Qui i colori brillanti e le sfumature evanescenti amplificano la percezione del movimento, restituendo la sensazione che sia possibile andare oltre, lontanissimo: verso un futuro che, pur apparendo immobile, ci invita a immaginarlo di nuovo.
Giovanni Coda