Nero/Alessandro Neretti – Masquerade

Atipografia presenta MASQUERADE, mostra personale di Nero/Alessandro Neretti (Faenza, 1980), frutto di una residenza che l’artista ha svolto presso Espace Médina a Dakar, in Senegal, gestita dall’artista Moussa Traoré.
Comunicato stampa
Atipografia presenta MASQUERADE, mostra personale di Nero/Alessandro Neretti (Faenza, 1980), aperta al pubblico da venerdì 16 maggio a sabato 2 agosto 2025 negli spazi della galleria ad Arzignano, in provincia di Vicenza, antica tipografia di famiglia che la fondatrice e direttrice Elena Dal Molin ha trasformato in uno spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea. Accompagna la mostra un testo critico scritto da Milovan Farronato.
La mostra presenta un nucleo di opere frutto di una residenza che l’artista Nero/Alessandro Neretti ha svolto presso Espace Médina a Dakar, in Senegal, gestita dall’artista Moussa Traoré. La residenza, nata in collaborazione con Viafarini, noto spazio espositivo milanese dedicato alla sperimentazione, ha permesso all’artista di immergersi totalmente nel territorio e nel tessuto sociale per la realizzazione di un ciclo di opere inedite.
Il titolo MASQUERADE nasce in relazione al lavoro dell’artista, costantemente in dialogo tra passato e presente, tradizione e contemporaneo. L’artista intreccia immaginazione e storia autobiografica per esplorare l’ambiente che lo circonda, attraverso immagini cariche di significato simbolico che riflettono la sua identità e le sue percezioni della cultura e della contemporaneità senegalese: le opere sottendono infatti una lettura socio-economica dell’ambiente in cui Nero/Alessandro Neretti si immerge. Il fil rouge di MASQUERADE si individua nella ricerca dell’artista di un modo di rappresentare Dakar com’è realmente oggi, partendo proprio dal rapporto tra contemporaneità e tradizione. Inoltre, uno tra i temi affrontati nelle opere in mostra è quello del post-colonialismo e del nuovo colonialismo in Senegal a opera della Cina, fenomeno che l’artista ha osservato in prima persona durante la residenza a Dakar, e quanto questo incida sulla vita economica e culturale del Paese.
MASQUERADE presenta due nuclei principali di opere composti uno da maschere a parete e uno da grandi fotografie, arricchiti da disegni ad acquerello, china e pennarello, tre brevi video e una serie di sculture. Inoltre, sono presentate foto di documentazione e materiale multimediale che raccontano l’esperienza vissuta da Nero/Alessandro Neretti nella Medina di Dakar, da cui sono scaturiti i lavori presentati in mostra.
La mostra si inserisce a pieno titolo nella programmazione culturale di Atipografia che coniuga l’attenzione verso pratiche artistiche capaci di attivare un dialogo con il contesto culturale e sociale di riferimento.
NERO/ALESSANDRO NERETTI
Nero/Alessandro Neretti, 1980, Italia
Artista visivo e osservatore critico della condizione contemporanea, porta avanti una personale ricerca espressiva per esplorare con occhio cinico e sfrontato processi e dinamiche socio-politiche ed economiche concentrandosi sul campo della realizzazione personale e collettiva, del desiderio, del corpo e del simbolo. Estende un costante lavoro di auto-fiction alla ricerca ambientale che affronta lo spazio del qui e ora, comprendendo valori architettonici, culturali e naturali. I processi di autodefinizione e rielaborazione del dato sensibile si intrecciano in immagini altamente simboliche. Soggetti animali e mitologici, ma anche segni e codici, emergono da varie tecniche (scultura, fotografia, ceramica, stampa, assemblaggio e video). L'object trouvé entra in questo processo sotto forma di installazioni complesse, dove l'aggancio al presente esistente avviene alla maniera del post-realismo semantico. L'obiettivo finale è la provocazione, la resistenza e l'alternativa al collasso storico e culturale.
Alcuni dei suoi progetti personali sono stati ospitati da Mart - Museo di arte moderna e contemporanea - Rovereto/Italia; CASABELLAlaboratorio - Milano/Italia; Museum Beelden aan Zee - Scheveningen/Olanda*, MAR - Museo d'Arte Della Città - Ravenna/Italia*; PAC/Padiglione d'Arte Contemporanea - Milano/Italia; Museo Carlo Zauli - Faenza/Italia.
Nel 2023 partecipa alla 18a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia insieme allo studio AMAA; sempre nel 2023, insieme a un collettivo di architetti, designer e paesaggisti, vince il concorso internazionale per la progettazione del nuovo TINNE Junges Museum Klausen a Chiusa/IT*; nel 2022 vince il bando ministeriale “PAC - Piano per l'Arte Contemporanea” per un progetto site-specific al Museo Civico Luigi Varoli di Cotignola/Italia*; nel 2021 ha ricevuto una Menzione d'Onore alla Korea International Ceramic Biennale presso il Gyeonggi Ceramic Museum in Corea del Sud*; nel 2020 è stato selezionato attraverso un bando pubblico per l'acquisizione di un'opera per la Regione Emilia-Romagna*; nel 2019 vince il Primo Premio al 26° Concorso di Ceramica Contemporanea, Museo di Grottaglie - Grottaglie/Italia*; nel 2013 vince il Primo Premio al 58° Concorso Internazionale di Arte Ceramica Contemporanea - sezione under 40, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza/Italia*; nel 2009 è il vincitore della sezione scultura al R. A.M. 08/09, Ravenna/Italia; nel 2008 ha vinto il Premio di Bronzo all'8° Concorso Internazionale della Ceramica di Mino, Museum of Modern Ceramic Art di Gifu/Giappone.
*Opere inserite nella collezione.
ATIPOGRAFIA
Atipografia ad Arzignano, in provincia di Vicenza, riapre nel maggio 2022 con spazi completamente rinnovati e con un progetto culturale inedito. L’antica tipografia arzignanese dà vita a un programma che coniuga la dimensione commerciale con la vocazione culturale, attraverso la duplice azione di una associazione culturale e di una galleria commerciale. Questa dimensione ibrida integra e completa il lavoro che Elena Dal Molin ha condotto per anni a sostegno e sviluppo delle arti e degli artisti, dando vita a un crocevia del contemporaneo nel cuore del Nord-Est. La nuova identità si colloca nel segno della prosecuzione di luogo per gli artisti, per le persone e per le idee che da sempre Atipografia ha voluto disegnare.
Mentre infatti prosegue l’attività storica dell’Associazione, iniziata nel 2014 come no-profit per residenze d’artista e progetti site-specific, l’apertura della galleria d’arte contemporanea proporrà una nuova stagione di progetti espositivi e una propria scuderia di artisti di diverse generazioni e provenienza geografica. Il progetto di Atipografia riprende così il suo corso con una rinnovata energia, scandita anche dagli ingenti lavori di adeguamento funzionale iniziati alla vigilia della pandemia, realizzati dallo studio AMAA che si è occupato del progetto di restauro, realizzando ambienti di grande fascino in cui fare ricerca, esporre, incontrarsi e persino abitare.
La mostra personale di Arcangelo Sassolino (1967), Il vuoto senza misura, promossa dall’Associazione, ha inaugurato la riapertura degli spazi rinnovati il 21 maggio scorso. Altre mostre: Unplugged di Mats Bergquist, Gregorio Botta, Mirko Baricchi, Mattia Bosco; Limbo Incerto di Denis Riva; La forma delle parole di Stefano Mario Zatti a cura di Robert Phillips e Matilde Nuzzo; La cava delle nuvole bianche di Diego Soldà a cura di Luca Massimo Barbero; Luminous Terrain mostra collettiva di Yulia Iosilzon, Grace Mattingly e Guendalina Cerruti; Rhizoma di Josh Rowell a cura di Andrea Maffioli; Babel, mostra personale di Mirko Baricchi; La città fantastica, una mostra di Piero Fogliati in collaborazione con l’Archivio Fogliati; Olhares, prima mostra personale in Europa del giovane artista brasiliano Tarcisio Veloso; Disgelo, una personale di Gregorio Botta.