Stefanie Moshammer – Grandmother said it’s okay

Nella mostra Grandmother said it’s okay, Stefanie Moshammer presenta presso la galleria Foto Forum di Bolzano un’esplorazione molto personale e allo stesso tempo sfaccettata delle culture della memoria familiare e del valore delle cose quotidiane.

Comunicato stampa

Nella mostra Grandmother said it’s okay, Stefanie Moshammer presenta presso la galleria Foto Forum di Bolzano un’esplorazione molto personale e allo stesso tempo sfaccettata delle culture della memoria familiare e del valore delle cose quotidiane. Il punto di partenza del lavoro sono fotografie, oggetti trovati e racconti della vita dei suoi nonni nel Mühlviertel, in Alta Austria – una vita caratterizzata da semplicità, creatività e un uso rispettoso delle risorse. Anni dopo, Moshammer ricostruisce questi ricordi davanti alla sua macchina fotografica, creando un intreccio di metafore visive che riflettono la vecchiaia, i rituali quotidiani e la transitorietà della vita.

In ihrer Ausstellung Grandmother said it’s okay zeigt Stefanie Moshammer in der Galerie Foto Forum in Bozen eine sehr persönliche und gleichzeitig vielschichtige Auseinandersetzung mit familiären Erinnerungskulturen und dem Wert alltäglicher Dinge. Ausgangspunkt der Arbeit sind Fotografien, Fundstücke und Erzählungen aus dem Leben ihrer Großeltern im Mühlviertel in Oberösterreich. Dieses war von Einfachheit, Kreativität und einem respektvollen Umgang mit Ressourcen geprägt. Jahre später stellt sie diese Erinnerungen vor ihrer Kamera wieder her, und schafft ein Gewebe aus visuellen Metaphern, die das Altern, Alltagsrituale und die Vergänglichkeit des Lebens widerspiegeln.

In her exhibition Grandmother said it’s okay, Stefanie Moshammer presents a deeply personal yet multifaceted engagement with family memory cultures and the value of everyday objects at the Foto Forum gallery in Bolzano. The work is rooted in photographs, found objects, and stories from the lives of her grandparents in the Mühlviertel region of Upper Austria—a life marked by simplicity, creativity, and a respectful use of resources. Years later, she reconstructs these memories through her camera, weaving together visual metaphors that reflect aging, daily rituals, and the transience of life.