La tempesta nel bicchiere

Informazioni Evento

Luogo
FRANCESCA ANTONINI ARTE CONTEMPORANEA
Via Capo Le Case 4 00187 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Martedì - Venerdì 12.00 - 19.00
Sabato 10.30 - 13.30

Vernissage
06/05/2025

ore 18

Curatori
Saverio Verini
Generi
arte contemporanea, collettiva

Elemento centrale della mostra, l’acqua viene in questo caso presentata non tanto nel suo carattere sublime di forza che si espande, incontenibile e impetuosa, quanto nel suo carattere di liquido “dolce” e circoscrivibile.

Comunicato stampa

Francesca Antonini Arte Contemporanea è lieta di presentare La tempesta nel bicchiere, una collettiva a cura di Saverio Verini con opere di Mario Airò, Gregorio Botta, Daniele Di Girolamo, Beatrice Pediconi e Alberto Savinio.

Nella storia dell’arte e delle immagini l’acqua è una presenza costante, che abbraccia sacro e profano, fino a includere gli utilizzi più disparati da parte dell’arte contemporanea, che ha visto la realizzazione di opere proprio a partire dalle qualità “materiali” dell’acqua. Elemento centrale della mostra, l’acqua viene in questo caso presentata non tanto nel suo carattere sublime di forza che si espande, incontenibile e impetuosa, quanto nel suo carattere di liquido "dolce" e circoscrivibile. Le opere esposte ne esplorano l’essenza, focalizzandosi sui suoi aspetti più delicati e controllati: un invito a riflettere sulla sua capacità di adattarsi a forme e spazi, di fluire in modo gentile e di nutrire senza travolgere. Nei lavori degli artisti, l’acqua non si impone, ma si adatta ai materiali che la custodiscono e ne modificano il corso, assecondandone le forme.

La mostra trova il punto di partenza ideale in un'opera di Alberto Savinio, Turbine o storia vera - La nostra nave fu innalzata da un turbine, un disegno di piccolo formato dove le onde del mare assumono la forma di un vortice stilizzato. A partire da questa immagine, che ha rappresentato una fonte d’ispirazione per l’intero progetto espositivo, sono stati coinvolti artisti che nelle proprie pratiche hanno manifestato un utilizzo dell’acqua non occasionale e coerente con la “temperatura” della mostra.

Mario Airò e Gregorio Botta racchiudono l’acqua in scrigni di vetro e di rame di matrice scultorea, mentre per Beatrice Pediconi è un elemento necessario alla creazione di immagini floreali e evocative, che fluttuano sulla tela. Nel lavoro di Daniele Di Girolamo l’acqua è infine presente attraverso un’installazione sonora che ne evoca il fluire costante.