19. Mostra Internazionale di Architettura – Padiglione della Santa Sede

Informazioni Evento

Luogo
COMPLESSO DI SANTA MARIA AUSILIATRICE
Fondamenta San Gioacchin (Castello) 454, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

PRESS BREAKFAST
8 e 9 maggio, dalle 9.30 alle 11.30

Vernissage
09/05/2025

ore 18.30 su invito

Uffici stampa
CASADOROFUNGHER
Generi
architettura

Il Dicastero per la Cultura e l’Educazione prende parte alla 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia 2025 presentando per la prima volta il Padiglione della Santa Sede nel Complesso di Santa Maria Ausiliatrice a Castello.

Comunicato stampa

Il Dicastero per la Cultura e l’Educazione prende parte alla 19. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia 2025 presentando per la prima volta il Padiglione della Santa Sede nel Complesso di Santa Maria Ausiliatrice a Castello, che il Dicastero gestirà come spazio espositivo, in accordo con il Comune di Venezia, per le attività culturali della Santa Sede. Il progetto, intitolato “Opera Aperta”, è curato da Marina Otero Verzier, architetta, curatrice e ricercatrice, e Giovanna Zabotti, direttrice artistica di Fondaco Italia e già curatrice del Padiglione Venezia, che hanno collaborato con due tra i più importanti studi internazionali di architettura specializzati in costruzione responsabile e cura collettiva: Tatiana Bilbao ESTUDIO (Tatiana Bilbao, Alba Cortés, Isaac Solis Rosas, Helene Schauer), con sede a Città del Messico, e MAIO Architects (Anna Puigjaner, Guillermo Lopez, Maria Charneco, Alfredo Lérida) di Barcellona.

“Il Padiglione della Santa Sede sarà un padiglione – parabola – spiega Sua Eminenza Cardinal José Tolentino de Mendonça - Il titolo di "Opera Aperta" lo presenta come un cantiere, come un processo in corso a cui tutti sono invitati a collaborare. Allo stesso tempo in cui si riparano i muri e i dettagli architettonici dell’edificio, si ripareranno anche le relazioni di vicinato e l’ospitalità intergenerazionale, ricostruendo simultaneamente lo spazio fisico e lo spazio sociale. Il nostro desiderio è che questo padiglione-parabola possa dare espressione concreta, nel campo dell’architettura, alle intuizioni profetiche contenute nell’enciclica Laudato si’ e diventare un laboratorio attivo di intelligenza umana e comunitaria, mettendo in comune ragione e affetto, professionalità e convivialità, ricerca e vita ordinaria”.

Durante i sette mesi di apertura, il Padiglione della Santa Sede sarà quindi uno spazio in continuo divenire e ospiterà il lavoro collettivo, accanto a quello degli studi di architettura, di associazioni e realtà vive di Venezia, che sono invitate a mettere a disposizione le loro capacità e competenze per creare un progetto aperto a tutta la comunità, offrendo una visione di speranza per il futuro dell'architettura, che valorizza il mondo esistente e coloro che lo abitano.