Italiani in trasferta. Andrea Mastrovito per la biennale Littorale, ecco le immagini

Fino a novembre, la biennale di Anglet presenta un intervento evocativo dell’artista Andrea Mastrovito che riflette sul mito di Sisifo e sulla condizione esistenziale umana

De La Littorale avevamo già parlato. Si tratta di una biennale che si tiene ad Anglet, a pochi chilometri da Biarritz, itinerante tra vari paesi della costa, come dice il nome stesso. La sesta edizione diretta da Paul Ardenne, scrittore e storico dell’arte, affronterà il tema delle frontiere e degli spazi sociali e politici che si rispecchiano nei luoghi geografici. Tra gli artisti, scelti da una giuria internazionale anche il “nostro” Andrea Mastrovito, che si è presentato con un’installazione molto evocativa. Tre sculture di sabbia sulla spiaggia, rappresentano figure umane scarnificate, sofferenti, emerse dalle acque, messe in pericolo dalle onde che le rendono precarie, le mettono a rischio di essere abbattute e poi ricostruite. Il senso della fatica, di un’angoscia senza fine non è solo un messaggio politico in nome dei migranti e dei rifugiati, o semplicemente di chi viaggia per costruire una nuova realtà. È anche una riflessione sulla condizione esistenziale umana che chiede all’individuo di cadere, rialzarsi, distruggersi, ricostruirsi, in un continuo movimento ciclico.

IL MITO DI SISIFO NELL’OPERA DI MASTROVITO
L’opera, intitolata Exit Luce richiama il mito di Sisifo, figlio di Prometeo. Del resto, come scrive Albert Camus, nel suo saggio sull’assurdo, “se vi è un destino personale, non esiste un fato superiore o, almeno, ve n’è soltanto uno, che l’uomo giudica fatale e disprezzabile. Per il resto, egli sa di essere il padrone dei propri giorni. In questo sottile momento, in cui l’uomo ritorna verso la propria vita, nuovo Sisifo che torna al suo macigno, nella graduale e lenta discesa, contempla la serie di azioni senza legame, che sono divenute il suo destino, da lui stesso creato, riunito sotto lo sguardo della memoria e presto suggellato dalla morte. Così, persuaso dell’origine esclusivamente umana di tutto ciò che è umano, cieco che desidera vedere e che sa che la notte non ha fine, egli è sempre in cammino”. Insieme a Mastrovito, in mostra anche Art nOmad, Conrad Bakker, Benedetto Bufalino, Shaun Gladwell, Joanna Malinovska – CT Jasper, Robert Montgomery, Rachel Labastie, Fabrice Langlade, Lucy & Jorge Orta, Laurent Perbos, Kemal Tufan. Tutte le immagini dall’intervento dell’artista italiano.

Santa Nastro

http://www.lalittorale.anglet.fr/

 

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Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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