Vince Paolo Rocchi per RTP. Tra L’Aquila e Onna, un concorso per la ricostruzione di San Gregorio Magno e San Pietro Apostolo. E pagano Russia e Germania

E a pagare sono Russia e Germania. 46 progetti arrivati da professionisti e studi di progettazione provenienti da tutta Italia per il concorso – pubblicato nel dicembre 2011 – per la redazione di un Progetto di Idee per la ricostruzione della Chiesa di San Gregorio Magno, distrutta dal sisma del 2009, nella omonima frazione della […]

E a pagare sono Russia e Germania. 46 progetti arrivati da professionisti e studi di progettazione provenienti da tutta Italia per il concorso – pubblicato nel dicembre 2011 – per la redazione di un Progetto di Idee per la ricostruzione della Chiesa di San Gregorio Magno, distrutta dal sisma del 2009, nella omonima frazione della città de L’Aquila. Il vincitore, incoronato da una commissione presieduta da Giovanni Carbonara, è l’architetto romano Paolo Rocchi, a capo della RTP, una riunione temporanea di professionisti. Secondo è Giuseppe Benedetti, anche lui dalla capitale.
La motivazione nasce sulla base dei criteri di selezione riportati dal bando stesso che prevede fra l’altro “la ridefinizione delle volumetrie originarie dell’edificio monumentale contestualizzato nell’ambito storico di appartenenza”. L’obiettivo, si legge inoltre, è quello “della ricomposizione del monumento consentendo una lettura chiara delle testimonianze antiche, di recuperare un rapporto perfettamente integrato con i rifacimenti e le ricollocazioni, ma tale da evitare gli effetti di musealizzazione degli elementi reinseriti e ricomposti, prevedendo oltre che la necessaria coerenza ai fini liturgici”.
Una domanda, a questo punto, sorge spontanea, in giornate in cui il tema del terremoto e dei danni ai beni culturali è tristemente tornato d’attualità: chi paga? In questi due casi, non il Governo Italiano. La ricostruzione del monumento sarà garantita, niente di meno che, dal Governo Russo. E non si tratta della sola notizia per la provincia colpita dal terremoto e della sola chiesa che beneficerà di finanziamenti stranieri. A Onna, infatti, città rasa veramente al suolo dagli accadimenti del 2009,la Chiesa di San Pietro Apostolo si avviano, con il placet della Direzione dei Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo e della Curia dell’Aquila, che dell’edificio ha la proprietà, le procedure per l’appalto dei lavori. E per i finanziamenti? Sia la parrocchiale che il centro di Onna beneficiano del sostegno del governo tedesco…

– Santa Nastro

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