Francis Bacon – FBacon7

Informazioni Evento

Luogo
SAN MARCO 1957/A
San Marco 1957/a (30124) Adiacente Teatro La Fenice, Venezia, Italia
Date
Dal al
Vernissage
01/06/2011

ore 19, su invito

Artisti
Francis Bacon
Curatori
Raffaele Gavarro
Generi
arte contemporanea, personale
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In mostra sette opere su carta di Francis Bacon. Si tratta di sei carte colorate e di un disegno monocromo della serie delle carte italiane del grande pittore inglese.

Comunicato stampa

Il Presidente Umberto Guerini è lieto di annunciare la pros-
sima mostra di Francis Bacon che inaugurerà durante la 54.
Esposizione Internazionale d’Arte, la Biennale di Venezia.
La mostra dal titolo ‘FBACON7’, espone sette opere su carta
di Francis Bacon. Si tratta di sei carte colorate e di un dise-
gno monocromo della serie delle carte italiane del grande
pittore inglese.
La mostra è accompagnata da un catalogo con un saggio di
Raffaele Gavarro.

“Ormai è cosa nota e ampiamente riconosciuta, Francis Ba-
con disegnava e anche parecchio vista la quantità di fogli che
sono man mano emersi dopo la sua morte.
Tra l’altro la questione è ormai definitivamente ufficializzata
dalla presenza di molti disegni nella collezione della Tate di
Londra ed in quella della Hugh Lane Gallery di Dublino.
Altra cosa ormai ampiamente riconosciuta è che tra tutti i
disegni ricomparsi, questi italiani sono senz’altro tra i più
compiuti, quelli più vicino alla sua pittura, ai suoi quadri.
Questa leggenda che lo stesso Bacon aveva contribuito a
divulgare, secondo la quale lui non disegnava, non faceva
bozzetti, ma andava diretto sulla tela con pennelli grossi inzuppati di colore, lasciandosi guidare dalla
casualità degli accadimenti che fanno della pittura qualcosa di assolutamente imprevedibile e affasci-
nante, è durata il tempo che poteva durare. Si sa, le cose nell’arte contemporanea sono inevitabilmente
legate all’umanità mai regolare degli artisti e di chi vive al loro fianco, come in effetti è sempre stato…

Oggi possiamo solo essere molto felici di guardare questi fogli e poter provare lo stesso brivido che si
prova di fronte ai quadri di Bacon, anzi diverso, per una dimensione più intima, privata, segreta, che
solo il disegno su carta, quasi sfuggito di mano può dare. Perché un disegno è cosa altra da un quadro.
E Bacon lo sapeva …

Sulla carta, una superficie che non resiste all’irruenza come la tela sotto il pennello, la violenza è tratte-
nuta, come quella sul corpo di un amante sul quale ci si ferma prima che il piacere diventi dolore. Il segno
quasi incide la carta, a volte l’accarezza, scorre rapido in quella circolarità che è uno dei tratti distintivi
della modalità compositiva di Bacon …”
Raffaele Gavarro