Emanuele Gregolin – Pagine

Informazioni Evento

Luogo
CASA TESTORI
L.go Testori , Novate Milanese, Italia
Date
Dal al

lunedì-venerdì 14-18, sabato 15-20, domenica chiuso

Vernissage
22/06/2017

ore 19

Editori
PREARO EDITORE
Artisti
Emanuele Gregolin
Curatori
Vera Agosti
Uffici stampa
MARIA GRAZIA VERNUCCIO
Generi
arte contemporanea, personale
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Emanuele Gregolin occupa le stanze al primo piano della Casa, con 21 opere della nuova serie Pagine e un grande dipinto della serie Interni.

Comunicato stampa

Casa Testori è lieta di invitare il pubblico all’inaugurazione di “Pagine”, una personale di Emanuele Gregolin, a cura di Vera Agosti, con un incontro per presentare l’omonimo volume della Prearo Editore.
Saranno presenti in dialogo l’artista e la curatrice.

L’artista, di Novate Milanese, è un pittore del movimento Le Meduse, che con una figurazione di ispirazione classica riflette su tematiche sociali attuali. I suoi interessi si rivolgono anche all’architettura, la fotografia e la musica.
Emanuele Gregolin occupa le stanze al primo piano della Casa, con 21 opere della nuova serie Pagine e un grande dipinto della serie Interni.
Pagine nasce nel 2010-2011. Vengono utilizzati i fogli dei giornali, come elemento costitutivo della composizione, selezionati per una particolare espressione o una specifica parola, solitamente dedicata all'arte, alla musica o alla situazione culturale italiana. Il richiamo al sociale torna inoltre molto forte nei discorsi che si legano alla Chiesa, ai migranti, ai social media e alla rete, accompagnati da frasi scelte ed emblematiche. Le opere presentano forme sempre più astratte e concettuali. In esse sono palesemente evocati Mondrian, Klee, Basquiat... La serie completa può richiamare in un certo qual modo le cancellature di Emilio Isgrò e il coloratissimo lavoro dell'apprezzato Friedensreich Hundertwasser. E’ un viaggio quotidiano sulle pagine dei giornali, che ora il lettore potrà compiere sulle splendide immagini del prestigioso libro pubblicato dalla Prearo Editore, con la prefazione di Vera Agosti e il testo critico di Angela Madesani.