Cornelis Rijken – La forma dei pensieri

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE CASA DI ORIANI
Via Corrado Ricci 26, Ravenna, Italia
Date
Dal al

lu-ve 10-12,30 / 16-18,30
sa-do 10-12,30 / 16-19,30

Vernissage
03/09/2011

ore 18.30

Contatti
Sito web: http://www.cornelisrijken.com
Catalogo
Catalogo: con introduzione critica di Silvia Pegoraro
Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Comune di Ravenna, Provincia di Ravenna, Comune di Casola Valsenio.
Con la collaborazione di: Galerie Pjotr (Tilburg, NL), DeMedici Beeldende Kunst (Nunspeet, NL)

Artisti
Cornelis Rijken
Generi
arte contemporanea, personale
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Più di 20 opere dell’artista olandese Cornelis Rijken, che dal 2007 ha scelto di vivere a Casola Valsenio (Ravenna), dove prosegue la sua produzione sviluppatasi in un percorso trentennale tra Olanda e India. Cornelis è l’autore della scultura in marmo di Carrara, La Porta del Pensiero, collocata nel 2009 nel molo di Marina di Ravenna.

Comunicato stampa

C O R N E L I S
la forma dei pensieri
the shape of thoughts

3-18 settembre 2011
RAVENNA
Fondazione Casa di Oriani
via Corrado Ricci 26, angolo Piazza San Francesco
Orari: lu-ve 10-12,30 / 16-18,30 sa-do 10-12,30 / 16-19,30
- ingresso libero -
Inaugurazione 2 settembre, ore 18,30
Catalogo con introduzione critica di Silvia Pegoraro

Con il patrocinio di: Comune di Ravenna, Provincia di Ravenna, Comune di Casola Valsenio.
In collaborazione con: Galerie Pjotr (Tilburg, NL), DeMedici Beeldende Kunst (Nunspeet, NL)

Dal 3 al 18 settembre più di venti opere in acciao, granito, bronzo e marmo di Carrara saranno in esposizione a Ravenna nel chiostro e nei giardini della Biblioteca Oriani, che si affacciano sulla suggestiva Piazza San Francesco. In mostra il lavoro dell'artista olandese Cornelis Rijken, che dal 2007 vive in provincia di Ravenna, a Casola Valsenio, dove prosegue la sua produzione sviluppatasi in un percorso trentennale tra Olanda e India.
Il contributo artistico di Cornelis al territorio ravennate era già iniziato nel 2009 con l'installazione nel molo di Marina di Ravenna del monolite in marmo di Carrara, La Porta del Pensiero, scultura creata e realizzata appositamente per il Progetto “Enigma Uomo” diretto da Ivan Zanotti nell'ambito del Festival delle Culture.
A due anni di distanza, l'artista torna con una personale dal titolo “La Forma dei Pensieri/The shape of thoughts”, per far conoscere al pubblico l'ampiezza del suo percorso artistico, un mondo di forme astratte ed eleganti, ma al contempo di forte impatto ed altamente simboliche.
Silvia Pegoraro, critico d'arte ravennate che ha curato l'introduzione al Catalogo della mostra, svela la complessità che si cela dietro l'apparente semplicità delle opere. “II paradosso dell’arte, evidente soprattutto nella scultura,” commenta la Pegoraro “è quello di esprimere un concetto mentale o spirituale attraverso la materia, e nel lavoro di Rijken si avverte in modo particolare la tensione tra materia e mente: lo stesso simbolo matematico dell’infinito tradotto in affascinanti forme scultoree ne è una vivida ed efficace testimonianza. Ed è così che la sua scultura si arriva a percepire come una sorta di arco teso dello spirito, che alle tre dimensioni dello spazio ne aggiunge molte altre… Tutto ciò è possibile grazie alla capacità di realizzare una metamorfosi del materiale, trasformando il metallo e la pietra, con la loro durezza e staticità, in forme organiche e dinamiche, che si possono descrivere al meglio utilizzando i concetti di fluidità e di volo, di Elevazione (così s’intitola una grande scultura del 2010 in acciaio inox e marmo di Carrara). Il lavoro di Rijken si configura spesso come un lavoro di “sottrazione”, di rarefazione, volto a creare una sorta di vuoto attivo: la massa scultorea si fa essenziale, limpidamente geometrica, sottile o frammentata, e lo spazio penetra nei limiti della scultura e vi si confonde. Il vuoto è attraversato da un mistero carico di domande, da un silenzio che invita l’uomo ad occuparlo spiritualmente.”
E in riferimento a La Porta del Pensiero: “L’artista ha saputo trasmutare la consistenza del marmo di Carrara - simbolo della tradizione scultorea classica - in essenza fragile di apparizione. Ha saputo sovvertire le nostre abitudini visive quotidiane, in maniera tale che la pietra pesante si trasfigura per noi in leggerezza aerea, in magica sospensione. Ha saputo gestire magicamente il gioco dell’opera, trasformando la materia nel suo phantasma: esilità e trasparenze, verticalismi e sospensioni.”
Interessante è, poi, notare che i luoghi dove Cornelis ha vissuto hanno alimentato, volta per volta, il suo interesse per materiali diversi: l’acciaio in Olanda, il granito e il bronzo in India, il marmo di Carrara in Italia. A questo proposito Suze D.M. Meddens, gallerista olandese (De Medici Beeldende Kunst, Nunspeet, NL) che da anni collabora con Cornelis, sottolinea: “Il suo lavoro è sempre riferito all’uomo, alle sue relazioni, al suo pensiero, al suo sentire. In questi dodici anni abbiamo visto come il lavoro di Cornelis si è sviluppato. Raffinatezza e profondità, intensità e immediatezza sono aumentate. Anche il materiale utilizzato sembra essere cresciuto: le scelte successive sembrano tenere il passo con ulteriori elaborazioni del suo soggetto.”
Certo è che a ben conoscere l'artista un commento si leva comune, ed è così sintetizzato dalla Pegoraro: “... l’arte è diventata spesso aggressione isterica ai sensi, promossa dalla pseudo-cultura mediatica. Cornelis Rijken è un artista che rifiuta tutto ciò, a favore dell’affermazione dell’arte come contemplazione, introspezione tesa a svelare il mistero del mondo.” Una scommessa impegnativa, quella dell'originalità, che chiama lo scultore a rinnovare costantemente un patto con se stesso, un patto di coerenza tra espressione artistica ed evoluzione personale, oltre le mode e i mercati.