Giuditta, antichi e nuovi ritratti di donne tra grazia e giustizia

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA VENTOBLU
Via Conversano 14, Polignano a Mare, Italia
Date
Dal al
Vernissage
07/12/2016

ore 18,30

Generi
arte contemporanea
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Mostra ‘Giuditta, antichi e nuovi ritratti di donne tra grazia e giustizia’.

Comunicato stampa

Si inaugura mercoledì 7 dicembre 2016 alle ore 18:30 presso la galleria d’arte ‘Ventoblu’, Via Conversano 14, Polignano a Mare (BA), la mostra ‘Giuditta, antichi e nuovi ritratti di donne tra grazia e giustizia’. Gli invitati alla vernissage nel nuovo spazio espositivo curato da Almerico Brancaccio e Vito Ardito, saranno condotti in un viaggio estetico – sociologico alla scoperta delle opere esposte, dal dialogo tra il critico d’arte Dario Dimunno, studente presso la scuola di specializzazione post lauream in beni storico – artistici dell’Università ‘Suor Orsola Benincasa‘ di Napoli, e il professor Silvio Suppa, docente di storia del pensiero politico presso l’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’. La mostra nasce dall’osservazione dei ritratti antichi e dalla forza che da essi si irradia e dal desiderio di istituire un confronto tra questi e le opere del presente; diversi e di pregio sono infatti i lavori, provenienti da importanti collezioni e comprendenti un vasto arco cronologico dal ‘600 alla contemporaneità, e celebri sono i nomi: da un seguace dell’Allori a Jean Etienne Liotard, da Jean Baptiste Greuze a Gioacchino Toma, da Giuseppe De Nittis a Francesco Paolo Michetti, fino a giungere all’attualità con Pamela Campagna, Roberta Savelli, Severino Del Bono e Giorgio Tentolini. Personalità artistiche che, pur con variazioni nella rappresentazione di soggetti diversi per collocazione temporale, ruolo sociale, politico e familiare, e con alcune tra le più disparate modalità esecutive (dal tradizionale olio su tela del passato ai fili sottili e alle reti della contemporaneità), sono unite dalla comune sensibilità estetica di rappresentare donne simbolo di potenza e giustizia che hanno fatto la storia di un popolo, (è il caso dell’eroina Giuditta che decapita Oloferne del seguace dell’Allori), o della famiglia e della storia artistica di un uomo, oltre che incarnazione della grazia, (nel caso del ritratto della moglie Leontine del De Nittis), per giungere infine alle contemporanee iconografie che invitano lo spettatore ad andare al di là dell’immagine per potersi liberare da visioni quotidiane e banalizzanti della femminilità. La mostra sarà aperta al pubblico dall’8 dicembre al 15 gennaio 2017.