Tris Vonna-Michell – Register

  • T293

Informazioni Evento

Luogo
T293
via Ripense 6 , Roma, Italia
Date
Dal al

Martedì/Venerdì 14 – 19
Sabato su appuntameto

Vernissage
24/10/2016

ore 19

Artisti
Tris Vonna-Michell
Generi
arte contemporanea, personale
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La mostra si compone di nuovi lavori audio e video, riassemblati ed esposti secondo le proprietà strutturali dello spazio.

Comunicato stampa

T293 is pleased to present Register, Tris Vonna-Michell’s fourth exhibition at the gallery. The exhibition consists of new and recent audio and video works, re-assembled and displayed site-specifically in relation to the architectural features of the gallery space.

Shown at the entrance of the gallery as a prelude to the exhibition, Punctuations and Perforations (2016) is a newly composed dual projection installation. A large slide projection is displayed onto a specific corner of the gallery, distorting the static medium format photograph. Shooting in full aperture a wall of his studio, the artist has captured a series of artefacts to compose a patchwork of the photographic and material processes that nurture his practice. Not one, but many of the works the artist has been working on recently are embedded into this montage, a record of his material process and daily practice. The hyper-real aesthetic of this work emphasises this temporal dimension that is always present in Vonna-Michell’s works and performances, hence the depiction of the specific time the image was made (3:54). In conjunction with the slide installation, a new HD video is presented adjacent to the slide projection. Shot on 16 mm and digitalised, the work is a quasi-documentary film following the steps for duplication and processing of slides occurring in a shed-sized laboratory. It accompanies the slide projection by offering moving images of the temporal chain of gestures composing a daily practice. However, there is no synchronisation between the two projections, nor spoken word. The film´s soundtrack is primarily noises produced by the hands of the subject constantly touching and re-touching slides, apparatus and mechanical devises.

Postscript III-V (Berlin) (2016), is an HD video installation investigating the artist’s and his family’s stories within the context of the history of Berlin. The narration starts in the present, with the artist stating: “There are many objects that belong to this story. I was at the studio today in order to find them..” However, from that moment on many stories and narrations converge into the artist’s spoken word, in which many belong to a far and speculative past. In a similar construct, the video evolves through the montage of 3 versions of the original slide installation (Postscript III-V (Berlin)), all projected simultaneously in the artist’s studio. The content and rhythm of the original work remains the same, while the differences between the slide sequences becomes more apparent.

A work that crystallises the fluidity of the project, Register (2016) is a newly produced HD video projection, the third and last featured in the exhibition. It consists of an animated sequence of slides taken during a trip to Japan made by the artist in 2008. All the slides were taken in transient spaces like underpasses, viaducts, stations and docks, and re-assembled into an anachronistic narrative which forces the viewer to move constantly backward and forward in time. The soundtrack that accompanies the film is the result of a montage of musical compositions by Antwerp-based artist/musician Jan Matthé and field-recordings made by Vonna-Michell of consumer and transitory life in Japan. Combining the presentness of the environment imbued in the field-recordings with the artist’s post-reflection in the form of image selection and montage, the soundtrack further exposes the poetic and profound simplicity of the slides. The slides are animated by the artist, who places them on lightbox surfaces as well as projects them through water. The aquatic element is a filter, whereby images emerge by manually agitating translucent sheets of paper to capture and refract the projected images. The projecting, enlarging and orchestration of imagery by analogue and tactile means is combined with digital means of re-animation.

Installed site-specifically in a peculiar corner of the gallery, Recording (2016) is an aquatic print montage installation. Resulting from a reworking of another recently produced aquatic print installation, this work marks the end of an exhibition whose meanings remain fluid and open-ended, evolving relentlessly in the context of a self-reflective practice such as Vonna-Michell’s. Indeed, the interconnections among the works in the show are subtle and not essentially meant to be mediated; yet they allow the drawing up of an exhibition that doesn’t want to be a mere display of the artist’s work, rather unfolding around multiple processes and reflections of the artist’s photographic universe.

Tris Vonna-Michell
Register
25 ottobre – 3 dicembre 2016
Opening 24 ottobre 2016, 7pm
Via Ripense 6, Roma
[email protected]

T293 è lieta di presentare Register, la quarta personale in galleria di Tris Vonna-Michell.
La mostra si compone di nuovi lavori audio e video, riassemblati ed esposti secondo le proprietà strutturali dello spazio.

Posta all’ingresso come preludio all’intera mostra, Punctuations and Perforations (2016) è un’installazione composta da una doppia proiezione. Posta in un angolo piuttosto connotato della galleria, una grande immagine viene proiettata in modo tale da distorcere l’altrimenti statico mezzo della fotografia. Un’immagine di una parete dello studio dell’artista, scattata a tutta apertura del diaframma, ritrae una serie di oggetti così da comporre un collage dei processi fotografici ed empirici che caratterizzano la sua pratica artistica. Non uno solo, ma molti dei lavori a cui Vonna-Michell si è dedicato recentemente sono qui ritratti in un unico montaggio, come a documentare il processo materiale che costituisce una pratica quotidiana. L’estetica iperreale di questo lavoro enfatizza la dimensione temporale che è sempre presente nei lavori e nelle performance dell’artista come si evince dall’indicazione di un preciso orario presente nell’immagine (le 3:54). Un video inedito in alta definizione è posto accanto all’installazione come a segnarne il suo completamento. Registrato su pellicola 16mm e poi digitalizzato, il film indaga con fare quasi documentaristico i diversi passaggi che permettono la duplicazione e lavorazione di alcuni negativi in un laboratorio che ha però le sembianze di un piccolo capanno domestico. Questo video accompagna le diapositive con immagini in movimento che ritraggono la catena temporale di gesti che compongono una pratica quotidiana. Non c’è, tuttavia, sincronizzazione alcuna tra le due proiezioni, né narrazione che le unisca. Il film è infatti scandito dai soli rumori prodotti dalle mani di colui che tocca e ritocca senza sosta i negativi, le apparecchiature e i macchinari.

Postscript III-V (Berlin) (2016) è un video in alta definizione che mira a ricostruire alcune passate esperienze dell’artista e della sua famiglia all’interno del più ampio contesto della storia della città di Berlino. La narrazione parte nel presente, con l’artista che afferma: “Ci sono molti oggetti che appartengono a questa storia. Sono andato nel mio studio oggi per cercarli..”. Tuttavia, da quel momento in poi diverse storie e narrazioni confluiscono all’interno del racconto dell’artista, molte delle quali appartengono a un passato molto lontano e soltanto presumibile. Secondo una simile disposizione, il video si sviluppa attraverso il montaggio di 3 versioni di una precedente installazione (da titolo Postscript III-V (Berlin)), tutte proiettate contemporaneamente nello studio dell’artista. Il contenuto e il ritmo del lavoro originale restano gli stessi, mentre la differenza tra le sequenze delle proiezioni diventa più evidente.

Register (2016), una nuova produzione in alta risoluzione, la terza ed ultima presente in mostra, è un lavoro che cristallizza la fluidità del progetto. Si tratta di una sequenza animata di fotografie realizzate dall’artista nel corso di un viaggio in Giappone compiuto nel 2008. Scattate in spazi transitori come sottopassaggi, viadotti, stazioni e ormeggi, le immagini sono poi riassemblate all’interno di una narrazione anacronistica che obbliga il fruitore ad andare avanti e indietro nel tempo. La colonna sonora che accompagna il film è il risultato di un montaggio di composizioni musicali dell’artista-musicista di Anversa Jan Matthé, e di registrazioni sul campo di frammenti di vita consumistica giapponese fatte da Vonna-Michell. Combinando la spontaneità dell’ambiente rappresentato dai suoni registrati sul campo con le riflessioni a-posteriori dell’artista, restituite qui sotto forma di immagini, la colonna sonora evidenzia ulteriormente la poetica e profonda semplicità delle diapositive. Queste sono animate dall’artista che le colloca su superfici luminose o le proietta attraverso l’acqua. L’elemento liquido funge difatti da filtro e le immagini emergono in seguito all’agitazione manuale di alcuni fogli di carta traslucida che catturano e rifrangono le proiezioni. Il proiettare, l’allargare e l’orchestrare diversi immaginari in modo analogico e manuale viene poi ulteriormente alterato dagli effetti digitali della continua animazione.

Allestita in relazione all’architettura di un angolo della galleria, Recording (2016) è un’installazione comprendente una stampa e un acquario. Nata dalla rielaborazione di un lavoro recente, quest’opera segna la fine di una mostra i cui significati restano fluidi e indeterminati, sviluppandosi nel contesto di una ricerca artistica altamente riflessiva, com’è quella di Vonna-Michell. Tutte le corrispondenze tra i lavori in mostra sono sottili e non essenzialmente atte a essere composte in un unicum; eppure, queste corrispondenze permettono di delineare i confini di una mostra che non si propone come mera esibizione dei lavori dell’artista, piuttosto dispiegandosi sulla moltitudine di processi e riflessioni che compongono il suo universo fotografico.