Fiamma Montezemolo

Informazioni Evento

Luogo
MAGAZZINO
Via Dei Prefetti 17, Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
04/06/2015

ore 19

Artisti
Fiamma Montezemolo
Generi
arte contemporanea, personale
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Il progetto pensato per la galleria presenta 3 lavori, l’installazione Le tre ecologie e l’installazione interattiva Appunti di campo entrambe del 2015, e il video Tracce del 2012.

Comunicato stampa

È con grande piacere che Magazzino annuncia la mostra di Fiamma Montezemolo. Il progetto pensato per la galleria presenta 3 lavori, l’installazione Le tre ecologie e l’installazione interattiva Appunti di campo entrambe del 2015, e il video Tracce del 2012.
La mostra è accompagnata da un testo di Emi Fontana.

Nell’installazione Le tre ecologie, l’artista sviluppa il concetto di ecologia di Félix Guattari, a sua volta influenzato dall'antropologo Gregory Bateson. Attraverso 3 specifiche dimensioni, quella sociale, quella mentale e quella ambientale e la loro combinazione-assemblaggio, Guattari ci invita a pensare 'trasversalmente' e a intendere l'ecologia come quella scienza che connette mente, societa' e ambiente in un tutt'uno con risultati imprevedibili. Questa ecologia estesa e' qui rielaborata attraverso la ricombinazione di piante cactus, tre kilim ricuciti insieme e il passaggio-dimora sul tappeto stesso degli spettatori della galleria. Si tratta di un mini-ecosistema installato nello spazio della galleria. Il lavoro crea un milieu interattivo in cui la presenza spinosa dei cactus e quella delle cortecce di pino sottostanti il tappeto (natura) generano un senso di straniamento nel visitatore (mente) che complica il senso di casa-familiarita'-convivialita' generalmente associate con il tappeto.

Nel video Tracce la ricerca etnografica e artistica si uniscono per formare una meditazione sulla vita di frontiera tra il Messico e gli USA. Basato su anni di lavoro di campo a Tijuana, questo lavoro e' il risultato di 24 ore di riprese della vita del muro che divide i due paesi. L'artista-antropologa rielabora la propria esperienza sulla frontiera attraverso il ritratto del confine-muro, la sua biografia, come se fosse un soggetto vivente. Immagini della sua vitalita', decadenza, topografia accidentata, strutture di sorveglianza in deterioramento e ripristino continui, momenti furtivi di attraversamenti di migranti senza documenti, panorami distopici sono accompagnati da una musica ipnotica e una voce di donna che sembra provenire da un altro tempo e spazio. L'avvenire del muro e' segnato nei suoi resti che sono destinati ad essere collezionati come fossero prove forensi da un prossimo visitatore che viene da un futuro indefinito, forse un altro antropologo-artista, forse un altro migrante.

In Appunti di campo il pubblico e' invitato a interagire con gli appunti del diario di campo dell'artista-antropologa. Parole chiave/concetti/affetti/colori estratti dal diario sono al tempo stesso attentamente e arbitrariamente selezionati e ricombinati in una costellazione personalizzata proiettata sul muro della galleria. Questa costellazione e' costruita secondo un sistema diagrammatico che alterna e associa parole/concetti con specifici colori/affetti che si incontrano in punti strategici creando combinazioni miste di entrambi. Lo spettatore e' invitato a interagire, scoprendo i vari segmenti e punti di incontro della costellazione.

Il 5 giugno alle ore 18:30 il MAXXI B.A.S.E. ospiterà una presentazione e proiezione del video Eco, 2014, di Fiamma Montezemolo. Interverranno Hou Hanru, Iain Chambers, Viviana Gravano ed Emi Fontana.

MAXXI B.A.S.E.
Via Guido Reni 4/A
00197 Roma
Ingresso gratuito

Fiamma Montezemolo vive e lavora a San Francisco. E’ antropologa culturale e artista. Ha insegnato per molti anni in Messico, in Italia e negli Stati Uniti, e attualmente insegna al California College of the Arts. E’ una studiosa largamente pubblicata e autrice di due monografie: Zapatismo e Chicano/a politics of representation. E’ co-autrice con René Peralta e Heriberto Yepez, di Here is Tijuana (Blackdog Publishing, Londra, 2006) e di Tijuana Dreaming, Life and Art at the Global border (Duke Press, 2012). Come artista lavora ricombinando antropologia e arte attraverso l'intermedialita'. Il suo lavoro include l'installazione, la cartografia, il video, la fotografia digitale, la performance, la documentazione d'archivio. Il suo lavoro è stato esposto a New York, San Francisco, New Orleans, Los Angeles, Dublino, Roma, Tijuana, Buenos Aires, Montenegro, Montreal.

Fiamma Montezemolo

June 5th – July 20th 2015
Opening: Thursday June 4th 2015, 7PM

Magazzino is pleased to announce an exhibition by Fiamma Montezemolo. The project features 3 works, the installation The Three Ecologies and Field notes, both from 2015, and Traces, a video made in 2012.
The exhibition is accompanied by a text by Emi Fontana.

In the installation The Three Ecologies, the artist develops the concept of ecology by Félix Guattari, who, building on the anthropologist Gregory Bateson, approaches ecology through three dimensions: the social, the mental, and the environmental. This assemblage invites us to think ‘transversally’ and to approach ecology as the science of the household that connects mind, society, and environment in unpredictable ways. This expanded ecology is here reworked, by assembling cactus plants, a kilim carpet, and gallery dwellers invited to sit on it. As an ecosystem installed in a gallery space, The Three Ecologies creates an interactive milieu in which the presence of thorny nopals cactus plants and grass (nature) located in the carpet itself generate an uncanny-ness (mind/gallery visitor) that complicates the safe convivial framework of relational aesthetics (social).

In the video-essay Traces, 2012, ethnographic research and art forms combined, merge to create a meditation on the border life between the United States & Mexico. Based on both years of ethnographic work in Tijuana and an ascetic shooting schedule of 24hrs, the artist and anthropologist refracts her experience in the region by attempting to sculpt a textured living portrait, a sort of biography, of the Wall that separates Tijuana and San Diego. Images of a rusty wall, unruly topography, decaying surveillance structures, furtive moments of undocumented migrant crossings, and dystopian landscapes are interwoven with a mournful voice-over enunciated from a different time and place. The fate of the Wall is sealed: its remains are to be collected like forensic evidence by a visitor, perhaps another anthropologist and artist, perhaps another undocumented migrant, from the future.

In the interactive installation Field notes, 2015, the audience is invited to interact with the artist-anthropologist's fieldwork notes. Key words/concepts/affects/colors extracted from her fieldwork diary are both carefully and randomly selected and assembled in a personal constellation projected onto the gallery wall. This constellation has a specific system through which words/concepts are associated with specific colors/affects that meet at strategic points and create a mixed combination of both.

On June 5th at 6:30pm, MAXXI B.A.S.E. will host a special presentation and screening of Fiamma Montezemolo's video Echo. Speakers include Hou Hanru, Iain Chambers, Viviana Gravano and Emi Fontana.

MAXXI B.A.S.E.
Via Guido Reni 4A
00197 Rome
Free entry

Fiamma Montezemolo is both a Cultural Anthropologist (PhD University Orientale of Naples) and an artist (MFA San Francisco Art Institute). She has taught for many years in Mexico, Italy and USA and she is currently teaching at the California College of the Arts, San Francisco. As an established scholar in border and urban studies, she has patiently designed rigorous and long-term ethnographic-artistic interventions at the Tijuana-San Diego border. She is widely published and the author of two monographs: on Zapatismo and on Chicano/a politics of representation, as well as co-author (with Rene’ Peralta and Heriberto Yepez) of Here is Tijuana (Blackdog Publishing, London, 2006) and co-editor (with Josh Kun) of Tijuana Dreaming, Life and Art at the Global border (Duke Press, 2012). As an artist she situates her work as a critical extension and overcoming of the ethnographic turn in contemporary art. She works with various media, including installation, cartography, video, digital photography, industrial materials, performance, archival documents. Her art work has been exhibited, among other places, in New York, San Francisco, San Diego, New Orleans, Dublin, Rome, Mexico City, Tijuana, Morelia.