Francesco Ardini – Stige

Informazioni Evento

Luogo
FEDERICA SCHIAVO - GALLERY
Piazza Di Montevecchio 16, Roma, Italia
Date
Dal al

Monday to Saturday, 12 pm - 7 pm

Vernissage
28/04/2015

ore 19

Artisti
Francesco Ardini
Generi
arte contemporanea, personale
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Federica Schiavo Gallery è lieta di presentare Stige, la mostra prima personale di Francesco Ardini a Roma.

Comunicato stampa

Federica Schiavo Gallery è lieta di presentare Stige, la mostra prima personale di Francesco Ardini a Roma.

“Ho guardato il suo manto bianco scorrere sulle rive di piana e l'ho plasmato.
Ho avvertito la sua voce, una melodia lenta, eterna. Silenziosa, come il tempo.
Il suo canto, mi ha incantato”.

Una copiosa questione metamorfica e mitologica ha da sempre accompagnato l'opera di Francesco Ardini che, per la sua prima personale romana, assume i connotati di una riconsiderazione sull'origine del proprio fare. Decisamente più asciutto e sintetico rispetto ai primi progetti, Stige si elabora nell'immaginario dell'artista come un situazionismo prima topografico e poi formale, sviscerato da una lunga meditazione intorno al proprio luogo di lavoro. Nove e Bassano del Grappa sorgono in una piccola regione del nord est, attraversate dal corso del fiume Medoacus, chiamato così dagli antichi – oggi Brenta – sulle cui rive, verso i primi del Seicento, si riunì una comunità con lo scopo di lavorare l'argilla per la Repubblica veneziana. Il linguaggio dell'artista è caratterizzato dal forte legame con quella tradizione, memoria di una cultura antica, universo imponente rimasto fermo, immobile, a cui l'artista volge il proprio inchino per erigere i suoi monumenti funerei.

I Manufatti Fossili che occupano la prima sala espositiva, sono masse piene, corpi in gesso agglomerati in forme, impilate e poi sezionate. Il gesto necroscopico svela, oltreché la sagoma interna degli stampi, la volontà di Ardini di trasformare ciò che rimane di un manufatto archeologico, come rilievi portati alla deriva, dalla corrente. Questa progressione registra un approccio entropico verso la materia, la ceramica ora resta un lontanissimo ricordo, abbandonata quasi completamente, per accogliere la forma scultorea come solo svago alla complessità creativa. La mutazione insorge, portando a condividere nella volumetria, aspetti del figurato quanto del suo stesso confine.

Dislocato negli altri spazi della galleria, il percorso espositivo continua nella cristallizzazione di un procedere per forme e ambienti, situazioni che drammatizzano lo spirito labile dell'esistenza quanto della materia medesima. La visione si rende più intima; qui nuovamente l'artista altera le circostanze, la sagoma di un arto si frammenta, smembrato dalla propria figura si plasma in un solo corpo con altri oggetti recuperati dai laboratori artigianali, come una sedia o un tavolo.

Ogni opera assume un carattere antropomorfo, la cromatura rosacea ricorda la carne, il drappo lasciato cadere sulla tavola disegna l'impronta epidermica. Come brandelli umani, l'intero corpus di lavori proietta uno scenario di presenze quasi spettrali, desolate nello spazio, che diffondono l'ombra di un passato lontano. Stige scorre come quel fiume bianco. Lo sguardo dell'artista si carica di giudizio verso ciò che quella storia gli ha lasciato, un urlo silenzioso come il tempo.

Testo di Geraldine Blais Zodo

Si ringraziano per la condivisione degli stampi le aziende di Nove: ceramica Ancora, Barettoni già Antonibon, Carraro, il Gattopardo, ceramiche Maria, Stringa, Pivato, Zanolli, Zanotto, Zarpellon. Per la condivisione di sapere e abilità 3B Fratelli Bertolin, Cibas Impasti, Decor9, De Mori Generazione d’ Arte, il paziente e capace stampista Antonio Bernardi.

Francesco Ardini è nato a Padova nel 1986. Vive e lavora tra Nove e Padova. Si è laureato in Architettura, con specializzazione in Architettura del Paesaggio, nel 2011 presso lo IUAV di Venezia.
Mostre personali: Federica Schiavo Gallery, Roma, 2015; OHMYBLUE Gallery, Venezia, 2014; Jerome Zodo Contemporary, Milano, 2013; Museum of Ceramic Palazzo Botton, Castellamonte, Torino, 2013; Galleria Valentina Bonomo, Roma, 2012.
Mostre collettive: Contemporary Craft Biennale, Natong, Cina, 2014; Villa Rusconi, Castano Primo, Milano, 2014; Contact Zone Gallery, Lugano, Svizzera, 2014; 4th International Triennial of Silicate Arts, International Ceramics Studio, Kapolna, Ungheria, 2014; Museu de Ceràmica, L’Alcora, Castellón, Valencia, Spagna, 2014; Taiwan Biennale Ceramics 2014, Yingge Museum Ceramics, Taipei, Taiwan, 2014; Milan Design Week 2014, Milano, 2014; Premio Arte Laguna 2014, Arsenale, Venezia, 2014; Kirkland Arts Center, Kirkland WA, USA, 2014; International Ceramic Research Center, Danimarca, 2013; Dolomiti Contemporanee, Casso, Pordenone, 2013; Villa Necchi Campiglio, Milano, 2013; Festival Internazionale della Ceramica, Faenza, 2012; Olbane Galerije Piran, Slovenia, 2012.

Federica Schiavo Gallery is delighted to present Stige, Francesco Ardini’ first solo show in Rome.

“I looked at its white mantle flowing upon the flat banks as I moulded it.
I heard its voice, a slow melody, eternal. Silent, like time itself.
This song, enchanted me”.

The work of Francesco Ardini has always been punctuated by a rich metamorphic and mythological theme which becomes, in his first solo exhibition in Rome, a revaluation on the origins of his actions as an artist.
Drier and indeed more concise than his first projects, Stige is developed in the artist’s imagination as a kind of situationism, at first topographic and then formal, gutted by a long meditation on the location of his workplace. Nove and Bassano del Grappa are two towns located in a small region in the north east of Italy, crossed by the river Medoacus, as the ancient called it - nowadays the Brenta river - on whose banks, at the beginning of the 17th century, a small community gathered in order to work the clay on behalf of the Venetian Republic. The language of the artist is marked by the strong relationship with that tradition, memory of an ancient culture, a grand universe which stood still and towards which the artist directs his bow to erect his funerary monuments.

The Manufatti Fossili – Fossil Artefacts – in the first room, are full masses, gips bodies agglomerated into forms, stacked and then sliced. The necroscopic act reveals, on top of the shapes inside the moulds, Ardini’s will to transform what remains into an archaeological artefact, like surfacing traces drifting in the current. This progression reveals an entropic approach towards matter; ceramic evokes now a distant memory almost completely abandoned in order to welcome the sculptural forms as only leisure of the creative complexity. A mutation occurs leading to sharing in the volumes, aspects of the figurative as well as of its own boundary.

Deployed in the other rooms through the gallery, the exhibition continues with the crystallisation of a process through forms and locations, situations which dramatise the evanescent spirit of the existence and even of matter itself. Vision becomes more intimate; here, once more, the artist alters all circumstances, the shape of a limb breaks apart, disjointed from its own figure, it is moulded into a single body along with other objects collected from handicraft workshops, like chairs or tables.

Every artwork is given an anthropomorphic character, pink chrome is a reminder of flesh, the unfolding drapery onto the table draws traces of skin. Like human remains, the whole body of work projects a scenery of ghostly presences, desolate in space, emanating the shadow of a distant past. Stige, like the river Styx, flows like that white river. The eye of the artist is filled with judgement towards what history has left him: a cry, silent like time itself.

Text: Geraldine Blais Zodo / Translation: Filippo De Francesco

Francesco Ardini was born in Padua, Italy, in 1986. He lives and works between Padua and Nove. He received his degree in Architecture with a speciality in Architecture of Landscape in 2011 from the IUAV University in Venice, Italy.
Selected solo exhibitions: Federica Schiavo Gallery, Rome, 2015; OHMYBLUE Gallery, Venice, Italy, 2014; Jerome Zodo Contemporary, Milan, Italy, 2013; Museum of Ceramic Palazzo Botton, Castellamonte, Turin, Italy, 2013; Galleria Valentina Bonomo, Rome, Italy, 2012. Selected group exhibitions: Contemporary Craft Biennale, Natong State, China, 2014; Villa Rusconi, Castano Primo, Milan, Italy, 2014; Contact Zone Gallery, Lugano, Switzerland, 2014; 4th International Triennial of Silicate Arts, International Ceramics Studio, Kapolna, Hungary, 2014; Museu de Ceràmica, L’Alcora, Castellón, Valencia, Spain, 2014; Taiwan Biennale Ceramics 2014, Yingge Museum Ceramics, Taipei, Taiwan, 2014; Milan Design Week 2014, Milan, Italy, 2014; Premio Arte Laguna 2014, Arsenale, Venice, Italy, 2014; Kirkland Arts Center, Kirkland WA, USA, 2014; International Ceramic Research Center, Denmark, 2013; Dolomiti Contemporanee, Casso, Pordenone, Italy, 2013; Villa Necchi Campiglio, Milan, Italy, 2013; Ceramics Festival, Faenza, Ravenna, Italy, 2012; Olbane Galerije Piran, Slovenia, 2012.