Due mostre a Firenze per omaggiare Giovanni Spadolini a 90 anni dalla nascita. Ma si dimenticano che fu lui a creare il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali

Nel riflettere sui politici o i tecnici che hanno ricoperto il ruolo di ministro dei Beni Culturali, spesso ci si dimentica che a uno di questi andrebbe accreditato il merito di averlo creato, quel ministero. Intuendo oltre 40 anni fa quello che pochi, pochissimi politici hanno intuito nella storia repubblicana: ovvero la grande ricchezza del […]

Nel riflettere sui politici o i tecnici che hanno ricoperto il ruolo di ministro dei Beni Culturali, spesso ci si dimentica che a uno di questi andrebbe accreditato il merito di averlo creato, quel ministero. Intuendo oltre 40 anni fa quello che pochi, pochissimi politici hanno intuito nella storia repubblicana: ovvero la grande ricchezza del patrimonio storico-artistico italiano, e l’assoluta necessità di presenvarlo al meglio e di valorizzarlo. A quell’uomo, a quello studioso che risponde al nome di Giovanni Spadolini ora la sua Firenze dedica un omaggio in occasione del 90mo anniversario della nascita con due esposizioni aperte allo Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

FU IL PRIMO MINISTRO DEI BENI CULTURALI, CHIAMATO DA ALDO MORO
Ad onor del vero, fra tante citazioni e titoli, anche nel materiale di presentazione mancano – chissà perché – riferimenti a quello che fu, nei fatti, il fondatore del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Eletto senatore nel 1972, al professore fiorentino, chiamato da Aldo Moro, due anni più tardi, a far parte del suo governo, fu affidato il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. “Una moderna politica dell’ambiente e del territorio richiede il concorso di tutte le forze vive della cultura e della società”: con questi presupposti Spadolini iniziò, nel 74, la sua attività di Ministro.

TRE ANIME: LO STORICO, IL GIORNALISTA, IL POLITICO
Le due esposizioni, che nei mesi scorsi sono state allestite in una unica sede al Complesso del Vittoriano a Roma, “ricordano la figura di questo personaggio che ha saputo coniugare l’impegno politico con una straordinaria passione culturale. Attraverso documenti, libri, fotografie, oggetti e filmati è stato ricostruito il percorso compiuto dallo statista che ha tentato di rispondere nel modo più elevato alle sue sentite vocazioni, ‘le tre anime’ come era solito definirle: lo storico, il giornalista, il politico”.

Dal 12 gennaio al 29 febbraio 2016
Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Via Bufalini 6 – Firenze
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Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Dal 13 gennaio al 29 febbraio
Piazza dei Cavalleggeri 1 – Firenze
www.entecarifirenze.it

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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