Uwe Wittwer | Michael van Ofen | Slawomir Elsner

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA MONICA DE CARDENAS
Via Maistra 41 CH-7524 Zuoz - St. Moritz, Zuoz, Switzerland
Date
Dal al

martedì - sabato, 15 - 19

e su appuntamento

Vernissage
10/12/2022

ore 18

Artisti
Slawomir Elsner, Michael van Ofen, Uwe Wittwer
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Musée imaginarie inaugura la nuova stagione invernale della galleria di Zuoz con tre artisti affermati internazionalmente – Uwe Wittwer, Michael van Ofen, Slawomir Elsner – uniti in questa mostra dalla comune osservazione, citazione, trasformazione di opere simboliche della Storia dell’Arte insieme a un tratto personale in continua oscillazione tra figurazione e astrazione.

Comunicato stampa

Musée imaginarie inaugura la nuova stagione invernale della galleria di Zuoz con tre artisti affermati internazionalmente - Uwe Wittwer, Michael van Ofen, Slawomir Elsner - uniti in questa mostra dalla comune osservazione, citazione, trasformazione di opere simboliche della Storia dell’Arte insieme a un tratto personale in continua oscillazione tra figurazione e astrazione.

L’invito rivolto in tutti i lavori proposti da Musée imaginarie - nei ritratti come nelle nature morte e nei paesaggi - è verso un’analisi e una messa in discussione delle nostre abitudini visive e di interpretazione per sperimentare e aprirci a nuovi sguardi e visioni, a sorprendenti immaginazioni.

 

Uwe Wittwer (*Zurigo, 1954) è uno dei pittori più affermati dell'arte contemporanea svizzera. Spinto da una profonda diffidenza nei riguardi della pittura come mera rappresentazione della realtà, la sua ricerca ruota attorno a domande essenziali sulla natura delle immagini e sui loro intrecci con la memoria. Per farlo attinge a immagini di repertorio che reinterpreta secondo una personale lettura. Foto attuali o storiche recuperate sul web possono servire da modello come quelle dell'album di famiglia o opere note dei canoni della storia dell'arte. Nei suoi dipinti, acquarelli e disegni a carboncino il mondo oggettivo sembra così dissolversi come in un vago e sfuggente ricordo. Le sue opere seducono con una presenza sensuale e drammatica, apparendo attraenti e irritanti al contempo, cariche di ambiguità e mistero. I lavori di Uwe Wittwer sono stati esposti presso il Tate Britain a Londra, il Kunsthaus Grenchen, il Museo d’arte di Berna e più recentemente al Musèe Ariana a Ginevra. Le sue opere sono presenti nelle collezioni di numerosi musei svizzeri, e nel 2013 due suoi lavori sono stati aggiunti alla collezione del Metropolitan Museum of Art di New York.

 

Michael van Ofen (*Essen, 1956) vive e lavora a Düsseldorf. Le sue opere sembrano spesso composte solo da poche pennellate, eppure attivano intere memorie esperienziali e visive. Ciò che è condensato al limite dell'astrazione non è quindi ancora tale, ma un giocoso inchino a un secolo che l'artista considera ancora sottovalutato, il XIX secolo. Van Ofen, tuttavia, non cerca di ricreare un paesaggio o un dipinto storico, ma ne analizza la composizione e la realizzazione, riducendola agli elementi per lui essenziali e interessanti. La sua pittura si concentrata sulla pittura, e rappresenta sia ritratti che paesaggi, creando un mondo che non deve essere scambiato per realtà solo per il modo in cui è dipinto. Michael van Ofen ha esposto in diverse gallerie internazionali, oltre che in musei e fondazioni come la Fundaciòn AMMA di Mexico City, la Kunsthalle Münster, la Collezione Maramotti di Reggio Emilia e il Gyeonggi Museum of Modern Art in Corea del Sud.

 

Slawomir Elsner (*Wodzislaw, 1976) vive e lavora a Berlino. Nei suoi disegni sovrappone liberamente linee colorate una ad una, attraversando la carta in verticale e in orizzontale. Lavorando dal chiaro allo scuro, si avvicina con attenzione ai rapporti di luce e colore di dipinti di artisti di epoche passate. Il risultato vive sia della sua precisione che della mancanza di nitidezza, privandoci di qualsiasi mezzo specifico per riconoscere il soggetto, che appare fortemente sfuocato. Elsner ci porta a concentrarci sui colori, sulla luce e sull'interazione dinamica tra i due, collocandosi nella grande tradizione dell'autoriflessione artistica in cui si mette in discussione il rapporto tra realtà e immagine. Nel 2020, Elsner ha vinto il Premio Otto Ritschl, assegnato ad artisti di spicco il cui lavoro offre una prospettiva unica sul colore. Nel 2021, il Museo di Wiesbaden ha presentato la sua prima personale in uno spazio pubblico. Le sue opere sono presenti in diverse collezioni, tra cui la Rubell Family Collection di Miami, la Roche Collection di Basilea, la Adrastus Collection in Messico e il Kunstmuseum di Bonn.