Tommaso Ottieri – Mise en abyme

Gallerie riunite è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra di Tommaso Ottieri “Mise en abyme” (messa in abisso).
Comunicato stampa
Gallerie riunite è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra di Tommaso Ottieri “Mise en abyme” (messa in abisso), il 24 settembre alle ore 19.30 negli spazi della galleria.
Sarà presentato un ciclo di opere inedite, ispirate all’espediente narrativo della figura retorica della mise in abyme.
Secondo l'espressione usata inizialmente da André Gide nel corso di una narrazione, compare la reduplicazione di una sequenza di eventi o la collocazione di una sequenza esemplare, che condensi in sé il significato ultimo della vicenda in cui è collocata e a cui rassomiglia.
A volte apparentemente casuale, un piccolo elemento condensa tutto quello che l'opera rappresenta, sotto forma di inciso o addirittura di metafora.
Nell'arte figurativa questo può intendersi come un frammento dell'immagine nel quale lo spettatore può letteralmente scivolare in un "abisso", qui sotto forma di flash istantaneo, e ricevere l'intera poetica e sinossi del dipinto, anche in maniera inconsapevole.
Di seguito alcune osservazioni dell’artista:
“Nei nuovi lavori interseco interni e vedute prospettiche per rafforzare il legame da sempre presente nella mia pittura tra valore estetico del costruito e valore etico dell'umano
Gli interni sono per lo più un vuoto intimo ed hanno una illuminazione soffusa. Gli esterni hanno la sontuosità del pubblico e sono altrettanto deserti: il convincimento sotteso ai dipinti è che i due vuoti siano di natura diversa”
Poi descrivendo i lavori di ispirazione surrealista, aggiunge:
“Un oggetto fuori contesto è il meccanismo per eccellenza che attiva una visione surrealista. Tra le nebbie di boschi montani o tra onde impetuose di tempeste notturne immagino oggetti sfavillanti di luce. È una visione molto semplice eppure molto potente”.
Nelle opere presentate in questa mostra, Ottieri oltre a lavorare con sapienza la luce, sigla esclusiva di tutte le sue opere, evocherà nello spettatore, tramite dei particolari dell’immagine, degli spunti narrativi, che ognuno interpreterà secondo le proprie suggestioni.
Bio
Tommaso Ottieri
Nato a Napoli nel 1971. Ha studiato architettura all'Università Federico II di Napoli e alla Robert Gordon School of Architecture di Aberdeen (UK). Nel 1996 si è laureato con una tesi in bioarchitettura nel restauro del Porto di Napoli nel 1990-95. Durante gli stessi anni, Ottieri vince la borsa di studio M.I.T Leonardo da Vinci. Dopo gli studi di architettura, Tommaso Ottieri comincia a lavorare da architetto. Dopo circa tre anni nelle isole Cicladi, Grecia, ritorna in Italia per collaborare con grandi aziende, prima di aprire il suo studio personale.
In questo periodo comincia anche ad esporre i primi dipinti presso piccole gallerie napoletane. Fonte di ispirazione sono i grandi architetti ed artisti del tempo, oltre ai classici di cui cerca di seguire l’esempio.
La sua ricerca si orienta verso la definizione di scenari molto saturi esteticamente e cromaticamente, per proporre una visione del paesaggio urbano e cercare un ruolo nella sua costruzione.
Nel 2003 Ottieri espone le sue opere nella prima grande mostra, e comincia regolarmente a collaborare con gallerie in Italia ed all’estero. Seguono mostre e partecipazione a fiere d’arte in Italia, Germania, Spagna, Francia, Regno Unito, Portogallo, Grecia, Russia, Svizzera, Usa, Turchia, Cina.
Le opere di Tommaso Ottieri ritraggono edifici e paesaggi urbani opulenti, moderni ed allo stesso tempo storici, dipinti nei toni del rosso, del blu e del giallo oro. Il suo lavoro cerca di raggiungere una qualità espressiva ed emotiva.