Regine. Trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l’ Europa

Informazioni Evento

Luogo
REGGIA DI CASERTA
Via Douhet 22, Caserta, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
19/12/2025

ore 11.30 SOLO SU INVITO

Curatori
Tiziana Maffei, Valeria Di Fratta
Uffici stampa
OPERA LABORATORI FIORENTINI
Generi
arte antica

Nella Gran Galleria del Palazzo reale saranno esposte oltre duecento opere provenienti da prestigiosi musei e istituzioni italiane ed europee.

Comunicato stampa

Dal 20 dicembre 2025 la Reggia di Caserta inaugura la mostra internazionale “Regine: trame di cultura e
diplomazia tra Napoli e l’Europa”, organizzata dal Museo Reggia di Caserta in collaborazione con Opera
Laboratori con il patrocinio del Network of European Royal Residences, a cura di Tiziana Maffei e Valeria Di
Fratta. Nella Gran Galleria del Palazzo reale saranno esposte oltre duecento opere provenienti da prestigiosi
musei e istituzioni italiane ed europee.
Il Museo del Ministero della Cultura, sito riconosciuto Patrimonio UNESCO, chiude il 2025 con un’esposizione
dedicata alle sovrane che, tra Settecento e prima metà del Novecento, contribuirono in modo determinante
alla costruzione, affermazione e diffusione di una cultura europea condivisa. Da Elisabetta Farnese a Maria
Amalia di Sassonia; da Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, attraverso il decennio napoleonico di Giulia Clary e
Carolina Murat, alla Restaurazione borbonica con Maria Isabella; da Maria Cristina di Savoia a Maria Teresa
d’Asburgo-Teschen, fino a Maria Sofia di Baviera e alle sovrane dei Savoia – Margherita, Elena di Montenegro
e Maria José del Belgio.
Regine consorti, segnate dal destino. Furono considerate “pedine” dello scacchiere europeo, strumenti di
alleanze e continuità dinastiche, figure centrali nei cerimoniali di corte che dovevano esaltarne, spesso, la
funzione riproduttiva. Donne colte, educate al dovere e all’impegno, formate per sostenere le sorti dei regni
cui appartenevano, ma anche per plasmare relazioni e identità culturali che ancora oggi definiscono il profilo
dell’Europa.
Alcune seppero esercitare con intelligenza e discrezione un’influenza profonda sugli indirizzi strategici,
incidendo nella politica anche sul terreno delle riforme e portando a distinguere tra potere “formale” e
“informale”. Queste donne ebbero un peso nella dimensione culturale del loro tempo, molto dipendeva dalle
loro origini, ma ancor di più dalla loro capacità di dare forza alla corona. Consorti influenti che, nel contesto
patriarcale delle monarchie europee, furono perciò anche oggetto di calunnie e diffamazioni volte a metterne
in dubbio la moralità, la sessualità o la legittimità.
Aspetto centrale della mostra “Regine: trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l’Europa” è la trama
invisibile delle relazioni che seppero intessere nel tempo, intrecciando storia, arte e diplomazia. Un’eredità
che oggi risuona con rinnovata attualità, mentre lo spazio decisionale femminile nelle istituzioni
europee si amplia e si consolida.
Il racconto espositivo si svilupperà seguendo le vicende pubbliche e private di quattro dinastie - Farnese,
Borbone, Murat e Savoia - attraverso sette sezioni: I - Educare al trono: l’arte di diventare sovrane; II - Legami
di corte. Nozze che plasmano alleanze; III - Madri regine. Custodi di eredi e dinastie; IV - Regine in scena.
Ruolo e immagine pubblica; V - Gesti del potere. Cerimoniali ed etichette; VI - Tempo di sé. Studio, interessi
e passioni; VII - Stanze regali. L’affermazione del gusto.
“Le regine di cui raccontiamo le storie furono spesso considerate soltanto strumenti di alleanze politiche,
pedine di un gioco dinastico che sembrava negare loro la possibilità di scegliere il proprio destino — afferma
Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta e curatrice — Eppure, entro quei margini imposti dal potere,
molte seppero costruire percorsi di influenza e creare spazi di cultura. La mostra invita a rileggere queste
figure non solo come protagoniste, ma come artefici — talvolta consapevoli, talvolta silenziose — di una rete
di scambi e di dialoghi che hanno contribuito a dare forma a una comune identità europea. Attraverso le loro
vite e i segni materiali che ne restano — lettere, opere, oggetti, documenti — si riconosce la forza discreta di
una diplomazia culturale femminile, capace di superare i confini dei regni e di intrecciare la storia con un filo
invisibile ma tenace. In un tempo in cui l’Europa è chiamata a ritrovare il senso delle proprie radici comuni, le
regine tornano a parlarci di visione, di intelligenza e di cultura come strumenti di relazioni tra i popoli”.
“La mostra intende esplorare — spiega Valeria Di Fratta, storico dell’arte del Museo e curatrice — la
complessità del ruolo delle Regine, evidenziando il delicato equilibrio tra doveri pubblici e vita privata tra il
18esimo e il 20esimo secolo. Le protagoniste di questo racconto appartengono a quattro dinastie che hanno
attraversato la storia del Regno di Napoli fino ed oltre l'Unità italiana: a partire da Elisabetta Farnese, che
progettò un regno per suo figlio Carlo di Borbone, passando per Maria Amalia di Sassonia, la prima regina
borbonica del Regno di Napoli; la narrazione prosegue con la ferrea Maria Carolina d'Austria, attraversa il
Decennio Francese con Giulia Clary e Carolina Bonaparte, la Restaurazione con i brevi regni di Maria Isabella
di Spagna, Maria Cristina di Savoia, Maria Teresa d'Asburgo Teschen e Maria Sofia di Baviera, ultima regina
di Napoli; e si conclude in piena Unità italiana con le regine della Casa di Savoia: Margherita, prima regina
consorte d'Italia, Elena di Montenegro e Maria José del Belgio, testimoni del passaggio dalla monarchia alla
Repubblica Italiana”.
“Produrre questa mostra — spiega Giuseppe Costa, presidente e amministratore delegato di Opera
Laboratori — rappresenta per noi un’opportunità unica di dialogare con la storia, mettendo in luce figure
femminili che hanno esercitato un'influenza straordinaria nel plasmare il destino delle corti europee. Con
l’allestimento di ‘Regine: trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l’Europa’ proseguiamo con grande
soddisfazione la collaborazione con il Museo Reggia di Caserta che ci ha visti impegnati nelle mostre:
‘Frammenti di Paradiso. Giardini nel tempo alla Reggia di Caserta’ e ‘Metawork’ con l’arte di Michelangelo
Pistoletto. Cogliendo le intenzioni dei curatori abbiamo cercato di creare un percorso espositivo che non solo
racconti la storia di queste donne, ma anche il loro impatto culturale, politico e sociale. Ogni sezione della
mostra è stata progettata per restituire il contesto storico e personale di ciascuna regina, attraverso un
allestimento che offre al visitatore un’esperienza immersiva e profonda. Siamo molto orgogliosi di collaborare
con istituzioni internazionali di prestigio per realizzare una grande narrazione visiva, che celebra non solo il
ruolo di queste figure, ma l'importanza di un'eredità culturale che parla anche all'Europa di oggi”.
“È un privilegio — afferma Christophe Leribault, presidente dell’Associazione delle Residenze Reali Europee
— sostenere la mostra ‘Regine: trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l’Europa’, che meƩe in luce il ruolo
determinante delle donne nella diplomazia delle corƟ reali. Questa iniziaƟva straordinaria, promossa dalla
Reggia di Caserta, arricchisce la nostra comprensione delle relazioni che hanno plasmato la storia e il
patrimonio europeo. Oggi quesƟ legami restano parƟcolarmente vivi grazie agli scambi internazionali che
sono al centro dell’aƫvità della nostra rete. È una vera gioia vedere esperƟ provenienƟ da tuƩa Europa —
dall’Austria alla Spagna — unire le loro competenze per trasmeƩere questa storia comune”.
La mostra “Regine: trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l’Europa”, dal 20 dicembre al 20 aprile, ha il
prestigioso apporto, tra gli altri, di Château de Versailles (Francia), Palacio Real di Madrid (Spagna), Galería
de las Colecciones Reales (Spagna), Schloss Schönbrunn (Austria), Staatliche Kunstsammlungen Dresden
(Germania), Palazzo Reale di Napoli, Archivio di Stato di Napoli, Archivio di Stato di Caserta, Museo di
Capodimonte, Reggia di Venaria, Musei Reali di Torino e di prestatori privati.
Il progetto è finanziato dalla Regione Campania tramite l'Accordo per la Coesione. Main Partner Territoriale
– La Reggia Designer Outlet; con il supporto di Consorzio UnicoCampania. Si ringrazia l’associazione Amici
della Reggia di Caserta e il Consorzio Stabile Daman.