R.S.V.P. Résonnez S’il Vous Plaît

Informazioni Evento

Luogo
SCUOLA PICCOLA ZATTERE
Dorsoduro, 1401, 30123 Venezia, VE, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
21/11/2025
Generi
arte contemporanea, collettiva

La nuova mostra a Scuola Piccola Zattere tra pratiche collettive, ascolto e sperimentazione.

Comunicato stampa

Scuola Piccola Zattere inaugura R.S.V.P. Résonnez, S’il Vous Plaît, mostra collettiva che riunisce opere e progetti di Aliaskar Abarkas, Nabil Aniss, Diana Anselmo e del gruppo Osservatorio Sant’Anna (formato da Maria Eugenia Frizzele e dal duo Lemonot), tuttə partecipanti al programma di residenze e fellowship promosso dall’istituzione nel corso del suo primo anno di attività. Installazioni e sculture, opere video e audio, tutte nuove produzioni commissionate per l’occasione, restituiscono molteplici percorsi, individuali e collettivi, che si sono avvicendati o temporaneamente intrecciati, ponendosi in dialogo con il programma tematico One Year Score proposto dalla Scuola.  

Il progetto espositivo nasce da un percorso di ricerca articolato in workshop, incontri ed eventi performativi che hanno connesso arti visive, performative, curatela, cinema, architettura e design. Il titolo riprende la teoria dei cicli RSVP di Lawrence e Anna Halprin, centrata su processi creativi collaborativi e aperti. Come per Halprin, la partitura (score) diventa strumento di progettazione e partecipazione collettiva, principio affine al programma di Scuola Piccola, dedicato alla sperimentazione artistica e pedagogica condivisa.

Résonnez, S’il Vous Plaît allude a un’eco corale e musicale, riferimento al lavoro di Aliaskar Abarkas (Isfahan, 1994), in residenza a Scuola Piccola Zattere da settembre a novembre 2025. Il progetto, ispirato a Il Cimento dell’Armonia e dell’Inventione di Vivaldi, indaga la tensione tra individuo e collettività nel concerto musicale. In mostra un’installazione sonora e una serie di vetrate che traducono la partitura in cosmogrammi medievali, esplorando il legame tra musica, rituale e comunità. Nabil Aniss (Meknès, 1990), fellow da maggio a luglio 2025, presenta Where Architecture Ends, video installazione che riflette sulla Zaouia come spazio di ritiro e rigenerazione per comunità marginalizzate. Attraverso materiali d’archivio e la performance di Bilal Elhad, il corpo diventa strumento di trasformazione sociale e spirituale. Diana Anselmo (Palermo, 1997) riconfigura la lecture-performance Pas Moi in formato installativo. L’artista, Sorda e segnante, intreccia la storia dei primi strumenti di registrazione del suono con il tentativo di “curare” la sordità, ribaltando la gerarchia fonocentrica e valorizzando differenti forme di ascolto e relazione. Con OSA – Osservatorio Sant’Anna, ideato da Maria Eugenia Frizzele e Lemonot (Sabrina Morreale, Lorenzo Perri), l’architettura diventa pratica civica. Il progetto trasforma l’ex infermeria militare di Sant’Anna in un centro temporaneo di ricerca collettiva, documentando workshop, assemblee, paesaggi sonori e pratiche condivise realizzate nel 2025 con il supporto di Scuola Piccola Zattere.

Progettato come momento di racconto di un anno di attività di Scuola Piccola Zattere, l’evento di apertura della mostra offrirà anche l’occasione di presentare il nuovo programma di ricerca 2025-2026, con nuovi formati di programmazione e attività, e di introdurre lə partecipanti alle fellowship in corso e future.

About Aliaskar Abarkas
Aliaskar Abarkas è un’artista iranianə con base a Londra. La sua pratica, influenzata da modelli comunitari di educazione artistica, genera incontri che trasformano esperienze individuali in espressioni collettive. Lavorando tra forme compositive, coreografiche e scultoree, Abarkas crea spazi di partecipazione e apprendimento condiviso. Attualmente fellow presso la Sadler’s Wells / Rose Choreographic School (Londra, 2024–26), il loro lavoro è stato sostenuto da istituzioni come Barbican Centre, ICA, The Mosaic Rooms, TACO!, Pushkin House, Cubitt (Londra), CAPC (Bordeaux) e LOCALES (Roma).
About Nabil Aniss
Nabil Aniss, artista marocchino che lavora con le immagini in movimento per esplorare i legami tra liberazione politica, insurrezione e corpi emarginati nelle confraternite mistiche del Marocco. Il suo lavoro intreccia documentario, poesia, materiali d’archivio e riprese originali, indagando il potere trasformativo di suono, movimento e trance come strumenti di sovversione e liberazione. Durante la fellowship a Scuola Piccola Zattere, concepisce la Zaouia come dispositivo spaziale di resistenza, dove corpo e spazio diventano architetture di emancipazione. Vive tra Bruxelles e Meknès; tra le sue collaborazioni e residenze figurano Tabakalera, Centrale for Contemporary Art, V2_ Lab, A.pass e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.
About Diana Anselmod
Diana Anselmo è artista visivo e performer Sordo, attivista ed essere umano improvvisato. Bilingue LIS e Italiano, esordisce con la sua prima performance Autoritratto in 3 atti (2021), tutt’ora presentata in vari festival italiani e non (Serbia, Svizzera, Portogallo, Germania, Cipro). All’estero esordisce a Berlino, performando ne Le Sacre du Printemps (2022) di Xavier Le Roy. Recentemente ha esposto la sua prima mostra Je Vous Aime in Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2024), ed ora è rappresentato dalla Galleria Eugenia Delfini. È tra i fondatori di Al.Di.Qua. Artists, prima associazione europea di categoria di e per artistə con disabilità, per la quale ha partecipato in vari Festival europei (Svizzera, Svezia, Olanda, Lettonia). È membro più giovane del Cultural Advisory Board del British Council.
About Maria Eugenia Frizzele + Lemonot
Lemonot è il duo formato da Sabrina Morreale e Lorenzo Perri, architettə e docenti attivə tra Londra e l’Italia. Il loro lavoro, tra spazio, performance e pratiche relazionali, attiva infrastrutture temporanee per immaginari collettivi e forme di teatralità urbana. Collaborano con Maria Eugenia Frizzele, ricercatrice indipendente nell’ambito delle politiche culturali e della rigenerazione urbana. Durante la fellowship a Scuola Piccola Zattere sviluppano OSA – Osservatorio Sant’Anna, progetto site-specific in un’area dismessa di Venezia, trasformata in osservatorio temporaneo per la sperimentazione collettiva e la riflessione sull’architettura come pratica civica e discorsiva.