Paola Paleari – Marquise

Informazioni Evento

Luogo
STATUTO 13
Via Statuto 13, Milano, Italia
Date
Dal al

dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato

Vernissage
07/06/2017

ore 18,30

Artisti
Paola Paleari
Curatori
Massimiliano Bisazza
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Altalenante per scelta e per propria decisione, le sue opere oscillano sempre e comunque tra il semi-figurativo e l’astrazione impetuosa, gestuale, espressionistica.

Comunicato stampa

Una realtà necessaria a Paola Paleari pittrice è quella di fare arte. Esprimere il proprio sentimento, anche quello più recondito, le proprie paure, le violenze psicologiche subite sono un'esigenza insopprimibile e intensa; ma anche raccontare i luoghi nella natura che accompagnano il percorso della poetica di quest'artista costantemente.

Altalenante per scelta e per propria decisione, le sue opere oscillano sempre e comunque tra il semi-figurativo e l'astrazione impetuosa, gestuale, espressionistica.

Le donne dipinte con acrilici, smalti e tecniche miste sulle tele della pittrice Paleari sono spesso anime ferite, tramortite, svuotate e mai complici di quell'ambiente ostile e doppio che è la causa primaria delle sofferenze vissute in primis dall'artista e di cui si fa portavoce; accomunando il pensiero di molte donne che si sentono da lei rappresentate umanamente.
Ecco allora che possiamo osservare in mostra dipinti come quello della “Marquise” - la Marchesa - in rosso che ci accoglie di spalle, con quel suo incarnato diafano, pallido, senza mai mostrarci il viso. La testa reclinata verso il basso è acconciata da una capigliatura scomposta e di u rosso acceso. Ma non ci guarda, ci ignora ma ci sente, non ci osserva ma ci percepisce; grazie a un abile gioco di messinscena magistralmente palesato nel quadro di Paola Paleari.

Personaggi femminei che ci mostrano la vagina, il loro tegumento; ma lo fanno con un atteggiamento totalmente privo di malizia o di intenti seduttivi. Semplicemente si mostrano al fruitore sia esternamente - l'involucro - che internamente - lo spirito – e troppo spesso hanno le bocche chiuse o sono private di occhi o vista; per non vedere, non parlare, per essere il meno scomode possibili, per essere messe all'angolo.

Ma nella seconda parte della mostra emergono le tele che esprimono la ricerca spirituale avvenuta a contatto con la natura, nei boschi, tra gli alberi. Riusciamo chiaramente a percepirne il profumo, la sensazione del muschio, dell'umido delle tamerici...e ne cogliamo il processo interiore; che ci parla, che dialoga con noi, che ci conduce dalle fitte e oscure foreste ai boschi illuminati e quasi onirici, incantati.

Possiamo intendere dunque un auspicio positivistico, una luce che aumenta con l'avvicinarsi ai lavori più recenti, una sensazione di percorso che conduce a una guarigione interiore

Un mondo, quello di Paola Paleari, pieno di visioni forti; di rossi violenti e passionali, di neri intensi e pieni di buio, di blu calmanti e scroscianti come lo è l'acqua che tutto genera e che tutto può distruggere. Una dimensione che anela alla ricerca interiore, al miglioramento dello spirito, alla pace interiore e di conseguenza con il genere umano laddove ogni fruitore della mostra può rivivere la propria vicenda personale nel mentre osserva le opere di questa sensibile pittrice.