Meriggiare pallido e assorto

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DUCALE DI GENOVA
Piazza Giacomo Matteotti 9, Genova, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Da martedì a domenica, ore 11-19
Chiuso il lunedì

Vernissage
13/05/2025
Biglietti

ingresso libero

Curatori
Ilaria Bonacossa, Paolo Verri
Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
fotografia

Eugenio Montale: 100 immagini per i 100 anni di Ossi di Seppia.

Comunicato stampa

Palazzo Ducale di Genova presenta la nuova mostra fotografica Meriggiare pallido e assorto. Eugenio Montale: 100 immagini per i 100 anni di Ossi di Seppia, in occasione dei cento anni dalla prima pubblicazione della raccolta di versi del poeta genovese. Un progetto che affida al linguaggio fotografico di tre giovani talenti italiani, Iole Carollo, Anna Positano e Delfino Sisto Legnani, il racconto di uno dei testi poetici che hanno segnato l’intero Novecento, ridefinendo il ruolo della poesia nei confronti della realtà.
L’esposizione, a cura di Ilaria Bonacossa e Paolo Verri con Michela Murialdo, sarà visibile fino al 29 giugno nelle sale del Sottoporticato di Palazzo Ducale.

Iole Carollo, Anna Positano e Delfino Sisto Legnani, partendo dallo studio dei versi di Ossi di Seppia e ispirandosi alle invenzioni letterarie dell’autore, hanno realizzato una serie inedita di 99 fotografie che riproducono creativamente i luoghi nel modo in cui li guardava Montale, come spazi di relazione tra individuo e territorio, capaci di riflettere le mutazioni provocate dagli eventi della storia. Con le stesse intenzioni, ma affidandosi al linguaggio fotografico, gli scatti degli autori esplorano il rapporto mutevole tra l’essere umano e la natura. Il centesimo scatto esposto è invece il celebre ritratto del poeta con la sua upupa, di Ugo Mulas.

Attraverso un’indagine visiva che alterna il dettaglio ravvicinato all’ampiezza del paesaggio, la fotografia diventa uno strumento per osservare il modo in cui la natura si scompone e si riorganizza, trasformandosi continuamente. Piante, rocce, scogli e particolari del paesaggio naturale marino, terrestre e urbano diventano segni di questa trasformazione, raccontando la frammentazione della materia e la stratificazione del tempo.

Nell’ambito della mostra si svolgerà un ciclo di conferenze dedicate a Ossi di Seppia di Eugenio Montale, caposaldo della letteratura italiana e internazionale, riletto da narratori e poeti capaci di rinnovare il senso di un’opera senza tempo. Il primo appuntamento è martedì 6 maggio con lo scrittore Walter Siti; a cui segue martedì 13 maggio il secondo incontro guidato da Antonio Franchini, scrittore e curatore editoriale, e il poeta Antonio Riccardi; chiude il programma il poeta Enrico Testa.

La mostra, organizzata da Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova ed Electa, include anche edizioni originali e fotografie d’epoca che tracciano un percorso poetico che dalla prima edizione degli Ossi porta al 1975, anno in cui a Montale viene attribuito il Premio Nobel per la letteratura.

La mostra è sostenuta da Strategia Fotografia 2024, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

BIOGRAFIE DEI FOTOGRAFI
Delfino Sisto Legnani
Dopo la laurea in Architettura, ha iniziato a lavorare a livello internazionale come fotografo freelance per istituzioni, giornali e riviste indipendenti come Domus, Abitare, Vogue Italia, Mousse Magazine, Kaleidoscope, The New York Times, Repubblica e Corriere Della Sera.
Grazie al suo originale punto di vista e a un approccio progettuale alla fotografia, con i suoi colleghi di DSL Studio, sono diventati punto di riferimento per la fotografia di architettura e design.
In alternanza tra fotografia di reportage, architettura e still life, i suoi progetti personali sono stati premiati ed esposti in gallerie, musei e istituzioni come la Biennale di Venezia, the Victoria & Albert Museum di Londra, Triennale di Milano, Chicago Architecture Biennale, Manifesta 12, MAXXI di Roma.

Anna Positano
Fotografa e ricercatrice indipendente, ha completato il Master in Fotografia del London College of Communication dopo la laurea in Architettura dell’Università degli Studi di Genova.
Il suo lavoro indaga il rapporto tra paesaggio, architettura e società a partire da un approccio marxista, e guarda all’anticapitalismo, alle teorie postcoloniali e all’ecologia.
Lavora per studi di architettura, riviste, istituzioni. Ha contribuito a progetti di ricerca su invito di Harvard GSD, École Polytechnique Fédérale de Lausanne, École Nationale Supérieure d’Architecture de Versailles e TU Graz. Nel 2019 ha vinto la borsa di produzione della Graham Foundation. Le sue ricerche sono state esposte in diverse sedi internazionali, tra cui la Triennale di Milano, la Biennale di Architettura di Venezia, Unseen Photo Fair, Camera Torino, Cornell University e il MAO di Ljubljana.
Oltre alla sua pratica di ricerca, lavora su commissione per architetti, riviste e istituzioni.

Iole Carollo
Fotografa e ricercatrice indipendente, dopo il conseguimento della laurea in Conservazione dei Beni Culturali e la specializzazione in Archeologia Minoica e Micenea, ha sviluppato un approccio che intreccia il rigore metodologico della ricerca con la sperimentazione visiva.
La sua ricerca esplora il rapporto tra fotografia, archeologia e memoria visiva, con un’attenzione particolare alla forma d’archivio, all’esoeditoria, alla fototestualità e ai processi comunitari che l’ha portata a collaborare con Università italiane e internazionali.
Le sue fotografie sono parte di pubblicazioni scientifiche, cataloghi di mostre e progetti di comunicazione visiva per istituzioni culturali, musei e artisti contemporanei.
Ha collaborato con realtà come il Museo Archeologico “Antonio Salinas”, il Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo e l’ICCD – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, contribuendo con le sue fotografie alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico. È co-fondatrice di Église, associazione culturale che promuove la cultura visiva, e del festival Zines Palermo.

CICLO DI CONFERENZE: OSSI OGGI
Nell’ambito della mostra si svolgerà un ciclo di conferenze dedicate a Ossi di Seppia di Eugenio Montale, caposaldo della letteratura italiana e internazionale, riletto da narratori e poeti capaci di rinnovare il senso di un’opera senza tempo.

martedì 6 maggio, ore 18
Palazzo Ducale
Walter Siti

Walter Siti ha insegnato nelle università di Pisa, Cosenza e L’Aquila. È autore di saggi su Eugenio Montale, Sandro Penna e altri scrittori ed è scrittore lui stesso: fra i suoi romanzi spiccano Scuola di nudo (Einaudi 1994), Troppi paradisi (Einaudi 2006) e Resistere non serve a niente (Rizzoli 2012, Premio Mondello 2013 e Premio Strega 2013). Di recente ha pubblicato la raccolta di saggi Contro l’impegno. Riflessioni sul Bene in letteratura (2021, Premio Viareggio per la saggistica). Nel 2024 sono usciti C’era una volta il corpo (Feltrinelli), I figli sono finiti e Autopsia di un’ossessione (Rizzoli). È il curatore dell’opera completa di Pier Paolo Pasolini per la collana I Meridiani di Mondadori ed è critico televisivo per «La Stampa».

martedì 13 maggio, ore 18
Palazzo Ducale
Antonio Franchini e Antonio Riccardi

Antonio Franchini è nato a Napoli. Ha esordito nel 1992 con Camerati. Quattro novelle sul diventare grandi. Per Marsilio ha pubblicato: Quando vi ucciderete, maestro? (1996, 2019), Acqua, sudore, ghiaccio (1998, 2021), L’abusivo (2001, 2020), Cronaca della fine (2003, 2019), Signore delle lacrime (2010, 2020), Memorie di un venditore di libri (2011) e Leggere possedere vendere bruciare (2022). Nel 2020, per NNE, è uscita la raccolta di racconti Il vecchio lottatore. Il suo ultimo romanzo, Il fuoco che ti porti dentro, pubblicato ancora per Marsilio, è stato finalista al Premio Campiello.

Antonio Riccardi, nato a Parma, ha studiato filosofia all’Università di Pavia e si è sempre occupato di libri. Come editore ha lavorato a lungo in Mondadori, di cui è stato anche Direttore Letterario, e ha contribuito a fondare la Società Editrice Milanese (SEM) e Aboca Edizioni. Per qualche tempo si è occupato anche delle attività librarie della RAI. Come poeta ha pubblicato diversi libri, ora riuniti in Poesie, 1987-2022 (Garzanti), per i quali ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Ha pubblicato inoltre un volume di prose sull’arte: Cosmo più servizi. Divagazioni su artisti, diorami, cimiteri e vecchie zie rimaste signorine (Sellerio).

martedì 20 maggio, ore 18
Palazzo Ducale
Enrico Testa

Enrico Testa è nato a Genova, dove insegna Storia della lingua italiana all’università. Dopo Le faticose attese (San Marco dei Giustiniani 1988), ha pubblicato da Einaudi le raccolte poetiche In controtempo (1994), La sostituzione (2001), Pasqua di neve (2008), Ablativo (2013), con cui ha vinto il Premio Viareggio per la poesia, Cairn (2018) e L’erba di nessuno (2023). Sempre per Einaudi ha curato il Quaderno di traduzioni di Giorgio Caproni (1998) e l’antologia Dopo la lirica. Poeti italiani 1960-2000 (2005). Ha pubblicato di recente, per Manni, Pietre di sosta (2024). Tra i suoi volumi saggistici, Lo stile semplice (1997), L’italiano nascosto (2014), Montale (2016), Sofocle. La solitudine di Filottete (2021).