Maurizio Agostinetto – Catalogo delle cose illuminate numero due

Informazioni Evento

Luogo
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Via Di San Francesco Di Sales 5, Roma, Italia
Date
Dal al

lun-sab ore 9.00/19.00 – domenica chiuso; ● chiusura per festività martedì 1° novembre

Vernissage
06/10/2011

ore 17.30

Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Sponsor della Casa della Memoria e della Storia Banche Tesoriere di Roma Capitale: BNL Gruppo BNP Paribas, UniCredit, Monte dei Paschi di Siena

Artisti
Maurizio Agostinetto
Uffici stampa
ZETEMA
Generi
fotografia, personale
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Maurizio Agostinetto espone un elenco di 300 immagini scattate durante un viaggio in bicicletta di 960 chilometri dal Passo del Brennero ad Auschwitz.

Comunicato stampa

Sono appassionato delle cose che si vedono
Provo compassione per le cose destinate a scomparire, “fissandole” con un'istantanea forse le salvo
Mi piace la parola compassione, perché porta in grembo la passione, non si può provare compassione senza passione. Ho passione del mondo
Maurizio Agostinetto

Un ribaltamento di consuetudine è obiettivo principale nell’attività fotografica di Maurizio Agostinetto, un percorso artistico in cui le immagini concretizzano il sogno e il mito, idee che sono prima nate nella mente e in seguito catturate attraverso l'obiettivo.

Dopo l’esposizione di marzo scorso alla Sala Santa Rita di Roma, nel Catalogo delle cose illuminate numero due - alla Casa della Memoria e della Storia dal 7 ottobre al 10 novembre 2011 - Maurizio Agostinetto espone un elenco di 300 immagini scattate durante un viaggio in bicicletta di 960 chilometri dal Passo del Brennero ad Auschwitz.

Agostinetto ha stilato un elenco di 50 soggetti, ognuno declinato in 6 variabili, che è andato a cercare seguendo l’itinerario di 26 deportati ebrei – tra cui Primo Levi – che nel febbraio del 1944 da Cuneo, attraverso la Val Padana, raggiunsero Auschwitz dopo undici terribili giorni di viaggio a bordo di un convoglio ferroviario: “Per questo catalogo non ho voluto fotografare i campi di Auschwitz ma ho inteso in qualche modo restituire e rendere “visibili” le cose che i deportati nel buio dei vagoni non hanno visto di quel pezzo di Europa che hanno attraversato come in un tunnel sotterraneo che è sbucato direttamente nel buio di Auschwitz”

Nell’ambito delle mostra, il 17 ottobre alle ore 17.30 è previsto l’incontro Calma apparente – il rastrellamento del Ghetto dal libro 16 ottobre 1943 di Giacomo Debenedetti (Einaudi Editore), una lettura accompagnata dal racconto di alcuni protagonisti.

La mostra è promossa da Roma Capitale - Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, Dipartimento Cultura, Servizio Spazi Culturali in collaborazione con il Centro Ebraico Italiano “Il Pitigliani” e con Zètema Progetto Cultura.

Maurizio Agostinetto nasce a Silvano D’orba sulle pendici dell’appennino ligure il 16 marzo 1956. A 16 anni fonda la compagnia teatrale “magopovero” che in seguito si trasformerà in “Casa degli alfieri” centro di produzione teatrale e di arti visive, tuttora attiva di cui è presidente.
Negli anni, svolge l’attività di scenografo, produttore di eventi artistici, produzioni Rai, dirige festival teatrali di rilevanza internazionale, fotografa il teatro e negli ultimi anni in particolare il cosiddetto “teatro sociale”, in Kossovo (per conto dell’A.I.O.M.), Gerusalemme, negli ospedali piemontesi (per conto della Regione Piemonte).
Realizza diversi progetti d’arte, fra i quali: “Soglie-passaggi” ambiente interattivo all’Ospedale Oncologico S. Giovanni Vecchio di Torino, “tabula mensa maris” realizzazione di un manufatto in forma di tavolo a bassa emissione di cO2 – Senigallia “Trasforma 2008”, “Catalogo delle cose illuminate numero uno” progetto fotografico durante un viaggio di 860 Km. in bicicletta, esposto al “Festival della fotografia europea” di Reggio Emilia edizione 2010.
Nel 1999 fonda con Antonio Catalano l’associazione “universi sensibili” (www.universisensibili.it) che si occupa di realizzare eventi e produzioni che coniugano il teatro e l’arte visiva, il debutto avviene alla biennale teatro di Venezia dello stesso anno.
Vive alla casa degli alfieri complesso architettonico posto su una collina del Monferrato astigiano fra boschi e vigneti, che comprende un teatro una foresteria un laboratorio tecnico di creazione, ecc. (www.casadeglialfieri.it).