Leonardo Ricci

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO NOVECENTO
piazza Santa Maria Novella 10 50123 , Firenze, Italia
Date
Dal al
Vernissage
19/12/2018

ore 18 su invito

Artisti
Leonardo Ricci
Curatori
Laura Andreini
Generi
architettura, personale
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Quarto appuntamento per Paradigma. Il tavolo dell’architetto, progetto periodico ideato da Sergio Risaliti in collaborazione con Tommaso Sacchi e curato da Laura Andreini, dedicato di volta in volta ad un architetto chiamato a raccontarsi al pubblico attraverso immagini, disegni, progetti o modellini allestiti canonicamente su un tavolo di lavoro.

Comunicato stampa

Paradigma. Il tavolo dell’architetto

Leonardo Ricci

Un progetto ideato da Sergio Risaliti
in collaborazione con Tommaso Sacchi
a cura di Laura Andreini

20 dicembre 2018 – 28 marzo 2019
Museo Novecento, Firenze

Firenze, 19 dicembre 2018 – Quarto appuntamento per Paradigma. Il tavolo dell’architetto, progetto periodico ideato da Sergio Risaliti in collaborazione con Tommaso Sacchi e curato da Laura Andreini, dedicato di volta in volta ad un architetto chiamato a raccontarsi al pubblico attraverso immagini, disegni, progetti o modellini allestiti canonicamente su un tavolo di lavoro. Dopo Mario Cucinella, Gianluca Peluffo e Benedetta Tagliabue, è la volta di Leonardo Ricci (in mostra dal 20 dicembre 2018 – 28 marzo 2019), allievo di Giovanni Michelucci e protagonista della ricostruzione della Firenze post-bellica, che arriva al Museo Novecento nell’anno in cui si celebra il centenario della nascita. L’intenzione di Laura Andreini, che ha curato l’allestimento in collaborazione con Giovanni Bartolozzi, Claudio Carafa e Clementina Ricci, è quella di mostrare lavori inediti, immagini, modelli e di ricreare il tavolo di lavoro dell’architetto esponendo non solo le opere, ma anche gli oggetti di cui amava circondarsi. Il libro manifesto di Ricci Anonimo del XX secolo, pubblicato in America nel 1962 e in Italia nel 1965, permette al grande pubblico di conoscere una figura centrale della cultura fiorentina e internazionale che concepiva la disciplina architettonica come uno “scarto di lavorazione” necessario al proprio pensiero esistenzialista, per riposizionare l’uomo nella comunità, unico sistema positivo in cui vivere.

Leonardo Ricci (Roma, 1918 – Venezia, 1994)
L’intensa e poliedrica attività creativa ha inizio con la pittura. Apprende “l’amore per l’architettura” da Giovanni Michelucci, di cui è allievo, assistente e collaboratore. Nella Firenze postbellica partecipa ai concorsi per la ricostruzione della città e avvia l’impegno didattico nell’insegnamento universitario. La sua opera-manifesto è l’insediamento residenziale organico di Monterinaldi a Firenze, che insieme ai villaggi per le comunità valdesi di Agape a Prali e di Monte degli Ulivi a Riesi, esprime pienamente la sua poetica comunitaria e il suo procedimento creativo. Nel quartiere di Sorgane a Firenze progetta La Nave: un organismo architettonico complesso e flessibile, che nelle sue intenzioni cerca di superare gli aspetti critici dell’Unité d’habitation di Le Corbusier. La matrice organico-espressionista dell’architettura di Ricci si esalta nella casa Mann Borgese a Forte dei Marmi, nei progetti per l’incompiuta villa Pleydell-Bouverie e per la villa Balmain all’Isola d’Elba e in molte altri progetti architettonici non realizzati. Preside della Facoltà di Architettura di Firenze dal 1971 al 1973, è stato direttore dell'Istituto di Urbanistica e presidente della sezione Toscana dell'INU, visiting professor e graduate research professor in prestigiose università americane. Leonardo Ricci muore a Venezia nel 1994. L’ultima sua opera, il progetto del nuovo Palazzo di Giustizia di Firenze, ha avuto una realizzazione postuma e travagliata, che non restituisce in maniera soddisfacente il progetto originario.

Un ringraziamento particolare va al Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario di Leonardo Ricci (1918-2018) e a Lo.Ba.Fer