La pittura barocca italiana al Louvre
L’attesissimo intervento di Stéphan Loire, conservatore capo al Dipartimento di pittura del museo francese, condurrà il pubblico ad esplorare la splendida collezione di pittura barocca italiana del Louvre.
Comunicato stampa
Conferenza di Stéphan Loire
(conservatore capo al Dipartimento di pittura del Musée du Louvre)
La pittura barocca italiana al Louvre: dalle collezioni reali al Grand Louvre
Lunedì 26 settembre ore 17.00
Ferrara, Fondazione Ermitage Italia, Palazzina Giglioli
Grande protagonista lunedì 26 settembre a Ferrara, alla Fondazione Ermitage Italia,
nell’ambito del ciclo autunnale di conferenze dedicato a “Il Collezionismo e la formazione dei Grandi Musei del mondo”
sarà il Musée du Louvre. L’attesissimo intervento di Stéphan Loire, conservatore capo al Dipartimento di pittura del museo francese,
condurrà infatti il pubblico ad esplorare la splendida collezione di pittura barocca italiana del Louvre,
che, con quasi 350 opere, costituisce il più importante nucleo di dipinti italiani del XVII e del XVIII secolo
esposto in via permanente al di fuori del nostro Paese.
Loire, autore di numerosissime pubblicazioni, tra cui il “monumentale” catalogo ragionato delle collezioni della scuola italiana del ‘600 del Museo di Parigi,
ripercorrerà le vicende che hanno condotto al formarsi di questa prestigiosa raccolta che vanta capolavori come
Originato dalle collezioni regali, in particolare da quella di Luigi XIV, questo insieme è esposto dal 1793 a Parigi nel cuore dell’antico palazzo reale del Louvre, divenuto modello di Museo Universale. Eventi storici diversi e acquisti successivi hanno consentito nel corso degli anni di accrescere la raccolta e la risistemazione della fine del XX secolo ha assicurato all’esposizione un più efficace e coerente percorso.
Prossimo appuntamento del ciclo, il 27 ottobre con Goldovsky del Museo Statale Russo;
mentre il 24 ottobre riparte la serie di incontri dedicata al Vasari, nei 500 anni dalla sua nascita, con la conferenza di Guido Rebecchini.
Densissimo dunque anche questo autunno il programma pubblico della Fondazione Ermitage Italia, mentre continuano
gli impegni degli studiosi e dei ricercatori.