Kama. Sesso e design

Informazioni Evento

Luogo
TRIENNALE DESIGN MUSEUM
Viale Emilio Alemagna 6, Milano, Italia
Date
Dal al

La mostra è vietata ai minori di 18 anni
Orari
martedì-domenica 10.30-20.30
giovedì 10.30-23.00

Vernissage
04/12/2012

ore 11.30 per la stampa

Biglietti

8,00/6,50/5,50 Euro

Editori
CORRAINI
Artisti
Salvador Dalì, Italo Rota, Andrea Branzi, Ettore Sottsass, Oki Sato Nendo, Carlo Mollino, Nacho Carbonell, Piero Fornasetti, Jamie McCartney, Nigel Coates, Matali Crasset, Lapo Lani
Curatori
Silvana Annicchiarico
Uffici stampa
SEC
Generi
archeologia, architettura, design, arte contemporanea, disegno e grafica
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Triennale Design Museum presenta Kama. Sesso e Design, una grande mostra che analizza il rapporto tra eros e progetto. Fin dal titolo, che rievoca il dio indiano del piacere sessuale, dell’amore carnale e del desiderio, KAMA prova a fare i conti con uno dei fantasmi più esasperati, ma al contempo più rimossi, della contemporaneità.

Comunicato stampa

Triennale Design Museum presenta KAMA. Sesso e Design, una grande mostra che analizza il rapporto tra eros e progetto. Fin dal titolo, che rievoca il dio indiano del piacere sessuale, dell'amore carnale e del desiderio, KAMA prova a fare i conti con uno dei fantasmi più esasperati, ma al contempo più rimossi, della contemporaneità.
Sono così indagati modi, forme e strategie con cui la sessualità si incorpora nelle cose e ne fa strumento di conoscenza. Per chi le progetta, ma anche per chi le usa.
Cuore della mostra è una rassegna, a cura di Silvana Annicchiarico, che rintraccia radici storiche, mitiche e antropologiche per arrivare fino ai giorni nostri, con oltre 200 fra reperti archeologici, disegni, fotografie, oggetti d’uso e opere di artisti e designer internazionali. Una selezione ampia e sfaccettata che vuole andare oltre la stereotipizzazione delle luci rosse, della pruderie o dei facili scandali: dai vasi a figure rosse etruschi agli amuleti fallici di epoca romana, dai disegni di Piero Fornasetti alle fotografie di Carlo Mollino e di Ettore Sottsass, dal divano Mae West di Salvador Dalí fino al sorprendente e provocatorio The Great Wall of Vagina di Jamie McCartney, formato dai calchi dei genitali di 400 donne.
In parallelo, per ampliare i punti di vista e restituire un racconto corale e collettivo, otto progettisti internazionali - Andrea Branzi, Nacho Carbonell, Nigel Coates, Matali Crasset, Lapo Lani, Nendo, Italo Rota e Betony Vernon - si confrontano con questo tema e ne presentano la propria personale interpretazione attraverso inedite installazioni site-specific.