Jacopo Di Cera – Infinity

Jacopo Di Cera presenta Infinity, un racconto di un’italianità.

Comunicato stampa

Presso Ninfa Labs a Milano, dal 16 marzo al 25 marzo, dopo Italian Summer (2020), Jacopo
Di Cera presenta Infinity, un racconto di un’italianità che non è più esclusivamente
balneare ma che si insinua in altri luoghi e altri tempi, più ampi e dilatati, che quasi si
annullano per costituire un cerchio in cui l’essere umano diventa pedina del fluire continuo
della vita.
Per mezzo di un drone, Di Cera dà vita ad opere video, 14 riprese dall’alto in esecuzione su
14 schermi, in cui le stagioni si susseguono in loop per creare un tutt’uno inestricabile e
fluido, in cui proprio il concetto di tempo circolare diventa il soggetto. Il passaggio di
medium dell’autore milanese, dalla fotografia al video, serve, per l’appunto, a sottolineare
maggiormente questo aspetto della mostra, questo concetto di tempo diffuso e fluido.
Le riprese dall’alto, scrive Massimo Ciampa, curatore della mostra, “catturano e mostrano
il movimento dell’essere umano, quale attimo continuo della vita, nella sua forma
quantistica, in un loop infinito. Le nostre vite sono fatte di movimenti e azioni, a volte
impercettibili e a volte eclatanti, ed il nostro tempo è riempito da tali azioni”.
In Infinity l’uso tecnologico del drone riprende l’uomo come il tassello di un puzzle, una
massa corale, ritratto della nostra contemporaneità. A far parlare ancora di più di
contemporaneità nel nuovo progetto di Jacopo Di Cera è anche la sua veste NFT, la sua
matrice di arte digitale. Ninfa, infatti, oltre ad essere una sede espositiva da poco
inaugurata nella città di Milano è anche un marketplace per collezionare opere digitali, che
tanto hanno scosso il mercato dell’arte e il concetto stesso di opera contemporanea.
JACOPO DI CERA
Nato a Milano nel 1981, dopo aver lavorato per anni nel mondo della
comunicazione si dedica al mondo dell’arte approdando a Roma.
In questi anni studia fotografia con grandi fotografi internazionali con i
quali ha modo di sperimentare e di confrontarsi. Nel percorso formativo
ha esposto i suoi lavori a Roma al Museo di Roma in Trastevere e a
Palazzo Valentini con un importante progetto su Gerusalemme. Nel
2010 è tra i vincitori del concorso del National Geographic.
Nel 2016, con il progetto “Fino alla Fine Del Mare” dedicato al tema della migrazione con soggetto i
barconi dell’isola di Lampedusa espone in diversi musei, gallerie e fiere interazionali tra cui: Paris
Photo, PAN di Napoli, Milano Mia Photo Fair, Arles Les rencontres de la photographie, Torino
Paratissima, Ginevra Atelier Photo.
Nel 2017 espone durante la Biennale d’Arte di Venezia è ospite sulla barca di Pier Paolo Pasolini,
Edipo Re, presso l’Arsenale di Venezia ottenendo una grande visibilità internazionale.
Nel 2020 inizia ad interessarsi al mondo dell’arte digitale attraverso lo sviluppo di diversi progetti
entrando in contatto con la community italiane ed internazionali del nuovo movimento ed
investendo su diverse iniziative.
Nel 2023 espone le sue prime opere digitali presso Maison Bosi in via Margutta a Roma.
Le sue fotografie sono attualmente presenti in alcune gallerie in Italia e all’estero e fanno parte di
importanti collezioni private.