Jack O’Brien – A Formality

Per l’artista londinese Jack O’Brien, le dimensioni tattili della memoria e il loro potere simbolico costituiscono nuclei di interesse e ricerca.
Comunicato stampa
Per l’artista londinese Jack O’Brien, le dimensioni tattili della memoria e il loro potere simbolico costituiscono nuclei di interesse e ricerca. Le sue installazioni di grande formato – in cui si ritrovano scultura, disegno e pittura – indagano i processi attraverso i quali gli oggetti si impregnano di significati culturali e di associazioni personali. Le alterazioni e le distorsioni che O’Brien applica ai materiali di uso comune alludono al modo in cui l’esperienza umana viene vincolata, deformata e rimodellata da pressioni ambientali e dinamiche sociali.
Nella la sua prima mostra personale in Italia, le sculture si presentano come marcatori provvisori: rimanenze strutturali di uno spazio più ampio e in trasformazione. Questi lavori, in una tensione sospesa tra modello architettonico e maquette, conservano una condizione aperta, in cui scala e definizione restano indeterminate. Non si tratta di opere incompiute, ma che conservano un senso di potenzialità. Se è possibile riscontrare in esse un’eco lontana della scultura rinascimentale, la figura è assente, il suo volume svuotato. Ciò che rimane sono pieghe vestigiali, indurite e fissate nel cemento, testimonianze di gesti ormai privi di un corpo a cui appartenere.
Si ringrazia Ginny on Frederick e Matthew Brown per il loro sostegno alla mostra.