Ieva Saudargaitė Douaihi – Mare Nexus
In un’epoca dominata da scambi immateriali e distanze amplificate, Mare Nexus di Ieva Saudargaitė Douaihi ripensa al momento in cui i social network erano soprattutto spazi di scoperta, incontri inattesi e immagini condivise capaci di raggiungere luoghi lontani e trovare altre sensibilità.
Comunicato stampa
In un'epoca dominata da scambi immateriali e distanze amplificate, Mare Nexus di Ieva Saudargaitė Douaihi ripensa al momento in cui i social network erano soprattutto spazi di scoperta, incontri inattesi e immagini condivise capaci di raggiungere luoghi lontani e trovare altre sensibilità.
Il progetto prende forma come una cartografia sensibile e una meditazione sui legami: sul passaggio dei dati, sulle distanze che si contraggono e sui fili sottili che ci collegano. Il Mediterraneo emerge come luogo condiviso e al tempo stesso conteso, mare che avvicina e separa, ponte e soglia.
A partire da questa trama di connessioni, l'artista segue il viaggio silenzioso delle immagini digitali che scorrono lungo la rete dei cavi sottomarini distesi sul fondo del Mediterraneo: fili invisibili che richiamano le stratificazioni di storie, migrazioni e scambi che hanno segnato questa parte del mondo. Attraverso lo schermo di uno smartphone, Saudargaitė Douaihi si spinge idealmente verso le città costiere in cui questi cavi riaffiorano, raccogliendo fotografie inviate da chi vive o attraversa quei litorali.
Una open call, pubblicata sul suo profilo Instagram, invitato chi abita le coste mediterranee — dal Marocco alla Turchia, dall'Italia al Libano — a condividere il proprio sguardo sul mare. Il messaggio ha valicato lingue e frontiere, generando un mosaico di visioni che costituisce il cuore del progetto.
Pensate per il Project Space di CIRCOLO, queste stampe compongono una trama continua di orizzonti: un filo blu cucito a mano ripercorre la linea del mare all'interno di ciascuna fotografia, intrecciandole tra loro e tracciando la geografia del Mediterraneo — da Gibilterra alla Spagna, dalla Francia all'Italia, dalla Grecia all'Egitto, fino alla Libia e oltre, in un percorso circolare che ritorna al suo inizio.
Ogni immagine viene trasformata in una cianotipia, antico procedimento fotografico capace di tradurre la luce in profondi blu. Pensate per il Project Space di CIRCOLO, queste stampe comporranno una trama continua di orizzonti: un filo blu cucito a mano segue la linea del mare all'interno di ciascuna fotografia, intrecciandole tra loro e seguendo la geografia del Mediterraneo — da Gibilterra alla Spagna, dalla Francia all'Italia, dalla Grecia all'Egitto, fino alla Libia e oltre, in un percorso circolare che si fa continuum.
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Ieva Saudargaitė Douaihi (1988) è un'artista transdisciplinare che lavora tra fotografia, architettura e ricerca sui materiali. La sua pratica esplora paesaggi vernacolari, memoria e ecologie marginali, indagando le relazioni tra natura, costruito ed esperienza umana. Ha studiato architettura presso la Lebanese American University di Byblos e l'École Spéciale d'Architecture di Parigi. È cresciuta tra Lituania, Emirati Arabi Uniti e Libano. Vive e lavora a Beirut.