Fabio Sciortino – Materia vibrante

Le Officine Bellotti ospitano la mostra Materia vibrante dell’artista Fabio Sciortino: in esposizione un corposo ciclo di opere pittoriche e un’installazione site specific che ricrea un giardino di vetro.
Comunicato stampa
Le Officine Bellotti (via Antonio Gagini 31 a Palermo) ospitano la personale Materia vibrante dell’artista palermitano Fabio Sciortino che verrà inaugurata, alla presenza dell’artista, giovedì 23 ottobre alle ore 18.00. Ingresso libero.
L’esposizione, curata da Ida Parlavecchio, prende in prestito il titolo da un saggio di Jane Bennett, filosofa e teorica politica tra le figure di spicco dell’ecosofia contemporanea, ed è composta da un notevole corpus di opere pittoriche, disposte tra i locali del pianterreno e le grandi sale espositive del piano superiore, e da un’installazione site specific collocata nell’ex magazzino delle carte appartenuto alla ditta De Magistris-Bellotti.
Quest’ultima dà vita a un giardino di vetro, fragile e inaccessibile, che si presenta come un’aiuola selvatica dove germinano specie meravigliose e artificiali, punteggiate da gemme imperfette e da riflessi iridescenti.
«In questa fase iniziale di attività delle Officine Bellotti - dichiara Manuela Plaja, socio delle Officine Bellotti - abbiamo scelto di proporre, per la seconda volta, un artista di Palermo il cui lavoro è da anni assente dalla città. Fabio Sciortino, attivo sia a livello nazionale che internazionale, con le opere della personale Materia vibrante contribuisce a rendere vitali gli spazi espositivi delle Officine. E ancora una volta l’ex-magazzino, dove trova spazio la sua installazione, si conferma luogo elettivo per opere dal forte richiamo introspettivo».
La materia vibrante di Sciortino - si legge nel testo critico a corredo - dà vita a una dimensione trasfigurata della natura, che si riflette nella sua pittura come nella scultura. I giardini di vetro, come quello appositamente realizzato per le Officine Bellotti, compongono un tappeto di vegetazione iridescente e multiforme che germina e cresce dal pavimento di cemento, accampandosi come un’oasi rigogliosa e inviolabile, risplendendo di luce radente nel buio del vasto locale tra le grandi scaffalature industriali ora vuote. L’effetto è un sortilegio luminoso, straniante, un’ode alla bellezza e all’anomalia scaturite da un ciclo germinativo che ingloba biologico e artificiale.
«Gli universi pittorici e le installazioni ambientali di Fabio Sciortino - scrive la curatrice - condensano l’attenzione sensoriale, linguistica e immaginativa sulla vitalità della materia, sull’osservazione delle morfologie naturali e dei loro meccanismi generativi: in essi l’umano è qualcosa che si è sedimentato nella geologia del pianeta o che affiora da quei processi co-creativi e di trasformazione delle sostanze che aprono all’indeterminatezza, alla proliferazione e alla mescolanza delle forme».
Le opere del ciclo pittorico, d’altro canto, propongono un viaggio attraverso terre e paesaggi misteriosi che si compie per sequenze, coprendo la produzione degli ultimi anni, tra inchiostri su carta, oli su tavola e pittura su tela.
La mostra rimarrà fruibile fino al 10 gennaio 2026 (da lunedì a sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30; ingresso 3 euro).
Breve curriculum dell’artista
Nato a Monreale (1971), dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti di Palermo ha praticato molteplici attività laboratoriali, specializzandosi nelle tecniche della ceramica e dei materiali lapidei.
Ha progettato e realizzato allestimenti espositivi in collaborazione con il Comune di Palermo ai Cantieri Culturali della Zisa e operato in qualità di scenografo in ambito cinematografico e teatrale con diversi autori, tra i quali i registi Daniele Ciprì, Franco Maresco e Roberta Torre.
La ricerca e la pratica artistica nel campo della pittura, della scultura e dell’installazione da sempre lo hanno portato a sperimentare la poetica dei materiali, analizzandone il valore espressivo e soggettivo.
Ha insegnato Pittura presso diverse accademie di Belle Arti italiane, attualmente è docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Espone in Italia e all’estero collaborando con istituzioni pubbliche e private. Vive e lavora a Lucca.