Fabio Oggero – La città sospesa. 9 marzo – 3 maggio 2020
Una mostra fotografica che attraverso gli scatti di Fabio Oggero racconta, per un progetto inedito di Urban Lab in collaborazione con Phos Centro di Fotografia, la città sospesa nei quasi due, lunghissimi, mesi di lockdown.
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Informazioni
- Luogo: PHOS
- Indirizzo: Via Giambattista Vico 1 - Torino - Piemonte
- Quando: dal 22/10/2020 - al 31/12/2020
- Vernissage: 22/10/2020 ore 19
- Autori: Fabio Oggero
- Generi: fotografia, personale
Comunicato stampa
Una mostra fotografica che attraverso gli scatti di Fabio Oggero racconta, per un progetto inedito di Urban Lab in collaborazione con Phos Centro di Fotografia, la città sospesa nei quasi due, lunghissimi, mesi di lockdown.
Un’occasione inedita per rileggere i luoghi che hanno maggiormente costruito l’identità di Torino.
Le fotografie di Fabio Oggero scattate durante il lockdown propongono un lavoro di documentazione inedito dello spazio urbano torinese e un ripensamento del suo rapporto con il tempo: uno spazio “svuotato” e un tempo “sospeso”
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From absence, a suspended, almost cathartic space
The photographies by Fabio Oggero taken during the lockdown propose an unprecedented documentary work of Turin’s urban space and a rethinking of its relationship with time: an “emptied” space and a “suspended” time. The total and widespread absence of the lockdown is not mere emptiness, but allows to build a new urban story, an almost cathartic vision in which the apparent absence of life, of people and of their movement gives Turin back to its purest sets, without distractions, background noises or distortions. The result is a portrait it without judgment, which asks questions without giving answers.
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L’appuntamento di giovedì 22 ottobre sarà doppio:
dalle ore 18:00 –> Urban Lab, piazza Palazzo di Città 8f
dalle ore 19:00 –> Phos, via Giambattista Vico 1
Fabio Oggero:
Nato a Torino si laurea in architettura presso la Facoltà Architettura di Torino, collabora con diversi studi di progettazione e aziende di product design. Si concentra sull’importanza dell’immagine fotografica in campo architettonico e diviene fotografo di architettura collaborando attualmente alla realizzazione di portfolio di architettura per una committenza essenzialmente progettuale. Il lavoro fotografico di Fabio Oggero si identifica nella ricerca iniziata dalla scuola di Dusseldorf espressa dal progetto americano dei New Topographics e – ancora prima – dalle esplorazioni della “nuova oggettività germanica” della Neue Sachlichkeit dei primi anni venti. Ispiratori della sua ricerca sono Gabriele Basilico, Andreas Gursky, Thomas Struth, Hélène Binet e Todd Hido.
