Evgenia Buravleva – Stagioni Russe
Evgenia Buravleva, classe 1980, sceglie il paesaggio come tema prediletto e presenta le sue Stagioni Russe, opere pensate e create appositamente per l’esposizione milanese.
Comunicato stampa
La prima mostra personale in Italia della pittrice russa Evgenia Buravleva è in arrivo in Galleria Rubin. L'evento di inaugurazione avverrà giovedì 13 novembre in orario 18:30-21:00. L'artista e la curatrice della mostra Anna Vyazemtseva saranno presenti all'opening.
Estratto dal saggio Perché paesaggio? Le Stagioni Russe di Evgenia Buravleva di Anna Vyazemtseva:
“Ovunque guardate intorno, tutto è foresta, praterie e steppe; steppe, foreste e praterie; qua e là
serpeggia tortuosamente un sentiero di campagna, e una piccola e vivace cavalla sfreccia
trainando un carretto, e di nuovo tutto tace, tutto affonda nella generale monotonia…”
Michail Evgrafovič Saltykov-Ščedrin, Schizzi provinciali, 1856
Evgenia Buravleva, classe 1980, sceglie il paesaggio come tema prediletto e presenta le sue Stagioni Russe, opere pensate e create appositamente per l'esposizione milanese. Campi, fiumi, boschi sono rappresentati nelle diverse stagioni: per lo più deserti, oppure abitati da singole figure o elementi architettonici che sembrano perdersi nello spazio, accentuando ancora di più la grandezza e l’immensità di questi luoghi, che appaiono disabitati nonostante i segni della civiltà. È difficile riconoscere luoghi precisi: si tratta piuttosto di vedute tipiche della zona temperata del Bassopiano Sarmatico, che si associano all’immaginario collettivo del “paesaggio russo”. (...)
Gli spazi deserti di Buravleva non comunicano ansia o abbandono: sono luoghi sobri ma sereni. Campi, alberi, erbe, fiori, nuvole, dipinti con cura e delicatezza — tutti elementi del mondo naturale, con una forma e una vita diverse dalla nostra, che esistono indipendentemente da noi, ma non ci sono ostili né vogliono opprimerci. Come scrisse Kenneth Clark, il maggiore teorico del paesaggio: «Lo spirito umano tenta di creare un’armonia con l’ambiente che lo circonda». Ed è proprio questo l’obiettivo principale dell’artista: «Far arrivare - come lei dice - attraverso i paesaggi dei luoghi lontani a sè stessi».