Elena Redaelli – Stratarium

  • AMY-D

Informazioni Evento

Luogo
AMY-D
Via Lovanio 6, Milano, Italia
Date
Dal al

lunedì-venerdì 10-19; sabato e domenica su appuntamento (sito web: https://www.amyd.it)

Vernissage
25/01/2024

ore 18,30

Artisti
Elena Redaelli
Curatori
Barbara Pavan
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra dell’artista-attivista ambientale Elena Redaelli, molto presente sulla scena internazionale. Il progetto espositivo è curato da Barbara Pavan con testo critico di Maria Chiara Wang.

Comunicato stampa

EconomArt di Amy-d Arte Spazio Milano inaugura la nuova stagione esposi/va 2024 il 25 gennaio
con STRATARIUM, il proge5o di Elena Redaelli a cura di Barbara Pavan con testo cri/co di Maria
Chiara Wang.
La ricerca di Redaelli - improntata ad un rapporto auten/co con la natura, realizzata mediante
pra/che ecologiche e sviluppata a5raverso lo studio e la lavorazione “sensibile” della materia -
amplia quella della galleria milanese che, dall’esordio del 2010, combina arte contemporanea,
economia, tecnologia e ricerca scien/fica con un taglio interdisciplinare e ibrido.
Nelle mani dell’ar/sta comasca i materiali – carta, fibre, elemen/ naturali – diventano mezzo di
indagine e comunicazione rispe5o a ciò che ci circonda a5ribuendo, così, all’arte quella funzione di
strumento conosci/vo, aJvo e relazionale che si esplica all’interno di un processo dinamico che
me5e in connessione ar/sta, pubblico e ambiente.
Le opere dialogano con le sale della galleria milanese e le compenetrano creando un nuovo habitat
che proie5a il fruitore in una dimensione sospesa tra passato, presente e futuro. Il tempo suggerito
è un tempo altro, lento, simile a quello dei processi di formazione e trasformazione delle rocce, un
tempo che si compone di una rete di even/, un tempo granulare e indeterminato, come teorizzato
dal fisico Carlo Rovelli. Forte anche il senso di impermanenza e transitorietà evocato dalla fragilità
dei materiali e delle stru5ure, dagli equilibri apparentemente instabili dei gruppi scultorei.
La stra/ficazione citata nel /tolo del proge5o esposi/vo allude alla stru5ura di talune opere
realizzate tramite la sovrapposizione, manipolazione, compressione e piegatura di carta e fibre
naturali, a emulazione di quei processi meccanici di formazione che si ritrovano in natura, e al
contempo al conce5o di archivio ad esso correlato: le sculture racchiudono nei propri volumi “storie
di ges/, di tempo, di animali, di piante” come risultato di una contaminazione profonda tra gli
elemen/.
All’interno del contesto appena descri5o e del suo più ampio percorso ar/s/co Redaelli me5e in
discussione anche il principio di autorialità condividendo il processo crea/vo: alcune opere sono
plasmate dai fenomeni atmosferici e dai micro organismi, altre nascono da collaborazioni come
quelle realizzate con ZAC – Zest Ar/st Collec/ve.
Maria Chiara Wang