Da Fontana a Crippa a Tancredi. La formidabile avventura del Movimento spazialista

Con la mostra Da Fontana a Crippa a Tancredi. La formidabile avventura del Movimento spazialista, a cura di Nicoletta Colombo, Serena Redaelli, Giuliana Godio e con la consulenza scientifica di Luca Massimo Barbero, il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto prosegue la sua ricerca sull’arte italiana del Novecento e intende indagare il ruolo dello Spazialismo nel rinnovamento artistico dell’immediato secondo dopoguerra.
Comunicato stampa
Con la mostra Da Fontana a Crippa a Tancredi. La formidabile avventura del Movimento spazialista, a cura di Nicoletta Colombo, Serena Redaelli, Giuliana Godio e con la consulenza scientifica di Luca Massimo Barbero, il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto prosegue la sua ricerca sull’arte italiana del Novecento e intende indagare il ruolo dello Spazialismo nel rinnovamento artistico dell’immediato secondo dopoguerra.
La trasformazione dell’arte italiana iniziata nella seconda metà degli anni quaranta è inimmaginabile senza l’approccio concettuale al problema dello spazio, individuato, in pittura, da segni-base, linee, buchi e tagli nelle tele. Questo cambiamento trova in prima linea i protagonisti del Movimento spazialista, affascinati da una nuova visione del cosmo. Lo Spazialismo, o “concetto spaziale dell’arte”, coinvolge intellettuali, letterati, scrittori, poeti che riconoscono in Lucio Fontana un leader provocatore e rivoluzionario.
La mostra passa in rassegna ventiquattro maestri, presenti con oltre cinquanta opere, provenienti da collezioni museali, istituzionali e private.
Il percorso espositivo prende avvio da una sala interamente dedicata a Fontana, per proseguire con un nucleo consistente di opere di Roberto Crippa; la rassegna continua poi con i protagonisti dello Spazialismo di area milanese e veneta, nonché con artisti internazionali transitati nel Movimento spaziale.