Bernardo Massimo Scoditti – Lo Sdoppiamento

Informazioni Evento

Luogo
LAVATOIO CONTUMACIALE
Piazza Perin Del Vaga 4, Roma, Italia
Date
Dal al

Dal Martedì al Sabato dalle 18:00 alle 20:00 solo su prenotazione, da effettuarsi almeno il giorno antecedente alla richiesta entro le 19:00 tramite mail a: - [email protected]

Vernissage
12/05/2023

ore 18

Artisti
Bernardo Massimo Scoditti
Curatori
Grazia Menna
Generi
arte contemporanea, personale
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Presenta oggi presso l’Associazione Culturale “Lavatoio Contumaciale” di Roma una serie di opere nelle quali rigore e scrittura rappresentano i due elementi che definisco la sua cifra stilistica, così come la grafite e la tinta di china sono i materiali che Scoditti ha scelto di utilizzare per rappresentare il suo concetto di sdoppiamento.

Comunicato stampa

Bernardo Massimo Scoditti, di origini mesagnesi artista e pittore, laureatosi presso la Facoltà di Architettura a Roma e all’Accademia di Belle Arti a Roma, vive in Portogallo ed ha realizzato diverse mostre in Gallerie e Musei, principalmente in Italia, Spagna e Portogallo.
Nel 2011, ha presentato i suoi lavori nella 54ª Biennale di Venezia e nella mostra denominata “Occupazione” presso l’Istituto Italiano di Cultura a Lisbona. Presenta oggi presso l’Associazione Culturale “Lavatoio Contumaciale” di Roma una serie di opere nelle quali rigore e scrittura rappresentano i due elementi che definisco la sua cifra stilistica, così come la grafite e la tinta di china sono i materiali che Scoditti ha scelto di utilizzare per rappresentare il suo concetto di sdoppiamento.
Rigore e scrittura sono declinati in forme geometriche che avvalendosi della simmetria, della scala e delle proporzioni danno vita ad immagini come fossero una tessitura su foglio da disegno; immagini a volte tagliate che, richiamandosi ad un gesto caro a Lucio Fontana, tendono a far concepire il disegno bidimensionale come una possibile immagine tridimensionale, sfruttando la profondità dei vuoti sui tagli.
Il fascino che queste opere trasmettono, che fa avvicinare con un moto dell'anima l'osservatore-osservante ad esse, scaturisce dalle strutture razionali e prospettiche che dialogano con la rigorosità dello scritto "in-scritto".
Lo sguardo si perde nel tratteggio, lineare o puntiforme, in nero, in azzurro, in giallo, in rosso, fino a partecipare alla spazialità rappresentata.
Non sono opere solamente pittoriche, non sono opere solamente grafiche
Grazia Menna