Angelo Leonardo – A poco a poco

La mostra personale di Angelo Leonardo è dedicata alla figura dell’artista giapponese O’Tama Kiyohara (1861-1939). L’ interesse per l’artista porta avanti una ricerca personale e insieme un progetto collettivo con Stefania Galegati e Daria Filardo.
Comunicato stampa
La mostra personale di Angelo Leonardo è dedicata alla figura dell'artista giapponese O'Tama Kiyohara (1861-1939). L' interesse per l'artista porta avanti una ricerca personale e insieme un progetto collettivo con Stefania Galegati e Daria Filardo.
Al centro della ricerca presentata per lo spazio espositivo L'Ascensore è il ritrovamento del manoscritto contenente un' intervista all'artista giapponese mai tradotta in italiano.
Il progetto di ricerca è sostenuto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito del programma Italian Council (13 edizione, 2024), finalizzato alla promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana.
Biografia
La ricerca di Angelo Leonardo può essere considerata il risultato di un continuo abbraccio all’errore, spingendo al limite le sue capacità tecniche e intellettuali. Lavora principalmente con pittura, ricamo e video, sebbene i mezzi che utilizza spesso varino a seconda del contesto e delle persone con cui interagisce. Per Leonardo, imparare qualcosa di nuovo durante il processo creativo è essenziale; non concepisce i suoi lavori come frutto di un atto esclusivo dell’autore, ma come risultato delle molteplici influenze esterne che nutrono la sua visione.
Nato nel 1991 a Enna, vive attualmente a Palermo. Ha iniziato la sua formazione all’Accademia di Belle Arti di Napoli, completando gli studi nel 2018 all’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Dal 2014 al 2024 ha collaborato come autore con la rivista E IL TOPO, esponendo in numerose istituzioni in Italia e all’estero.
A Calascibetta, il paese dove è cresciuto, ha fondato Collezione Canalotto nel 2015, un progetto sviluppato per Hisn Al-Giran, organizzazione no-profit dedicata alla tutela e alla valorizzazione del Villaggio Bizantino: un antico insediamento rupestre e una testimonianza significativa del passaggio di Bizantini e Arabi in Sicilia.
Dal 2020 lavora con Stefania Galegati, in una sorta di alleanza tra artisti che nasce con un progetto di ricerca ancora in corso dal titolo “Where is Everybody?”.