A Roma la performance d’artista sull’amore mistico ispirata a Santa Francesca Romana

Il Museo dell’Ospitale Santa Francesca Romana a Roma ha ospitato “Perché poi sarà troppo tardi (Cinque visioni)”

È ispirata al misticismo di Santa Francesca Romana (1384–1440) la performance Perché poi sarà troppo tardi (Cinque visioni) dell’artista Silvia Giambrone (Agrigento, 1981) al Museo dell’Ospitale Santa Francesca Romana a Roma. Lo scorso 14 novembre il pubblico è stato invitato ad accedere alla Chiesa di Santa Maria in Cappella e a seguire un percorso guidato dedicato al grande tema dell’amore mistico.

La performance di Silvia Giambrone

Al primo piano dell’Ospitale di Vicolo Santa Maria in Cappella, Giambrone ha interrogato il senso del sacro e la sua incarnazione nella storia attraverso testi che attingono alle culture cattolica, musulmana, ebraica, laica e atea riconnettendosi ai temi più urgenti del contemporaneo. Tra questi, figurano i testi di autori come la scrittrice, giornalista e traduttrice ucraina naturalizzata brasiliana Clarice Lispector, dai cui brani è stato tratto il titolo della performance, o il libro A noi restano le parole di Azdyn Amimur, padre di uno dei terroristi del Bataclan, e dei libri di Georges Salines, padre di uno delle vittime del Bataclan.

L’ispirazione di Santa Francesca Romana

La performance inedita, prodotta da Studio Stefania Miscetti, prende le mosse dalla storia dell’Ospitale e della Santa, che proprio nella chiesa dell’Ospitale, quella di Santa Maria in Cappella, si dedicava alla cura fisica e spirituale dei moribondi pestilenti. Questa struttura ancora oggi accoglie una casa di riposo, che continua ad accogliere anziani con fragilità sociali.

Silvia Giambrone, Perche poi sara tro ppo tardi (Cinque visioni), performance, Ospitale S. Francesca Romana 14_11_2025, foto di Costantino Biamonte
Silvia Giambrone, Perche poi sara tro ppo tardi (Cinque visioni), performance, Ospitale S. Francesca Romana 14_11_2025, foto di Costantino Biamonte

L’Ospitale di Santa Francesca Romana

Allestito attorno alla piccola chiesa dedicata alla Vergine, consacrata da papa Urbano II nel 1090, l’Ospitale è stato usato prima come ospedale, e poi come casino “belvedere” con un giardino di delizie con la famiglia Doria Pamphilj (che ospita la Fontana della lumaca, realizzata su disegno di Gian Lorenzo Bernini del 1652). Caduta in declino, fu ripristinata a metà Ottocento con la costruzione dell’ospedale dei Cronici, che è oggi la casa di riposo: a questo complesso si lega la lunga tradizione di ospitalità e cura dei malati, poveri e pellegrini.

La mostra di Silvia Giambrone a Roma

Sempre a Roma, dal 3 dicembre 2025 al 29 marzo 2026, apre della stessa artista la mostra Sub Rosa all’interno degli Appartamenti Segreti di Palazzo Doria Pamphilj Roma. La personale, terza prodotta da Studio Stefania Miscetti, raccoglie una selezione di opere – sculture, lavori su carta, video, molte delle quali realizzate apposta per l’occasione – tra cui spicca proprio il video della performance Perché poi sarà troppo tardi (Cinque visioni).

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