Variazioni sul tema del maestro. A Lugano Giorgio Morandi incontra artisti di ieri e di oggi
Le storie del pittore bolognese e di Repetto Gallery si incrociano di nuovo dopo una mostra del 1981. Dipinti, acqueforti e disegni di Morandi sono ora affiancati dalle opere di altri artisti in un dialogo che ha del familiare e dell’omaggio allo stesso tempo

Quello che si snoda negli spazi di Repetto Gallery a Lugano in occasione di Giorgio Morandi and Beyond è un percorso che avvicina le pitture “lente e meditate” del maestro bolognese a una costellazione di artisti del Novecento e di oggi, dando vita a nuove corrispondenze di significato. La mostra risuona di una dimensione familiare che accresce il valore e la forza delle opere, donando loro una tonalità affettiva e soggettiva. Il progetto si ricongiunge, infatti, all’esposizione del 1981 dedicata a Giorgio Morandi (Bologna 1890 – 1964) e presentata da Aurelio Repetto, il fondatore della galleria, nella sede di Acqui Terme. È a lui che la nuova mostra viene dedicata, in un passaggio di testimone suggellato dall’arte.

Giorgio Morandi tra certezze e nuove letture
Le scelte curatoriali di Maria Cristina Bandera tracciano un percorso che attraversa lo spazio espositivo suggerendo nuove prospettive sull’opera di Giorgio Morandi e la sua “pittura lenta e meditata, caratterizzata da colori stesi con pennellate modulate che mai segnano un tracciato definito bensì, di volta in volta, assecondano o appiattiscono le forme, ne determinano la costruzione volumetrica, rivelano le molteplici linee dell’orizzonte, sottolineano o annullano gli spazi”, come afferma la curatrice. Realizzati tra il 1915 e il 1963, in mostra ci sono disegni, dieci acqueforti e undici dipinti tra paesaggi, fiori e nature morte. La pittura trascende la figurazione e la forma per non esprimere altro, “si sa bene, che il sentimento”, come scrisse nel 1945 il grande storico dell’arte Roberto Longhi. Il duraturo sodalizio intellettuale tra Longhi e Morandi è richiamato da Bandera nel suo saggio critico di accompagnamento all’esposizione.




Gli artisti in dialogo con il maestro a Lugano
“and Beyond” nel titolo dell’esposizione raccoglie artisti selezionati per le loro affinità, evidenti o silenziose, con l’opera di Morandi, la quale acquisisce così una valenza archetipica per i suoi contemporanei e successori, ispirando molte voci dell’arte a lui vicine o lontane. “And Beyond, e oltre, anche come un ‘al di là’ ricercato e testimoniato da numerose figure artistiche, dal secondo Novecento fino a oggi. Un altissimo modello che, secondo una celebre metafora musicale, disegna una sorta di ‘Tema e variazioni’, in un percorso espositivo insieme omogeneo e riccamente variegato”, spiega Carlo Repetto nell’introduzione al catalogo della mostra. Tra le opere si trovano l’omaggio di Pier Paolo Calzolari al maestro del 2014 e gli scatti di Luigi Ghirri nello studio di Morandi, in quello che Bandera definisce “non un semplice reportage, un lavoro di documentazione (…), ma l’esito di un artista che interpreta un altro artista”, o ancora le incisioni stampate di David Hockney, sentito ammiratore del pittore italiano.
Giorgio Morandi oggi
La mostra accompagna il visitatore ad approdare sui satelliti che si muovono attorno alle tinte spente delle opere morandiane. L’arte di Morandi continua, infatti, ad alimentare dibattiti e riflessioni, spingendo lo sguardo oltre il visibile e il conosciuto, fino all’essenza ultima del reale. In fondo, fu lui stesso ad affermare: “Penso che non vi sia nulla di più surreale e nulla di più astratto del reale”.
Sophie Marie Piccoli
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